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Inviato: lun, 30 apr 2007 23:26
di Freelancer
Ma perché invece non proporre cinguettio, sulla falsariga di come procedeva Galileo Galilei: "chiamo cinguettio la variazione in frequenza del segnale di un oscillatore a onda continua determinata da cambiamenti nell'impedenza di carico o nella tensione di alimentazione, provocati a loro volta da un'operazione di manipolazione telegrafica."
Inviato: lun, 30 apr 2007 23:40
di Marco1971
Certamente. Per me andrebbe piú che bene. Ma bisogna dirlo alla gente del ramo... che probabilmente non vorrà sapere né di
cèrpi né di
cinguettii...

Inviato: mar, 01 mag 2007 0:08
di Decimo
Federico ha scritto:Autoavvio è fattibile, ma mi convince di piú autolancio, forse perché avvio è troppo generico. Ma in effetti vedo che è già usato, anche se pochino: si può fare. Che ne pensano gli altri?
Come methao_donor anch'io penso che
autoesecuzione sia il traducente migliore, ma anche validissime sono
autolancio e
autoavvio (meglio il primo).
Colgo l'occasione per chiederle, Federico, a memoria delle sue idee esposte nel filone
Termini Informatici, perché lei – cosí come altri – insista tanto sulla biunivocità del traducente italiano di un tecnicismo.
Senza brutalità di polemica mi domando: sbagliamo noi di questo forum o gli spagnoli che hanno
encaminador ed
enrutador (da cui il mio, scartato, inrottatóre) per
router,
navegador ed
explorador (come anche i francesi
navigateur,
fureteur,
butineur,
brouteur,
arpenteur,
fouineur ed
explorateur, da cui potremmo aggiungere alla lista
esploratóre) per
browser,
computador,
computadora e
ordenador per
computer, o sempre i francesi quando hanno
module externe,
module enfichable,
module d'extension,
extension,
greffon e
plugiciel per
plug-in?
Spero che questo mio intervento non devii l'argomento: credo di aver ravvisato nella domanda di Federico una richiesta di esclusione, che mi ha portato a richiedere chiarimenti.
Inviato: mar, 01 mag 2007 10:02
di Infarinato
Decimo ha scritto:Come methao_donor anch'io penso che autoesecuzione sia il traducente migliore, ma anche validissime sono autolancio e autoavvio (meglio il primo).
Oppure, piú italianamente:
esecuzione/avvio automatica/o… Mi dovete però spiegare la
ratio di
autolancio 
:
si avvia un’applicazione e
si esegue un programma; si possono anche «lanciare» —è vero— (e il
GRADIT registra il verbo in quest’accezione), ma non ho mai sentito parlare di «lancio» di un programma, che mi farebbe piú che altro pensare alla sua introduzione sul mercato.
Decimo ha scritto:Colgo l'occasione per chiederle, Federico, a memoria delle sue idee esposte nel filone Termini Informatici, perché lei – cosí come altri – insista tanto sulla biunivocità del traducente italiano di un tecnicismo.
Non siamo di per sé contrari all’idea d’una pluralità di traducenti, ma la monoreferenzialità, benché non obbligatoria, è sempre auspicabile quando si ha a che fare con tecnicismi,
soprattutto quando siamo noi a proporli.

