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Inviato: sab, 08 nov 2014 15:47
di Zabob
Serianni (I.49) infila la parola iato fra i «dittonghi formati con /j/». :o

Inviato: dom, 09 nov 2014 15:29
di Ivan92
Dunque, affinché in iato continui a sussistere un iato, bisognerebbe usare gli articoli determinativi apostrofati?

Inviato: lun, 10 nov 2014 9:42
di Zabob
Ivan92 ha scritto:Dunque, affinché in iato continui a sussistere un iato, bisognerebbe usare gli articoli determinativi apostrofati?
Direi di sì, se si pronuncia /i'ato/ ci vuole l'articolo l', come davanti a "aedo" o "eone". Al plurale io scriverei gl'iati, che riflette la pronuncia /ʎi'ati/.

Inviato: lun, 10 nov 2014 10:21
di Infarinato
Zabob ha scritto:Al plurale io scriverei gl'iati, che riflette la pronuncia /*ʎi'ati/.
Una piccola precisazione per ragioni di completezza: come ci ricorda il DiPI in linea, codesta è anche l’usuale pronuncia di coloro che dicono /ja̍to/ [ˈjaːto] al singolare.

Inviato: lun, 10 nov 2014 12:26
di Ivan92
Infarinato ha scritto: [C]odesta è anche l’usuale pronuncia di coloro che dicono /ja̍to/ [ˈjaːto] al singolare.
Allora sono un'eccezione: io ho sempre detto /'jato/ al singolare e /ʎi'jati/ al plurale... :lol:

Inviato: lun, 10 nov 2014 12:31
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Allora sono un'eccezione: io ho sempre detto […] /*ʎi'jati/ al plurale... :lol:
No codesta è solo, per dirla col Canepàri, una «pronuncia intenzionale»: «per fare sfoggio». :P

Inviato: lun, 10 nov 2014 12:48
di Zabob
Ivan92 ha scritto:[I]o ho sempre detto /'jato/ al singolare e /ʎi'jati/ al plurale... :lol:
Concordo, anche perché altrimenti non si sente più l'approssimante; per lo stesso motivo (ho provato a pronunciare a voce alta) dico "gli ioni" /ʎi'joni/ e "gli yogurt" /ʎi'jɔɡurt/, e non mi sembra di fare alcuno "sfoggio" (anzi, se dico "gli ioni" vuol dire che mi sto esprimendo in un certo contesto dove la dizione /ʎi'oni/ potrebbe suonare, al contrario, "trascurata").
Del resto lo stesso Canepari, nel caso di di yogurt, dà queste pronunce: /diˈjɔ-, diˈɔ-; ˈdjɔ-/, senz'alcuna freccetta, anche se poi nel caso di "[tintura] di iodio" dà /diˈɔdjo, diˈjɔ-; ˈdjɔ-/. «Tintura di odio»? :roll:

Nota di servizio: vedo ingrandito tutto ciò che segue un corsivo e ho sostituito con virgolette: 'un sarà un bao?

Inviato: lun, 10 nov 2014 13:51
di Infarinato
Zabob ha scritto:
Ivan92 ha scritto:[I]o ho sempre detto /'jato/ al singolare e /*ʎi'jati/ al plurale... :lol:
Concordo, anche perché altrimenti non si sente più l'approssimante…
Ma non è questione di «concordare» o no: «pronuncia intenzionale» qui vuol dire pronuncia che fedelmente rispetta i confini grafo-morfologici, ma una pronuncia di tal tipo (una sorta di «pronuncia ortografica») non è necessariamente (anzi, non è quasi mai nel caso delle «lingue storico-naturali») la «pronuncia normale», indipendentemente dal fatto che sia piú o meno utile a disambiguare il contesto. La pronuncia tradizionale [fiorentina/toscana] della lingua italiana (ma anche quella «moderna» del Canepàri) prevede la risillabazione da me indicata per i casi come quello in oggetto. Punto. :P
Zabob ha scritto:Nota di servizio: vedo ingrandito tutto ciò che segue un corsivo e ho sostituito con virgolette: 'un sarà un bao?
No, è che, se Lei mi mette una i tra parentesi quadre (senza prendere opportuni accorgimenti), non può pretendere che il programma capisca che in questo caso Lei non voleva aprire una porzione di testo corsivo!! :evil:

Inviato: lun, 10 nov 2014 14:05
di valerio_vanni
Anch'io ho sempre detto /'jato/ al singolare e /ʎi'jati/ al plurale, ma è sempre stata una pronuncia spontanea. Non ha mai, nelle mie intenzioni, avuto la pretesa di essere una pronuncia colta.

