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Inviato: gio, 05 ott 2006 1:34
di Marco1971
Io ne farei semplicemente ostessa, o assistente (con le varie specificazioni del caso).
Ocelotto (o ocellotto, anche questo registrato) ha vari sinonimi: gatto onza, gatto pardino, gattopardo americano, guigna.
Ricordo che in italiano hockey ha un traducente d’antica data: disco su ghiaccio (che si può abbreviare, quando il contesto è chiaro, in disco); si veda anche il derivato discatore.
Pisselli
Inviato: gio, 05 ott 2006 16:08
di Bue
Pixel = punto 'un mi soddisfa punto.
La frase "lo schermo d'un computière è una superficie bidimensionale piena di punti" farà anche gongolare un purista strutturale, ma fa rabbrividire un matematico, vero Infa?
Anche piena di pisselli però non mi suona benissimo.
Re: Pisselli
Inviato: gio, 05 ott 2006 16:20
di Infarinato
Bue ha scritto:Pixel = punto 'un mi soddisfa punto.
Posso capirlo, specialmente quando bisogna discriminare tra
px («
pixel») e
pt (punti [tipografici]). In realtà,
pixel non è
punto, bensí
punto di risoluzione.
Punto per
pixel appare accettabile solo quando risulti chiaro dal contesto che si tratta di punti di risoluzione…
Inviato: gio, 05 ott 2006 16:59
di Marco1971
E perché non
immèle (
imm[agine] + ele[mento], stessa formazione di
pixel, da
pict[ure] + el[ement])?
Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli.
Inviato: gio, 05 ott 2006 17:37
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:E perché non
immèle (
imm[agine] + ele[mento], stessa formazione di
pixel, da
pict[ure] + el[ement])?
Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli.
Questa frase ha un problema: va tradotta in italiano e inoltre spurgata della tautologia "superficie bidimensionale", dato che una superficie è, per definizione, bidimensionale.
Sì conosco l'obiezione, che una superficie può svilupparsi in uno spazio tridimensionale, la geometria analitica l'ho studiata anch'io, ma se si vogliono fare le pulci ai termini matematici, allora è bene essere coerenti e usare un linguaggio rigoroso.
Inviato: gio, 05 ott 2006 17:43
di Marco1971
Se la veda con Bue: la frase è sua.

Io ho solo proposto un traducente.
Inviato: gio, 05 ott 2006 17:49
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Se la veda con Bue: la frase è sua.

Io ho solo proposto un traducente.
Ma no, non ce l'ho con Bue, e non è la fine del mondo scrivere "superficie bidimensionale", va corretta solo nel corso di una revisione vera e propria e tenendo presente il contesto. Il fatto è che quando vedo che si vorrebbe sostituire una parola come
pixel - ma che male vi ha fatto? - perdo la trebisonda.

Inviato: gio, 05 ott 2006 17:55
di Marco1971
È particolarmente affezionato a una parola sgorbio come questa?

Inviato: gio, 05 ott 2006 18:05
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:È particolarmente affezionato a una parola sgorbio come questa?

Non ci trovo niente di strano. Ed è un tecnicismo, lo lasci in pace. E poi, dato il grado di istruzione delle nuove generazioni, se lo volesse adattare lo scriva
piperlo. Forse lei sa la storiella di quella studentessa che parlando dello sbarco dei Mille, pronunziò Bixio...
Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica:
resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come
resistore tiramisù?

