Re: «Kazoo»
Inviato: mar, 12 nov 2024 20:00
Le rigiro la domanda: perché, se adattare è il nostro scopo, dovremmo adattare a metà e prendere addirittura a esempio la grafia di un ispanismo?
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C'è da dire anche che si avvicina di più a come viene pronunciato il termine, da chi lo usa, e che parte direttametne dal nome originale. Se l'obiettivo è far adottare agli scriventi e ai parlanti i termini in italiano, è più facile secondo me riuscirci con un adattamento che trascrive esattamente il termine in uso. Insomma, se ho sempre detto 'cazù' pensando a kazoo, mi risulta rognoso dover cambiare improvvisamente e iniziare a dire cazzù - spiegando poi ogni volta che in italiano si chiama così - mentre sarei più disposta ad accettare che si scriva in un modo diverso perché uso un alfabeto e un sistema foneticamente diverso. Insomma, me ne farei una ragione, senza che questo incida più di tanto nelle mie abitudini di parlante.Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 12 nov 2024 20:00 Le rigiro la domanda: perché, se adattare è il nostro scopo, dovremmo adattare a metà e prendere addirittura a esempio la grafia di un ispanismo?
Tralasciamo il caso di noi parlanti settentrionali: siamo sicuri che kazoo sia pronunciato /kaʣˈu/ anche da toscani, romani e dagli altri parlanti dell’Italia centrale, che rappresentano il modello di pronuncia normale? Io ne dubito fortemente.domna charola ha scritto: gio, 14 nov 2024 10:21C'è da dire anche che si avvicina di più a come viene pronunciato il termine, da chi lo usa, e che parte direttamente dal nome originale.
Sí, ma sono rare (generalmente, dei grecismi tecnici): e.g., i composti con piezo‑, schizo‑ etc.Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 14 nov 2024 10:48 [S]i dà il caso di parole italiane in cui il suono /ʣ/ compaia all’interno tra vocali e sia scritto <z> e non <zz>?
Cercandolo su Google si trova ma non direi «ampiamente», i risultati mi sembrano scarsi e parecchi sono falsi positivi. Da che cosa ricava quest'ampiezza? Può riportarci un po' di queste attestazioni giornalistiche?✺✺✺ ha scritto: mer, 13 nov 2024 16:23 Perché è già ampiamente attestato, si trova anche in articoli di giornale[,] non solo in siti dedicati alla musica […].
Il DiPI (già citato da G.B.) non registra tale uso: «kaʣˈʣu°, -*, -ˈzu-»; mentre in altri casi sì (1, 2, 3…).Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 14 nov 2024 10:48 Tralasciamo il caso di noi parlanti settentrionali: siamo sicuri che kazoo sia pronunciato /kaʣˈu/ anche da toscani, romani e dagli altri parlanti dell’Italia centrale, che rappresentano il modello di pronuncia normale?
O [-s-] nello spagnolo assibilante (che fonde /θ/ e /s/), oggi la variante prevalente.
Non so, io mi baso sull'uso che se ne faceva nell'ambiente dell'improvvisazine teatrale, dove i toscani sono una colonna portante e nel "Match" (è un marchio depositato, non posso farci nulla) si aveva paura ad incontrarli, e girano anche un po' di meridionali, anche se più raramente risalgono alle nostre latitudini.Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 14 nov 2024 10:48 Tralasciamo il caso di noi parlanti settentrionali: siamo sicuri che kazoo sia pronunciato /kaʣˈu/ anche da toscani, romani e dagli altri parlanti dell’Italia centrale, che rappresentano il modello di pronuncia normale? Io ne dubito fortemente.
Sí, è vero, sono stato troppo avventato perché pensavo a parole del fondo tradizionale, quindi non a grecismi e forestierismi vari. E perché, in effetti, nella mia mente echeggiava l’appunto di Castellani su bazuca ~ bazzuca. Rimango dell’opinione di Castellani, anche se riconosco che cazú si inserirebbe nel gruppo dei forestierismi del tipo di azienda.G. M. ha scritto: gio, 14 nov 2024 21:10[L]a ⟨z⟩ scempia intervocalica per /(ʣ)ʣ/ nei grecismi (e non solo) ha tanti rappresentati (azoto, ozono, azalea, azienda, bizantino, azero, Azeglio, Mozambico, Ezechiele, Nazario, nazareno, aschenazita, sizigia, alizarina…) [anche se anche per i grecismi non mancano esempi di raddoppiamento: ἂζυμος ázymos > azzimo, Αμαζόνες Amazṓnes > amazzoni, Λάζαρος Lázaros > Lazzaro] che, senza riflettere, graficamente finisce per apparirmi italiana senza troppi problemi…
1. L'Adige www.ladige.it/cultura-e-spettacoli/2018 ... -1.2595846G. M. ha scritto: gio, 14 nov 2024 21:10Cercandolo su Google si trova ma non direi «ampiamente», i risultati mi sembrano scarsi e parecchi sono falsi positivi. Da che cosa ricava quest'ampiezza? Può riportarci un po' di queste attestazioni giornalistiche?✺✺✺ ha scritto: mer, 13 nov 2024 16:23 Perché è già ampiamente attestato, si trova anche in articoli di giornale[,] non solo in siti dedicati alla musica […].
Per trovarlo bastava leggere questo filone dall'inizio:Carnby ha scritto: lun, 18 nov 2024 18:38 Ho trovato che gli ispanofoni chiamano questo strumento (anche) mirlitón.
Vorrei anche aggiungere un'altra obiezione alla grafia cazzú con la doppia. Finora s'è fatto, giustamente, riferimento alla somiglianza con la famosa «parola volgare». C'è però, almeno a livello regionale, un'altra possibile associazione poco nobile, che non è una semplice somiglianza ma un'identità: quella con l'allocutivo ingiurioso ottenuto come troncamento dialettale di cazzóne, che diventa (almeno in calabrese e siciliano) cazzúni.Millermann ha scritto: mar, 12 gen 2021 14:43 [I]l kazoo appartiene alla famiglia di strumenti musicali chiamati mirliton (termine usato anche come sinonimo da spagnoli e francesi)[.]
Mi era sfuggito.Millermann ha scritto: lun, 18 nov 2024 20:10 Per trovarlo bastava leggere questo filone dall'inizio:Millermann ha scritto: mar, 12 gen 2021 14:43 [I]l kazoo appartiene alla famiglia di strumenti musicali chiamati mirliton (termine usato anche come sinonimo da spagnoli e francesi)[.]