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Inviato: gio, 29 mar 2018 15:03
di Ferdinand Bardamu
Animo Grato ha scritto:Mi riaggancio a questa dotta divagazione per domandare: l'assenza della forma *abbiurare (come alternativa di abiurare) è dovuta solo alla scarsa frequenza della parola, evidentemente dotta, o a differenze "fonoetimologiche" (che io però non vedo)?
La prima che ha detto. Esisteva infatti anche la variante abbiura, che si trova nel Tommaseo-Bellini; abbiurare si trova nella quarta impressione del Vocabolario degli Accademici della Crusca.
Carnby ha scritto:Credo che in questo caso sarebbe più «italiana» una forma come ?aggiurare.
In realtà credo sia proprio abbiurare, perché, come ha scritto sopra Infarinato, [bj] in posizione posvocalica muta sempre in [bbj]. Riporto quanto dice il Rohlfs al riguardo (Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, vol. I. Fonetica, Torino: «Einaudi», 1966, p. 386):
  • La vocale in iato [dei nessi bi̭ e vi̭] resta conservata in Toscana[.] L’antico italiano aggia ‘abbia’, deggio ‘debbo’ risalgono [sic] al latino volgare a j a t, d e j o, e anche pioggia presuppone una forma volgare p l o i a; loggia (loge), lonza ‘lombata’ (longe) e cangiare sono dei gallicismi.

Inviato: gio, 29 mar 2018 19:22
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto: In realtà credo sia proprio abbiurare
La mia non voleva essere la variante attestata; volevo dire che da ab- e iūrāre si sarebbe dovuto avere, per via popolare, ?aggiurare. O mi sbaglio?

Inviato: gio, 29 mar 2018 23:26
di Infarinato
Carnby ha scritto:[D]a ab‑ e iūrāre si sarebbe dovuto avere, per via popolare, ?aggiurare. O mi sbaglio?
No, o perlomeno non normalmente: aggiurare costituirebbe piuttosto il regolare esito di ĂDĬŪRĀRE.

Come suggeriva il Rohlfs, oggetto (ma in italiano antico anche, piú regolarmente, obbietto) etc. continuano varianti tardolatine con semplice ‑Ĭ‑ anziché ‑BĬ‑. Del resto, prima che si rafforzasse davanti a ‑Ĭ‑ (nel I–II sec. d.C. secondo il Castellani), la B intervocalica (originariamente ) era passata (I sec. a.C – I sec. d.C.) a [β], che poteva occasionalmente ridursi a [∅].

Inviato: ven, 30 mar 2018 12:34
di Carnby
Infarinato ha scritto:No, o perlomeno non normalmente: aggiurare costituirebbe piuttosto il regolare esito di ĂDĬŪRĀRE.
Ultimamente non ne azzecco una. Avrei dovuto rileggere il Rohlfs prima di rispondere. :?