Inviato: gio, 05 ott 2006 18:15
di fabbe
"Punto" al posto di pixel e già in uso. Non vi è alcun problema a parlare di schermi con una risoluzione di 640X480 punti. Non è diffusissimo certo ma il traducente (per molti ambiti almeno) esiste.
Certamente, la parola può non piacere ma è una questione diversa.
La frase-esempio suona malissimo anche con "pixel" e tutti gli anglismi:
"Il monitor di un computer è una superficie bidimensionale piena di pixel."
Invece io direi:
"Lo schermo di un calcolatore è una superficie composta da punti."
Inviato: gio, 05 ott 2006 19:15
di fabbe
In linea del tutto generale io sostituisco la coppia "push - pull" con "attivo - passivo", "automatico - manuale", "continuo - discontinuo", "emissione - richiesta", "livellamento - differenza".
Quando la coppia "push & pull" si combina con "up" e "down" la cosa si complica. Io tendo ad aggiungere, se serve, "primario - secondario", "alto - basso" ecc.
Certo, spessissimo non funziona ma ritengo che nel 50% dei casi possa almeno aiutare ad impostare la strategia per l'adattamento terminologico.
Non volevo proporre una sostituzione per i transistori "pull-up" di cui non conosco il significato. Intendevo solamente condividere un pensiero.
Inviato: gio, 05 ott 2006 21:43
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Marco1971 ha scritto:È particolarmente affezionato a una parola sgorbio come questa?

Non ci trovo niente di strano. Ed è un tecnicismo, lo lasci in pace.
E i tecnicismi debbono per forza essere parole straniere?
Freelancer ha scritto:Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica:
resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come
resistore tiramisù?

Sarebbe alquanto cogliluvio, per dirla con Arrigo; tuttavia, perché no? Intanto bisognerebbe che mi spiegasse di che si tratta; poi potrò eventualmente suggerirle qualcosa.
Quanto alla frase
Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.
Inviato: gio, 05 ott 2006 23:00
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:
E i tecnicismi debbono per forza essere parole straniere?
Assolutamente no. Ma quando nascono stranieri e vengono acquisiti, recalcitrano a essere tradotti.
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica:
resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come
resistore tiramisù?

Sarebbe alquanto cogliluvio, per dirla con Arrigo; tuttavia, perché no? Intanto bisognerebbe che mi spiegasse di che si tratta; poi potrò eventualmente suggerirle qualcosa.

.
Non voglio un suggerimento, la mia voleva solo essere una provocazione scherzosa. Si tratta di un termine così specializzato, ignoto a chiunque non si occupi professionalmente di elettronica, che non ha bisogno di alcuna traduzione. Se mai comparisse in un testo divulgativo - cosa improbabile ma non impossibile - allora andrà chiosato, ma non tradotto. Quindi lasci perdere.
Marco1971 ha scritto:Quanto alla frase Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.
Ma sì, glielo concedo. Preciserei però che è scritta in un italiano immediatamente comprensibile solo dai frequentatori di questo forum e in particolare da chi ha seguito questo filone.
Inviato: gio, 05 ott 2006 23:05
di Infarinato
[FT matematico]
Freelancer ha scritto:Marco1971 ha scritto:Se la veda con Bue: la frase è sua.

Io ho solo proposto un traducente.
Ma no, non ce l'ho con Bue, e non è la fine del mondo scrivere "superficie bidimensionale", va corretta solo nel corso di una revisione vera e propria e tenendo presente il contesto.
Non è la fine del mondo, perché
non è in alcun modo un errore, anzi: le superfici bidimensionali sono solo le superfici piú note ai profani:
MathWorld ha scritto:More generally, the word "surface" can be used to denote an (
n - 1)-dimensional submanifold of an
n-dimensional manifold, or in general, any codimension-1 subobject in an object (like a Banach space or an infinite-dimensional manifold).
[/FT]
Inviato: gio, 05 ott 2006 23:22
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Si tratta di un termine così specializzato, ignoto a chiunque non si occupi professionalmente di elettronica, che non ha bisogno di alcuna traduzione.
Con un simile atteggiamento, si condanna la lingua italiana a non essere piú lingua di cultura a tutti gli effetti: una lingua che ricorre a prestiti crudi per discorrere anche delle cose piú remotamente specialistiche e esoteriche è una lingua debole; e su questa china diventa presto lingua atta solo a discorrere d’argomenti limitati.
Freelancer ha scritto:Marco1971 ha scritto:Quanto alla frase Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.
Ma sì, glielo concedo. Preciserei però che è scritta in un italiano immediatamente comprensibile solo dai frequentatori di questo forum e in particolare da chi ha seguito questo filone.
A parte la parola
immèli, che ho coniata alcune ore fa, la frase non presenta oscurità semantica, e con un po’ di raziocinio ci s’arriva grazie al contesto.
