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Inviato: lun, 01 ago 2016 16:46
di domna charola
E inoltre si doveva cercare la frequenza giusta per sintonizzare l'apparecchio, e orientare con cura l'antenna (i miei avevano un grande portatile con antenna interna). Quella per me era una cosa molto divertente, mi ricordava le medesime operazioni con la radio.
Bei tempi sì...

Inviato: mar, 02 ago 2016 1:20
di sempervirens
domna charola ha scritto:E inoltre si doveva cercare la frequenza giusta per sintonizzare l'apparecchio, e orientare con cura l'antenna (i miei avevano un grande portatile con antenna interna). Quella per me era una cosa molto divertente, mi ricordava le medesime operazioni con la radio.
Bei tempi sì...
Scusi, domna charola, glielo chiedo perché sono appassionato di elettronica: si trattava di antenna estraibile (la cosiddetta antenna telescopica) e di solito erano due e snodabili, di antenna da interno, o di antenna interna? Quest'ultima mi pare improbabile, essendo questa una bacchetta di ferrite con avvolto il solenoide. Per le frequenze VHF e UHF non è adatta, e tra l'altro essendo solidale con l'apparecchio bisognerebbe muovere il televisore per l'orientamento. Quello che in effetti facciamo con le radioline portatili con all'interno questo tipo di antenna. Forse voleva dire antenna da interno.

Antenna telescopica.
Antenna da interno.
Antenna interna.

:)

Inviato: mar, 02 ago 2016 10:41
di Ivan92
valerio_vanni ha scritto:Si dice sull'uno, sul due e sul tre accanto a sul primo, sul secondo e sul terzo, ma non mi è mai capitato di sentire sul quarto, sul quinto e sul sesto.
Qui sopravvive soltanto sul primo. Non si dice piú sul secondo e sul terzo. Confermo quanto detto su quarto, quinto, sesto. :)

Inviato: mar, 02 ago 2016 10:54
di domna charola
sempervirens ha scritto:
domna charola ha scritto:E inoltre si doveva cercare la frequenza giusta per sintonizzare l'apparecchio, e orientare con cura l'antenna (i miei avevano un grande portatile con antenna interna). Quella per me era una cosa molto divertente, mi ricordava le medesime operazioni con la radio.
Bei tempi sì...
Scusi, domna charola, glielo chiedo perché sono appassionato di elettronica: si trattava di antenna estraibile (la cosiddetta antenna telescopica) e di solito erano due e snodabili, di antenna da interno, o di antenna interna? Quest'ultima mi pare improbabile, essendo questa una bacchetta di ferrite con avvolto il solenoide. Per le frequenza VHF e UHF non è adatta, e tra l'altro essendo solidale con l'apparecchio bisognerebbe muovere il televisore per l'orientamento. Quello che in effetti facciamo con le radioline portatili con all'interno questo tipo di antenna. Forse voleva dire antenna da interno.

Antenna telescopica.
Antenna da interno.
Antenna interna.

:)
Sì, intendevo antenna "interna" alla casa e non sul tetto come era la norma all'epoca. C'erano due antenne, una a cerchio e una telescopica che veniva orientata sino a che il segnale non era chiaro. :wink:

Inviato: mar, 02 ago 2016 15:05
di sempervirens
Ah! Ora è tutto chiaro. Gentile e precisa come sempre. La ringrazio. :)

A proposito, l'antenna a cerchio di cui mi parlava, cioè un'antenna a dipolo ripiegato in cerchio o altre figure geometriche, in inglese è loop antenna.

E per un tuffo nel passato... :)

Inviato: mar, 02 ago 2016 17:51
di domna charola
...lo so che è una loop, la chiamavamo così, ma se lo scrivevo qui, mi abbattevano... :lol:

Inviato: gio, 04 ago 2016 21:42
di Millermann
Riguardo a «sul primo/secondo/terzo», io credo che «terzo» (al pari di «quarto», «quinto», ecc.) non si sia quasi mai usato, se non in modo scherzoso, perché quando il terzo canale della Rai è nato (1979) i nomi "ufficiali" (quelli pronunciati dalle "signorine buonasera") erano già da tempo «Rete uno/due/tre».

Qualche altra curiosità per i piú nostalgici? ;) A casa mia avevamo il televisore modello «Raffaello» della Ultravox (in alto a destra in questa immagine).
Confermo che la sequenza d'accensione era:
1) accendere lo stabilizzatore, che iniziava a ronzare.
2) premere il primo tasto del tivvú (dettaglio nella terza foto in basso)
3) appena iniziava a comparire l'immagine, ruotare la manopolina del volume (forse non era necessario, ma lo si faceva lo stesso!) ;)
Il bello di questo modello, poi, è che possedeva una sorta di rudimentale "telecomando" luminoso, chiamato Ray Control. Al centro del pannello vi era un "occhio di bue" (seconda foto in basso) che, illuminato dalla luce di una torcia elettrica (in dotazione) permetteva di cambiare canale (dal primo al secondo, o meglio da VHF a UHF, e viceversa), o regolare il volume! :)
Il problema è che il metodo faceva spesso cilecca, se la luce era debole, e cosí non lo si usava quasi mai. Eravamo allora noi bambini che ci alzavamo per cambiare il canale (o, come si diceva allora, per «voltare»), premendo l'apposito tasto.

A proposito, qualche volta mi scappa ancora di dire «volta al primo/al cinque/a Italia Uno...» (qui, sempre con la preposizione «a»). Lo si dice anche da qualche altra parte? :D

Inviato: ven, 05 ago 2016 10:23
di domna charola
Quello era il televisore a casa della nonna; lì si diceva "gira sul primo", e si cambiava canale quando si accendeva un triangolo bianco in basso a destra (credo...), che avvertiva che sull'altro iniziava lo spettacolo.
Quando mia mamma ha comprato il televisore, era invece un modello più avanzato, ero più grande e smanettavo direttamente con le frequenze per cercare le private; lì si diceva "cambia" con riferimento al canale.