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Re: «Pancake»
Inviato: lun, 28 apr 2025 13:04
di Carnby
Consultando il Premoli ho trovato alcuni termini arcaici o regionali relativi a un tipo di frittella che potrebbero (teoricamente) sostituire pancake: bonceretta, bonciarella (fiorentino), frittola (veneziano), tortella, zugo.
Re: «Pancake»
Inviato: mer, 30 apr 2025 14:00
di domna charola
Carnby ha scritto: lun, 28 apr 2025 13:04
Consultando il Premoli ho trovato alcuni termini arcaici o regionali relativi a un tipo di frittella che potrebbero (teoricamente) sostituire
pancake:
bonceretta,
bonciarella (fiorentino),
frittola (veneziano),
tortella,
zugo.
No, va bene tutto, ma le
fritole no... vedo già veneziani che
i se butta in canal dal ponte de Rialto!!!
Le frittole sono una ricetta ben precisa, tradizionale e che prevede la frittura in olio.
A quel punto, meglio adattare il nome della specialità straniera, e darle il giusto riconoscimento di piatto alieno.
Re: «Pancake»
Inviato: mer, 30 apr 2025 19:32
di Carnby
domna charola ha scritto: mer, 30 apr 2025 14:00
No, va bene tutto, ma le
fritole no... vedo già veneziani che
i se butta in canal dal ponte de Rialto!!!
Le frittole sono una ricetta ben precisa, tradizionale e che prevede la frittura in olio.
A quel punto, meglio adattare il nome della specialità straniera, e darle il giusto riconoscimento di piatto alieno.
Però, se queste
fritole sono tanto importanti, varrebbe la pena di inserirle tra i
PAT, no? Non avendole trovate da nessuna parte (neppure sul Guarnaschelli Gotti) ho pensato di proporle come traducente di
pancake; se le avessi trovate da qualche parte non l’avrei fatto.
Intanto però ho trovato una cosa interessante su
zugo:
Giovammaria Cecchi ha scritto:Sono i zughi una sorta di frittelle fatte di pasta, avvolte in tondo sur un fuscello, e cotte coll'olio nella padella, e perchè le più volte si immelano di sopra, si dicono zughi melati. E perchè hanno qualche somiglianza col membro virile si piglia zugo spesso per quello, onde quando si dice a uno: tu se un zugo, si vuol dire che sia uno di quelli, e si usa di dire di certi, che sono piacevoli, e buon compagni, ma anzi che no, semplici.
I
pancake sono, a loro modo,
immelati, anche se più spesso non è miele ma sciroppo d’acero o crema spalmabile.
Re: «Pancake»
Inviato: mer, 07 mag 2025 6:59
di Carnby
E
tondone? Potrebbe funzionare, anche senza latte?
Re: «Pancake»
Inviato: gio, 08 mag 2025 11:54
di Millermann
Dal mio punto di vista, cercare un'alternativa ai forestierismi tra i nomi dei prodotti tradizionali non è la cosa giusta da fare, anche se a volte può riservare qualche piacevole sorpresa.
In questo caso, ad esempio, c'è una specialità tipica romagnola che, almeno nell'aspetto e nella preparazione, ricorda da vicino i
pancake: si tratta delle
cantarelle.
Per quanto la somiglianza sia notevole, tanto da essere sottolineata anche nei siti di cucina che le descrivono, non parliamo comunque della stessa ricetta: le
cantarelle originali, infatti, non contengono né lievito, né uova.
Oltre a ciò, non vedo alcun vantaggio nell'usare come traducente per
pancake il nome
cantarelle, rispetto alle precedenti proposte (*
panpadelle, *
pancrespelle, *
panfrittelle): la struttura e la rima sono identiche, ma almeno quelle sono piú specifiche e trasparenti.

Re: «Pancake»
Inviato: gio, 08 mag 2025 13:36
di Carnby
Millermann ha scritto: gio, 08 mag 2025 11:54
Per quanto la somiglianza sia notevole, tanto da essere sottolineata anche nei siti di cucina che le descrivono, non parliamo comunque della stessa ricetta: le
cantarelle originali, infatti, non contengono né lievito, né uova.
In questo caso però c’è almeno una
PAT; quindi no, non si possono certo scambiare con i
pancake.
Re: «Pancake»
Inviato: gio, 08 mag 2025 13:58
di brg
Usare termini che hanno già una connotazione definita e particolare, come quelli che indicano prodotti locali, per indicare prodotti generici non può funzionare, secondo me. L'unica strada è prendere un termine già generico e specificarlo con un aggettivo, come "tortino americano" o qualcosa del genere.
Re: «Pancake»
Inviato: gio, 04 set 2025 19:13
di Navi
Infarinato ha scritto: mar, 20 feb 2024 12:02
Direi che qui siamo in uno di quei casi in cui necessitiamo di
due traducenti: uno, gastronomicamente ineccepibile, che useremo nei contesti (
pochi) in cui sia richiesta l’assoluta precisione gastronomico-filologica; l’altro, per la lingua comune: per quest’ultimo fino a vent’anni fa andava bene
frittelle, ma oggi siamo diventati tutti
chefs stellati…
Perché non un banalissimo
frittelle (americane)?
Con una semplice ricerca in Rete se ne trovano attestazioni a bizzeffe, a volte come chiosa del termine inglese (prova, almeno a mio avviso, della sua trasparenza e intellegibilità), a volte no: si veda
qui,
qui,
qui,
qui,
qui,
qui e
qui. Non credo ci sia possibilità di confusione con altre ricette.
Se c’è già un termine preciso, intellegibbile e diffuso sconsiglierei di ricorrere nuovi coni e risemantizzazioni.
P.s. Per chi avesse dubbi sull’accettabilità sociolinguistica di questa soluzione qualche minuto fa, parlando al telefono con mia madre, le ho chiesto: «Mamma, quando la settimana prossima torno a casa, facciamo le frittelle collo sciroppo d’acero?» e non ci sono state incomprensioni di sorta, e in famiglia li abbiamo sempre chiamati
pancake.
Re: «Pancake»
Inviato: lun, 08 set 2025 20:59
di 12xu
Prendendo sempre spunto dalla proposta di @Millermann, giocando con la lingua, si potrebbe pensare anche a *levitelle, *lievitelle (giacché son lievitate, e hanno inoltre un aspetto leggero e morbido) o anche *tenerelle e *sofficelle; in contrapposizione con crespelle.
Re: «Pancake»
Inviato: mar, 09 set 2025 19:38
di Millermann
12xu ha scritto: lun, 08 set 2025 20:59[S
]i potrebbe pensare anche a
*levitelle,
*lievitelle (giacché son lievitate, e hanno inoltre un aspetto leggero e morbido) o anche
*tenerelle e
*sofficelle; in contrapposizione con
crespelle.
Il problema di questi conî è che, invece di sembrare dei neologismi, hanno l'aspetto di nomi commerciali. Sono formati con la stessa tecnica di quelli di prodotti industriali come, che so,
Sofficini, Sofficette, Teneroni, e via dicendo: un aggettivo modificato da un suffisso alterativo.
Perfino se penso a una possibile variante di
crespelle che comprenda la parola
pan o
padella al suo interno (quindi non come prefisso), ottengo qualcosa come *
crespanelle o *
crespadelle: entrambe idee passabili, in apparenza. Sennonché, «sanno» anch'esse di nome commerciale: chi si ricorda, negli anni '80, dei biscotti
«Crespatelle»?
