Mi sorprende, anzi, che ciò non sia già avvenuto spontaneamente: cosa avrà impedito all'espressione tomato ketchup, presente sulle confezioni (inglesi) del prodotto, di essere rianalizzata come altre costruzioni simili?

Dunque dovrebbe essere normale, per l'italiano, semplificare tomato ketchup in tomato piuttosto che in ketchup, considerando la seconda parola una specificazione superflua.Klajn («Influssi inglesi nella lingua italiana», Firenze, «Olschki», 1972) ha scritto:Tra le modificazioni dovute all’assimilazione nel senso largo del termine osserviamo un fenomeno, tipico degli anglicismi nelle lingue neolatine, che proporrei di chiamare riduzione o ellissi dei composti. Si tratta di forme come night per night-club, basket da basket-ball, cross da cross-country, trench da trench-coat, water da water-closet, bob da bob-sleigh […] e molti altri.
