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Inviato: gio, 08 dic 2005 0:30
di Marco1971
Basta sapere che esistono questi traducenti; aggiungiamoli alla lista.

Io insisterei nell’includere gaggetto, nei casi in cui non andassero bene aggeggi(n)o, gingillo e gli altri possibili traducenti menzionati.

Inviato: gio, 08 dic 2005 0:36
di Federico
Marco1971 ha scritto:Basta sapere che esistono questi traducenti; aggiungiamoli alla lista.
Per la verità a me interesserebbe anche sapere se le mie percezioni riguardo all'uso di gadget, accessorio e aggeggio sono corrette o no (per sapere come comportarmi, non per altro)...
Marco1971 ha scritto:Io insisterei nell’includere gaggetto, nei casi in cui non andassero bene aggeggi(n)o, gingillo e gli altri possibili traducenti menzionati.
Certo che lo aggiugiamo, anche se per l'uso (probabilmente errato) da me constatato di gadget non ne sento affatto il bisogno.

Ah, un'altra "parola": vip, che tradurrei con divo (ma forse è eccessivo, visto lo scialo che si fa di vip...)...

Inviato: gio, 08 dic 2005 0:48
di Marco1971
Ne riparleremo quando avrà corretto questa sua frase. ;)
Federico ha scritto:Per la verità a me interesserebbe anche sapere se le mie percezioni riguardo l'uso di gadget, accessorio e aggeggio sono corrette o no...
Lo so, sono intransigente... mi perdoni!

Inviato: gio, 08 dic 2005 0:54
di Federico
Marco1971 ha scritto:Lo so, sono intransigente... mi perdoni!
Si figuri, anzi la ringrazio! :oops:

Inviato: gio, 08 dic 2005 0:54
di arianna
Non dimentichiamo, Federico (non me ne voglia), che all'inizio è normale che i traducenti suonino un po' strani.

A me sembrano perfetti, soprattutto per:
anche un "gadget" che si muove (tipo quelle diavolerie che vendono per strada i cinesi: cani saltellanti, robot semoventi, "babbi natale" danzanti...) è indubbiamente un "aggeggio";

Inviato: gio, 08 dic 2005 1:11
di Federico
arianna ha scritto:Non dimentichiamo, Federico (non me ne voglia), che all'inizio è normale che i traducenti suonino un po' strani.
A quale traducente si riferisce? Perché i miei dubbi sono proprio sull'uso di aggeggio, non sulla sua opportunità come sostituto di gadget, e per quanto riguarda gaggetto ho solo avanzato dubbi sulla sua utilità, non sulla sua opportunità...

Inviato: gio, 08 dic 2005 1:43
di arianna
È vero, mi scusi, ho interpretato male questa sua frase:
anche un "gadget" che si muove (tipo quelle diavolerie che vendono per strada i cinesi: cani saltellanti, robot semoventi, "babbi natale" danzanti...) è indubbiamente un "aggeggio"; ma di certo non mi verrebbe naturale definire "aggeggio" un banale pupazzetto di peluche, per esempio. Non so se sia una mia percezione isolata del valore di questa parola...

Inviato: gio, 08 dic 2005 20:57
di Marco1971
Federico, se mi permette un rilievo, a me sembra che lei complichi le cose a oltranza, cercando sfumature talvolta molto personali. Basta mettere, come traducenti per gadget, aggeggi[n]o, gingillo e gaggetto; e si passa ad altro. ;)

Inviato: gio, 08 dic 2005 21:11
di Federico
Marco1971 ha scritto:Federico, se mi permette un rilievo, a me sembra che lei complichi le cose a oltranza, cercando sfumature talvolta molto personali. Basta mettere, come traducenti per gadget, aggeggi[n]o, gingillo e gaggetto; e si passa ad altro. ;)
Ma certo! Era solo una mia curiosità capire se aggeggio ha quella sfumatura solo per me: non volevo certo sostenere che fosse una questione fondamentale ai fini della traduzione di gadget...