Inviato: mar, 01 mag 2007 12:51
di Marco1971
Eppure
autolancio (e
lancio, lanciar(si)) sembra usato in contesti informatici. Eccone un esempio colloquiale:
Mah...per quanto ne so io, non esiste un settaggio di 'autolancio' di un'applicazione VB.Net!
Secondo me (ma potrei sbagliarmi), il problema è da porre, in maniera generica, dove si discute del sistema operativo, per vedere se qualcuno conosce dei settaggi opportuni. Tuttavia, anche questa soluzione, presupporrebbe che sul PC destinazione, fossero state già messe le mani, per prepararlo adeguatamente e a questo punto potresti anche averci messo un servizio, sviluppato con VB, per la rilevazione della chiave ed il lancio dell'applicazione voluta.
Insomma, x quanto ne so io, direi che non si può fare molto, a meno di non poter mettere le mani sulla macchina, per abilitare una specie di autorun sulla chiavetta USB, ma temo che tu volessi far 'sì che l'applicazione si lanciasse da sola a prescindere dai settaggi della macchina in cui inserisci la chiavetta....o sbaglio?
Inviato: mar, 01 mag 2007 12:59
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Eppure autolancio (e lancio, lanciar(si)) sembra usato in contesti informatici. Eccone un esempio colloquiale…
Sí, ma allora mi sembra un calco un po’ maldestro dell’inglese
autolaunch.
A questo punto, m’interesserebbe conoscere il parere di Giulia Tonelli e Freelancer…
Inviato: mar, 01 mag 2007 17:20
di Freelancer
Per quel che vale, i glossari Windows hanno esecuzione automatica.
Mi ricordo quando, anni e anni fa - ancora Windows non esisteva e DOS era interamente in inglese, e noi ingegneri usavamo il Fortran naturalmente - dicevamo, anche se conoscevamo l'inglese scritto ma non lo parlavamo, "il programma gira", "l'hai lanciato il programma?" e così via. Parlare per calchi, scegliendo istintivamente il termine più comune - come girare per run anziché eseguire, funzionare, oppure lanciare per launch anziché avviare - è normale. Quando poi si conosce meglio la lingua straniera e tutti i possibili traducenti e arrivano i linguisti e traduttori Windows ad aggiustare un po' la terminologia Windows - allora si è cominciato a dire esegui per run (anche se niente si è potuto o voluto fare per save che è rimasto per sempre salvare, senza poi contare il fatto che per italics, da sempre corsivo, a un certo punto si è cominciato a scrivere italico, secondo il "principio dello schiavo" di Benveniste riportato da Francesco Bruni, di cui magari parlerò un'altra volta.)
Inviato: mar, 01 mag 2007 18:14
di Marco1971
Comunque sia – scusate l’insistenza –
lanciare in questo senso è anche nel Battaglia:
Lanciare 7. Nel linguaggio dell’informatica, attivare una macchina o un programma.
E una sottoaccezione del punto 6 dà:
Mettere in opera, avviare, intraprendere.
Certo,
esecuzione automatica è perfetto; ma siamo alle solite: data la scelta tra questa locuzione e
autorun, si propenderà per la voce piú breve (almeno nel parlato). Per questo
autolancio mi sembra una buona soluzione.
Inviato: mer, 02 mag 2007 7:46
di Bue
Anch'io a una collega olandese che chiedeva come si dice in italiano to run (usato transitivamente, riferito a un programma), ho detto che in genere usiamo girare.
Inviato: mer, 02 mag 2007 9:42
di Infarinato
Bue ha scritto:Anch'io a una collega olandese che chiedeva come si dice in italiano to run (usato transitivamente, riferito a un programma), ho detto che in genere usiamo girare.
Transitivamente?

Questa mi è nuova: o cos’è? un assegno? una frittata?
Intransitivamente, sí: anzi, direi che è l’unico modo di dirlo senza ricorrere al formale
essere in esecuzione. Transitivamente, di norma si usa
eseguire (informalmente, anche
far girare).
Marco1971 ha scritto:Comunque sia – scusate l’insistenza –
lanciare in questo senso è anche nel Battaglia:
Lanciare 7. Nel linguaggio dell’informatica, attivare una macchina o un programma.
E infatti anch’io ho citato il
GRADIT, ma qui non è tanto il verbo quanto il sostantivo a non convincere appieno… Sarà perché lo si sente di rado: la
Microsoft usa perlopiú
esecuzione automatica e
Apple ricorre solitamente ad
avvio automatico, e, se si ricerca la brevità,
autoavvio mi sembra inappuntabile.
Inviato: mer, 02 mag 2007 10:16
di Bue
Frase tipica: "Hai provato a girare la nuova versione [del software] sui file che ho prodotto ieri?"
Inviato: mer, 02 mag 2007 10:55
di Infarinato
Bue ha scritto:Frase tipica: "Hai provato a girare la nuova versione [del software] sui file che ho prodotto ieri?"
Terribile!… E pensare che basterebbe dire
far girare.
Inviato: mer, 02 mag 2007 11:02
di Bue
Vabbe` ma si parla di gergo ... e` la traduzione di "to run", che viene usato anche transitivamente.
Preferisci
rannare?

Inviato: mer, 02 mag 2007 11:05
di Infarinato
Bue ha scritto:Preferisci
rannare?

Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Inviato: mer, 02 mag 2007 12:05
di fabbe
Hai provato ad impiegare la nuova versione [del programma] sui documenti che ho prodotto ieri?