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Inviato: mar, 22 mag 2007 8:50
di Incarcato
Hanno evidentemente tradotto la seconda accezione del lemma:

pa|ta|tràc (dal De Mauro)
fonosimb., s.m.inv.
CO
1 fonosimb., voce che imita il rumore di qcs., spec. voluminoso e pesante, che crolla o si sfascia fragorosamente; anche s.m.inv.
2 s.m.inv., fig., crollo, rovina, spec. dal punto di vista economico: dopo il p. ha venduto l’azienda | grosso guaio, disastro: è successo un bel p., fu allora che accadde il p.

Per il caso da lei indicato, credo basti sfogliare per esempio un numero a caso dei fumetti d'Asterix in latino: ne ha mai visti?

Inviato: mar, 22 mag 2007 9:49
di Bue
Incarcato ha scritto:Per il caso da lei indicato, credo basti sfogliare per esempio un numero a caso dei fumetti d'Asterix in latino: ne ha mai visti?
Snort! I fumetti di Astérix vanno letti in gallico! Solo così si possono apprezzare i giochi di parole dei nomi di persone o animali come Idéfix e Assurancetourix, o di città come Babaorum!

patatrac

Inviato: mar, 22 mag 2007 17:16
di Freelancer
Incarcato ha scritto:fonosimb., voce che imita il rumore di qcs., spec. voluminoso e pesante, che crolla o si sfascia fragorosamente; anche s.m.inv.[/b]

Per il caso da lei indicato, credo basti sfogliare per esempio un numero a caso dei fumetti d'Asterix in latino: ne ha mai visti?
In latino no, in italiano sì. Sarei curioso di sapere qual è il latino per patatrac.

Re: patatrac

Inviato: mar, 22 mag 2007 18:05
di Uri Burton
Freelancer ha scritto:... Sarei curioso di sapere qual è il latino per patatrac.
In senso finanziario, nel latino della chiesa, quello usato dai giuristi di Santa Romana Rota, è sùbitum patrimòni naufràgium.

Inviato: mar, 22 mag 2007 18:20
di Incarcato
Roberto intendeva l'altra accezione:

1 fonosimb., voce che imita il rumore di qcs., spec. voluminoso e pesante, che crolla o si sfascia fragorosamente; anche s.m.inv.

PIETÀ PER GLI STOLTI

Inviato: mar, 22 mag 2007 21:36
di Uri Burton
Incarcato ha scritto:Roberto intendeva l'altra accezione:

1 fonosimb., voce che imita il rumore di qcs., spec. voluminoso e pesante, che crolla o si sfascia fragorosamente; anche s.m.inv.
Dio quanto sono fesso.

Inviato: mar, 22 mag 2007 21:53
di Federico
Decimo ha scritto:Mi dispiace, Federico, che non abbia apprezzato questo mio vecchio intervento, in cui brevemente spiegavo la legittimità, la fattibilità di Cavallo di Troia, e abbia dovuto aspettare quella trasmissione televisiva!
Se dopo due mesi rispunta la stessa obiezione significa che davvero non sono capace di spiegarmi, e me ne scuso. In quel filone si parlava di Wikipedia e delle sue scelte lessicali: dire che è comprensibile che Wikipedia non adotti una certa traduzione non significa negarne la legittimità o l'opportunità.

Inviato: mar, 22 mag 2007 22:19
di Freelancer
Incarcato ha scritto:Roberto intendeva l'altra accezione:

1 fonosimb., voce che imita il rumore di qcs., spec. voluminoso e pesante, che crolla o si sfascia fragorosamente; anche s.m.inv.
Una nota a margine: il termine fonosimbolico è coniazione di Bruno Migliorini, al quale si deve anche onomaturgo e onomaturgia.