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Re: [FT] «Fallocrazia»
Inviato: mar, 26 set 2023 9:36
di Infarinato
Fuori tema
Carnby ha scritto: mar, 26 set 2023 9:19
Quindi dovrebbe essere anche
fallicrazia?
No[n necessariamente], ché -
crazia è un suffisso di origine
greca, ma veda
qui.

Re: «Mansplaining»
Inviato: mar, 26 set 2023 13:01
di Carnby
La cosa è complicata dal fatto che il primo elemento del composto è sì di origine greca (φαλλός) ma è passato anche al latino phallus. Quindi, perlomeno in linea teorica, si può considerare sia greco, sia latino. Dalle considerazione fatte, quindi fallologia (greco) oppure falliloquio (latino)?
Re: «Mansplaining»
Inviato: mar, 26 set 2023 13:13
di Infarinato
Carnby ha scritto: mar, 26 set 2023 13:01
La cosa è complicata dal fatto che il primo elemento del composto è sì di origine greca (φαλλός) ma è passato anche al latino
phallus. Quindi, perlomeno in linea teorica, si può considerare sia greco, sia latino.
Direi proprio di no. In combinazione con un suffisso greco, sarà considerato greco; in combinazione con uno latino, latino: ogni altra interpretazione sarebbe innecessariamente cervellotica.
Carnby ha scritto: mar, 26 set 2023 13:01Dalle considerazione fatte, quindi
fallologia (greco) oppure
falliloquio (latino)?
Per la versione greca, opterei per
fallolalia.
Re: «Mansplaining»
Inviato: mar, 26 set 2023 13:30
di domna charola
Carnby ha scritto: mar, 26 set 2023 13:01
Dalle considerazione fatte, quindi
fallologia (greco) oppure
falliloquio (latino)?
Il prima sembra più la scienza del fallo (potrebbe interessare anche gli arbitri,
omnia munda mundis 
…), il secondo l'ho sentito usare come eufemismo per "discorso del c****", letteralmente.
Comunque, tornando all'intervento più sopra, di nuovo si tratta di sfumature diverse. Se sto narrando di un signore che assume questo atteggiamento, lo descriverò come maschio paternalismo, e suona anche bene in un racconto. Se invece voglio segnalare a qualcuno che si sta atteggiando in tale modo e in maniera non gradita, gli dirò "grazie per il minchiarimento!", sottolineando appunto l'inopportunità del suo intervento.