Inviato: mar, 08 nov 2011 19:08
Sì, in effetti ora mi garba di più.
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Non saprei... per me non è così pacifico che, in quest'esempio, a riguardo di sia usato nel senso di a paragone di (come nella frase di G. Bruno) oppure di al cospetto di (come nel passo dannunziano). Ricostruiamo la frase di Leopardi: «Siamo ben lungi dal pronunziare un tale o simile giudizio solamente a riguardo dell’uomo»: si parla di dare un giudizio riguardo a qualcosa, quindi in questo caso siamo in presenza di un compl. di argomento e vale nei riguardi di.Marco1971 ha scritto:Solamente a riguardo dell’uomo siamo ben lungi dal pronunziare un tale o simile giudizio; perché l’uomo secondo noi, non ha che far colla natura, e le sue imperfezioni derivano non già dall’essersi egli allontanato, ma dal non essersi abbastanza ancora allontanato dalla natura. (Leopardi, Zibaldone)
Potrebbe essere interpretata anche in tal modo. Tuttavia, essendo parimenti attestate le forme "al riguardo vd." e "al riguardo cfr." (con o senza virgola dopo "riguardo"), a meno di non reputare erronee queste ultime, credo che "a riguardo vd." e "a riguardo cfr." debbano essere intese come "a questo proposito vd." e "a questo proposito cfr." ("per un confronto cfr." sarebbe infatti una pura ripetizione, dato che "cfr." = "confronta", dal lat. confer, benché sovente "cfr." sia utilizzato, a mio parere poco correttamente, con il significato di "vedi"), e, dunque, se si accoglie "al riguardo" come unica forma corretta, come un'ellissi per "a questo riguardo" / "a tale riguardo". Per ciò che concerne quest'ultimo punto, però, a mio modestissimo parere, resta l'osservazione (o, se si preferisce, l'obiezione) che ho avanzato poc'anzi: l'ampia e risalente attestazione di "a riguardo di" in alternativa ad "al riguardo di" dovrebbe condurre, su base puramente logica, all'accettazione di "a riguardo" come forma alternativa di "al riguardo", entrambe nell'accezione di "a questo proposito".Marco1971 ha scritto: sab, 06 mar 2021 23:18 In questo caso, a riguardo non assume il significato di per un confronto, vedi...?
In effetti, la sua controbiezione è sensata. Per ciò che concerne invece la soluzione che ha prospettato (vale a dire "a riguardo vd." / "a riguardo, vd." = "per un confronto vedi" / "per un confronto, vedi"), reputo che essa sia ben plausibile e, per certo, possibile (sebbene l'uso concorrente di "al riguardo vd." faccia pensare che, almeno alcuni studiosi, con quest'espressione abbiano voluto intendere e tuttora intendano "a questo proposito vedi"); a rigore, però, mi sembra che de facto renda legittima la sola forma "a riguardo vd." / "a riguardo, vd.", poiché l'altra, "a riguardo cfr." / "a riguardo, cfr.", se intesa in tal modo, diverrebbe tautologica (questa restrizione appare tuttavia auspicabile, poiché, se fosse accolta pienamente, fugherebbe ogni dubbio sull'uso di "vd." e "cfr.", spesso confusi, forse per un influsso straniero, soprattutto anglosassone).Marco1971 ha scritto: dom, 07 mar 2021 0:21 In senso assoluto, a riguardo per al riguardo («a questo proposito») è tuttora un errore, anche sul piano logico, perché, appunto, il complemento introdotto dal di dev’essere pronominalizzato se taciuto.
Per la mia interpretazione del senso proposto sopra, mi fondo in particolare su mettere a riguardo (colonna centrale), che significa appunto «paragonare, raffrontare». E si sa che di tautologie è pieno l’odierno favellare.![]()
Sinceramente, non sono affatto convinto che l'espressione corretta sia solo al riguardo vd. / al riguardo cfr.. O meglio, è la sola espressione corretta (escludendo un possibile uso ellittico di a riguardo per a questo riguardo, che, com'è stato notato, non appare una giustificazione valida) qualora impiegata nell'accezione di a questo proposito vedi. Se invece si volesse intendere per raffronto vedi, a rispetto vedi, a comparazione vedi, allora la forma a riguardo (in questo caso, però, con il solo vd.) sarebbe corretta, come mi sembra indichi anche il Tommaseo-Bellini, s.v. Riguardo, 13.Infarinato ha scritto: dom, 07 mar 2021 2:14 Sí, l’espressione corretta è solo al riguardo vd./cfr., come si può facilmente verificare con una ricerca su Google Libri (le forme «disarticolate» si fanno via via piú frequenti a mano a mano che ci si avvicina ai giorni nostri). Del resto, se davvero si sottintendesse un arcaismo quale mettere a riguardo (con), l’espressione dovrebbe essere, appunto, a riguardo con (nel senso di «appetto a, in confronto a, rispetto a, a paragone di»), seguíto dal rimando, e non da un vedi o da un confronta.![]()