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				Inviato: lun, 23 ott 2006 22:47
				di Federico
				u merlu rucà ha scritto:E' impressionante, comunque, il fatto che un frutto di recente acquisizione (poco più di cent'anni) venga indicato con tanti termini diversi (diospero, pomo, loto e via discorrendo).
Be', ma sono per metà nomi generici, in realtà. 
Proprio perché l'introduzione è recente e il consumo limitato non si è imposto un nome unico, probabilmente.
Infarinato ha scritto:Vorrà dire 
loto [
del Giappone] (= 
cachi)? 

 
Non vedo che altro.
 
			
					
				Re: Kiwi
				Inviato: mar, 08 nov 2011 23:01
				di Andrea Russo
				Marco1971 ha scritto:Segnalo anche la grafia adattata, presente nel GRADIT, chivi.
Serianni, I.149.
[…] si pensi a […] 
kiwi / 
kivi (non ci si spinge fino all'adattamento completo 
chivi).
Invece evidentemente ci si spinge fino a 
chivi! 

 
			
					
				
				Inviato: gio, 18 apr 2013 8:30
				di Ferdinand Bardamu
				Rispolvero questo filone per chiedere: se 
chivi (l’adattamento di pronuncia è per me spontaneo) si è naturalmente mantenuto invariabile, perché altrettanto non è avvenuto per 
cachi? Io credo che ciò sia dovuto, forse, a un’etimologia popolare, date le 
proprietà del frutto.
 
			
					
				
				Inviato: gio, 18 apr 2013 17:17
				di u merlu rucà
				Non saprei. Il cachi è stato introdotto parecchi anni prima del chivi, dalle mie parti sicuramente tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo  e, quindi, ha avuto la possibilità di adattarsi in un ambiente  quasi esclusivamente dialettofono. Infatti nel mio dialetto il cachi è reso con cacu mentre il kiwi è reso con chivi anche al singolare.
			 
			
					
				
				Inviato: gio, 18 apr 2013 20:51
				di Zabob
				Ferdinand Bardamu ha scritto:Rispolvero questo filone per chiedere: se chivi (l’adattamento di pronuncia è per me spontaneo) si è naturalmente mantenuto invariabile, perché altrettanto non è avvenuto per cachi?.
Scusate ma allora la giusta pronuncia dovrebbe essere "chivi"? Io ho sempre sentito dire /'kiwi/ (con la semivocale, v. per es. 
questo video).
Quanto a "cachi", io lo penso (e lo scrivo, se devo) come "kaki", così non mi vengono tentazioni di renderlo variabile al singolare.
 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 apr 2014 17:50
				di fiorentino90
				Andrea Russo ha scritto:Marco1971 ha scritto:Segnalo anche la grafia adattata, presente nel GRADIT, chivi.
Serianni, I.149.
[…] si pensi a […] 
kiwi / 
kivi (non ci si spinge fino all'adattamento completo 
chivi).
Invece evidentemente ci si spinge fino a 
chivi! 

 
Meglio scrivere 
kivi. 
Chivi non è riportato dal DOP in Rete.
 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 apr 2014 17:57
				di Ferdinand Bardamu
				fiorentino90 ha scritto:Meglio scrivere 
kivi. 
Chivi non è riportato dal DOP in Rete.
 
È vero, ma visto che abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno: abbiamo adattato graficamente ‹w› con ‹v›, facciamo altrettanto con la ‹k›.
 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 apr 2014 18:38
				di Carnby
				Mi sembra che oggi, perlomeno da me, la pronuncia /'kiwi/ prevalga nettamente su /'kivi/.
			 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 apr 2014 20:54
				di u merlu rucà
				La mia pronuncia oscilla, se parlo italiano/'kiwi/, se parlo in dialetto /'kivi/.
			 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 apr 2014 23:35
				di Scilens
				Io dico chìui, per distinguerlo dall'uccello peloso che ormai è chivi. L'interlocutore capisce e ciò mi basta.
			 
			
					
				
				Inviato: mer, 02 apr 2014 0:42
				di Carnby
				Il doppio senso nel suo intervento è voluto o no?  

 
			
					
				
				Inviato: mer, 02 apr 2014 16:37
				di fiorentino90
				u merlu rucà ha scritto:La mia pronuncia oscilla, se parlo italiano/'kiwi/, se parlo in dialetto /'kivi/.
Io pronuncio /'kivi/ quando parlo in italiano, /ki'vi/ quando parlo in dialetto (calabrese). 
Carnby ha scritto:Mi sembra che oggi, perlomeno da me, la pronuncia /'kiwi/ prevalga nettamente su /'kivi/.
Onestamente, la pronuncia /'kivi/ l'ho appresa studiando il DOP. Altrimenti, ho sempre sentito /'kiwi/. Stessa cosa per 
Hawaii, per 
whisky/vischi e per altre parole. Tuttavia, ora le pronuncio con /v/ e, dove possibile, anche nella grafia preferisco sostituire 
w con 
v.
 
			
					
				
				Inviato: mer, 02 apr 2014 16:49
				di Ferdinand Bardamu
				fiorentino90 ha scritto:Io pronuncio /'kivi/ quando parlo in italiano, /ki'vi/ quando parlo in dialetto (calabrese).
Curiosa quest’alternanza nella posizione dell’accento. C’è qualche ragione fonotattica, come, ad esempio, quella per cui in italiano le parole terminanti per -
u sono ossitone?
 
			
					
				
				Inviato: mer, 02 apr 2014 18:03
				di fiorentino90
				Nella mia famiglia tutti pronunciano il frutto /'kiwi/ in italiano e /ki'vi/ in dialetto, quindi di sicuro non è una pronuncia dialettale mia. 
Mi spiace, ma non conosco molto bene il mio dialetto e non so rispondere alla Sua domanda. La mia pronuncia dialettale è sempre stata piú che altro un misto d'italiano regionale (calabrese) e dialetto calabrese vero e proprio. Ad ogni modo, non penso che dietro ci sia una regola (del resto, bevi si dice /m'bivi/). Forse, è perché una parola straniera e il calabresi genuini tendono (credo) a leggere le parole straniere con l'accento sull'ultima sillaba.
			 
			
					
				
				Inviato: mer, 02 apr 2014 19:11
				di Luca86
				fiorentino90 ha scritto:...bevi si dice /m'bivi/. 
Anche nel mio dialetto, il salentino settentrionale: (
tui) 
mbivi/
mbivi (
tui), rispettivamente indicativo presente e imperativo del verbo 
mbèviri ‘bere’.
fiorentino90 ha scritto:Forse, è perché una parola straniera e i calabresi genuini tendono (credo) a leggere le parole straniere con l'accento sull'ultima sillaba.
Anche il napoletano, che io sappia, si comporta così con le parole straniere: pullman → /pul'man/, cameraman → /camera'man/, internet → /inter'nEt/, eccetera eccetera.