P.s.: comunque ho già messo tutto nella lista. :)

Inviato: gio, 08 dic 2005 23:56
di Federico
Oggi ho letto del Toti, il killer del Mediterraneo. Improponibile chiamarlo assassino: meglio sicario.

Inviato: ven, 09 dic 2005 14:33
di Federico
Trader: speculatore, ma è ormai usato solo con sfumatura spregiativa; operatore di borsa/in titoli (troppo lungo)
Moral suasion (usato senza alcun riferimento alla morale): semplicemente persuasione? O più genericamente pressione, convincimento? Forse persino intermediazione...
governance: l'ho letto oggi col semplice significato di "dirigenza". Due righe dopo significava però "gestione". Ma in realtà si trattava di una spartizione di poltrone, quindi è un normale artificio retorico (facilitato però dalla parola straniera :evil:)...
Ieri ho sentito dire statement per dichiarazione: brrr... :cry:
Ah, manca outing: confessione, rivelazione...

Ho recuperato questa vecchia lista di Marco:
adder: sommatore, addizionatore
backlit: (schermo) retroilluminato
checksum: totale di controllo, somma di controllo
direct addressing: indirizzamento diretto
editor: redattore
enter/insert: inserire
environment: ambiente
file: filza («dato che all’inglese file corrisponde in italiano — anche etimologicamente — filza»)
justification: giustificazione, allineamento del margine
light pen: penna ottica
motherboard: scheda madre
offset: scostamento, spiazzamento
palette: tavolozza
plotter: tracciatore, disegnatore
polling: scrutinio
printout: tabulato
scroll: scorrimento
software design: progettazione del logicale (logicale sul modello del francese logiciel)
system architecture: architettura del sistema
text processing: elaboratore del testo
throughput: capacità di trasporto, portata
time sharing: ripartizione del tempo, condivisione del tempo
track: pista, traccia
wired: connesso, a fili
flikering -> tremolio, sfarfallamento/sfarfallío
crash -> blocco, crollo
overflow -> sovraccarico? traboccamento
spoiler: anticipazione, rivelazione, anteprima, soffiata
standing ovation: ovazione in piedi
intanglement: rreticolo, reticolato, rete

Non so, ci sono molti termini che non ho mai sentito, per cui servono conferme (sulla necessità di tradurli, prima che sulla correttezza della traduzione)...

P.s.: ho evidenziato quelli che ho già inserito nella lista

Inviato: sab, 10 dic 2005 21:27
di Federico
Ho sentito dire marketing banalmente per "promozione" (turistica, dell'Italia da parte delle Regioni)... :roll:
E target (nonché step) semplicemente per obiettivo (del protocollo di Kyoto)... :cry:

Brevità

Inviato: dom, 11 dic 2005 10:50
di Federico
Adesso ogni volta che incontro un forestierismo controllo quanto spazio sarebbe stato necessario per evitarlo: ho verificato che nella stragrande maggioranza dei casi (almeno l'85%) si sarebbe potuto usare un traducente senza problemi (cioè senza nemmeno cambiare il formato della pagina/articolo).

Inviato: lun, 12 dic 2005 12:45
di giulia tonelli
Un'osservazione su gadget.
Probabilmente è una deformazione professionale (mi occupo, anche, di marketing), ma l'unico significato che io ho mai sentito per gadget, usato in italiano, è di "oggetto regalato a scopo promozionale". Esempi:
"Dobbiamo preparare la fiera del 15 febbraio a Francoforte, che gadget facciamo questa volta?"
"Secondo me partecipare a queste fiere è inutile: la stragrande maggioranza delle persone viene solo a caccia di gadget".
Sicuramente non si può usare "aggeggio", "oggettino" o "gingillo", in questi casi. Non vi offendete, ma gaggetto non lo prendo nemmeno in considerazione.

Inviato: lun, 12 dic 2005 12:48
di Marco1971
giulia tonelli ha scritto:Non vi offendete, ma gaggetto non lo prendo nemmeno in considerazione.
C’è un motivo particolare?

A ogni modo, in quel senso esiste già omaggio:
Il GRADIT ha scritto:prodotto commerciale offerto in regalo a scopo promozionale.