Re: «Account manager»
Inviato: mer, 19 gen 2022 17:01
Per me il discorso era già ampiamente chiuso (anche perché la motivazione è scarsa quando si vede "tagliato" un proprio sinteticissmo contributo - che si riteneva, magari a torto, esplicativo, ma che, certamente, non infrangeva alcuna regola -) e, inoltre, non avevo visto la risposta.Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 20 dic 2021 23:04Mi perdoni, ma non capisco che cosa c’entri la «sensibilità»: non è mica questione di «politicamente corretto»! Mi sembra piuttosto che sia un nuovo approccio alla vendita in cui si cura in modo particolare anche il rapporto posvendita e la fidelizzazione del cliente. Peraltro, ribadisco, gli account manager delle grandi aziende digitali internazionali non vendono alcunché, ma svolgono un ruolo da consulenti nell’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie o nell’uso della piattaforma a cui gli utenti si registrano. Certo, è un ruolo contiguo a quello della vendita, ma non sono venditori in senso stretto, se con venditori intendiamo figure professionali che si occupano di far firmare contratti e di procacciare nuovi clienti.Ligure ha scritto: lun, 20 dic 2021 19:37Posso capire che "Responsabile Clienti" possa essere avvertito come potenzialmente "meno crudo" rispetto a venditore, ma si tratta di una sensibilità nella quale - onestamente - non mi riconosco ...
Ribadisco, a mia volta, che quanto da me scritto in merito agli "Account Managers" non è la mia opinione sul ruolo di questa figura professionale nelle grandi aziende italiane e in quelle multinazionali che operano sul suolo italiano. Quanto da me scritto corrisponde alla pratica e ai "Job Titles" delle aziende che ho citato e a quanto viene insegnato anche nei corsi di Organizzazione aziendale che si tengono nelle facoltà italiane che si occupano di materie economiche.
Non è affatto vero che si tratti di un ruolo contiguo a quello della Vendita, sono Venditori in senso stretto, firmano i contratti dei Clienti loro assegnati e sono direttamente "misurati" - a livello economico - sulla base degli Ordini che la propria Azienda riceve dai Clienti. Tant'è vero che - tipicamente - la funzione "Sales" di una delle aziende delle tipologie riferite è costituita da un certo numero di "Account Managers" che "riportano" a un "Sales Director" - il loro capo -. Non ci sono altri "venditori" in aziende di questo tipo e chi inizia la propria carriera professionale incomincia con la qualifica di "Junior Account Manager", ma è pur sempre un "Account Manager" inserito nella funzione "Vendite".
Nei corsi universitari, anche in quelli tenuti alla Bocconi - i cui contenuti si possono controllare in linea - e nelle comunicazioni interne di queste aziende si usa la definizione italiana di "Forze di vendita" per designare gli "Account Managers" e si parla di "venditori" - anche da parte dei loro Responsabili - come sinonimo italiano di "Account Managers". Non ci sono altri venditori in azienda.
Si tratta di una realtà assai diffusa - che non penso affatto di essere l'unico partecipante a conoscere direttamente - e di quella più conforme agli insegnamenti di Organizzazione aziendale che vengono impartiti nelle facoltà italiane, nelle scuole aziendali e nei corsi che si tengono nelle stesse aziende coinvolte, anche se non mi sentirei d'escludere - per onestà intellettuale - che possano esistere realtà di diversa tipologia che usino il titolo di "Account Manager" in modo non esattamente conforme al significato di vendita che esso ha da sempre nell'economia italiana e nelle aziende di grande respiro i cui organigrammi risultano maggiomente conformi ai modelli di Organizzazione aziendale più noti e diffusi.
Personalmente - ammesso che ciò possa contare alcunchè - è ovvio che mi rendo conto che una traduzione, per quanto piuttosto letterale, di "Account Manager" quale "Responsabile del Cliente" non sia una cattiva traduzione, dal momento che il termine "gestore" non sonerebbe altrettanto bene e, ovviamente, non posso nutrire particolari obiezioni in merito.
Ero intervenuto soltanto in quanto non ci sono solo le parole, ma anche i significati e, per le realtà aziendali di vendita di maggiore spicco nell'attuale economia italiana i cosiddetti "Account Managers" sono i loro venditori, da loro designati anche con questo chiaro nome italiano.
Mi sarebbe, infatti, sembrato riduttivo e scorretto non segnalare una realtà del commercio italiano, non un mia opinione, perché - indipendentemente dalle idee che ci si possono fare sul ruolo degli "Account Managers" - la realtà concreta è quella che ho tentato di descrivere.
Onde evitare che al termine "venditori", già usato tranquillamente e comunemente in Italia nelle aule universitarie di Economia, nei corsi della Bocconi,ad es., o nei seminari e nelle comunicazioni aziendali come anche da parte dei Consulenti di Organizzazione aziendale potesse non essere attribuita dignità specifica e pregnanza semantica adeguate per poterlo proficuamente impiegare anche nell'ambito di un "Selling Cycle" e a fronte di "Selling Strategies" un pochino più complicate rispetto alla transazione economica diretta di chi vende arance e lupini su una bancarella, consegna direttamente la merce richiestagli e ritira il contante colle proprie mani.
L'accordo sulle traduzioni, se non è chiaro il significato, permane un guscio vuoto. In qualunque lingua ciò avvenga.
Nelle realtà del commercio più prestigiose e diffuse - in Italia e all'estero - l'Account Manager è - secondo le modalità economiche attuali (pur un po' più complesse della vendita di lupini al banco) - l'unica figura della funzione Vendite assegnata a un determinato novero di Clienti. Il cui titolo professionale può benissimo essere reso in italiano dal termine "Responsabile". Ma di che cosa è responsabile? Degli ordini che i Clienti a lui assegnati emettono. Ciò va assolutamente ribadito, al di là di definizioni più "poetiche" e meno immediate.
E se anche non si conosce direttamente questa realtà della nostra economia nazionale, ciò non significa che essa non funzioni nel modo descritto. Le conoscenze e le esperienze specifiche valgono quale testimonianza.
Infatti, la sua retribuzione economica ammette variabilità - a differenza di quella di altre figure professionali - sulla base di una percentuale degli ordini ricevuti e gli "obiettivi" che gli vengono assegnati in fase di "Job Plan" riguardano una determinata ripartizione degli ordini tra i Clienti "da gestire nel modo migliore" e il loro ammontare in funzione delle scadenze temporali aziendali.
Questo è l'effettivo panorama aziendale italiano (esattamente come all'estero). Per evitare di appiccicare etichette in mancanza di una conoscenza effettiva del contenuto indicato. O di parlare in termini inevitabilmente più vaghi quando il contenuto è semplicemente costituito da un certo ammontare di soldi - da parte di Clienti ben individuati - entro un determinato orizzonta temporale.
Così risulta chiaro anche a un giovane che - eventualmente - si sentisse motivato ad affrontare una carriera indubbiamente interessante e gratificante.
Accludo il sintetico contenuto di un corso di formazione tipico sulle tematiche di "Account Management" (in cui si parla esplicitamente di "vendita", com'è corretto che sia) proposto da una realtà italiana specializzata in questo tipo di formazione:
https://www.sdabocconi.it/it/formazione ... -autunnale