Inviato: lun, 10 nov 2014 14:22
di Zabob
Infarinato ha scritto:No, è che, se Lei mi mette una i tra parentesi quadre...
Ha ragione, non avevo fatto caso alla 'i' iniziale della citazione, che peraltro non mi sembrava di aver messo fra parentesi quadre.

Però, scusi se insisto, non mi ha spiegato perché, secondo Canepari, nel caso di yogurt /diˈjɔɡurt/ è la corretta pronuncia "moderna", /diˈɔɡurt/ è solo "accettabile", mentre nel caso di iodio avviene il contrario.
Presumo che di iato segua questo schema: /diˈato; ˈdjato, ↑diˈjato/ (quindi ciò che è "normale" per yogurt e "accettabile" per iodio qui diviene "intenzionale").

Inviato: lun, 10 nov 2014 14:26
di Ivan92
Eppure, se trovassi scritto /tinˈtura diˈɔdjo/, penserei a una tintura di odio! :roll:

Inviato: lun, 10 nov 2014 14:50
di Infarinato
valerio_vanni ha scritto:Anch'io ho sempre detto /'jato/ al singolare e /ʎi'jati/ al plurale, ma è sempre stata una pronuncia spontanea. Non ha mai, nelle mie intenzioni, avuto la pretesa di essere una pronuncia colta.
Infatti, è solo «intenzionale», non «aulica». ;)

E anche su «pronuncia spontanea» bisogna intendersi: quando ha pronunciato per la prima volta il sintagma gli iati? A due/tre anni? Non credo. ;) A cinque? Neppure, temo…

Si tratta comunque di una pronuncia che tradisce una qualche (magari inconscia) riflessione metalinguistica.
Ivan92 ha scritto:Eppure, se trovassi scritto /tinˈtura diˈɔdjo/, penserei a una tintura di odio! :roll:
Ma dove lo troverebbe scritto? Solo in un manuale di fonetica, presumo. E non le verrebbe in mente che forse *«tintura di odio» non ha senso, mente «tintura di iodio» sí? :shock:

E se trova scritto [afˈfatːto] (affatto < a fatto o ha fatto) cosa fa? Si suicida per l’ambiguità? :lol:
Zabob ha scritto:Però, scusi se insisto, non mi ha spiegato perché, secondo Canepari, nel caso di yogurt /diˈjɔɡurt/ è la corretta pronuncia "moderna", /diˈɔɡurt/ è solo "accettabile", mentre nel caso di iodio avviene il contrario.
Potrebbe semplicemente trattarsi di un refuso (non sarebbe il primo in un’opera tipograficamente cosí complessa come il DiPI), ma, volendo trovare a tutt’i costi una giustificazione, basterà considerare il fatto che iogurt è [strutturalmente, fonotatticamente] un forestierismo, per il quale è quindi «meno innaturale» adottare una pronuncia piú aderente alla grafia…

Inviato: lun, 10 nov 2014 15:50
di Ivan92
Sí, ovviamente il problema non si pone. Tintura di odio non esiste ma, onde evitare lo strabuzzamento degli occhi e lo sbigottimento dell'interlocutore, la pronuncia dell'approssimante aiuterebbe a disambiguare, nonostante —in fin dei conti— non vi sia proprio nulla d'ambiguo.

Inviato: lun, 10 nov 2014 20:26
di valerio_vanni
Infarinato ha scritto:
valerio_vanni ha scritto:Anch'io ho sempre detto /'jato/ al singolare e /ʎi'jati/ al plurale, ma è sempre stata una pronuncia spontanea. Non ha mai, nelle mie intenzioni, avuto la pretesa di essere una pronuncia colta.
Infatti, è solo «intenzionale», non «aulica». ;)
Accanto a "intenzionale" precisa "per fare sfoggio".
Per me significa questo: uno spontaneamente userebbe una pronuncia, ma per qualche motivo (l'unico elencato è "per fare sfoggio") sceglie di usarne un'altra.
E anche su «pronuncia spontanea» bisogna intendersi: quando ha pronunciato per la prima volta il sintagma gli iati? A due/tre anni? Non credo. ;) A cinque? Neppure, temo…

Si tratta comunque di una pronuncia che tradisce una qualche (magari inconscia) riflessione metalinguistica.
Per me, se uno va dritto su una pronuncia senza chiedersi niente, quella è spontanea.
Si può anche passare a una parola simile di uso più comune: "ieri". Quante volte si fanno considerazioni sul pane di ieri, che inizia a seccarsi?
Nel DiPI è indicata alla stessa maniera, e anche in quel caso io ho sempre detto /di'jEri/. Non mi è mai venuto in mente di pronunciare /di'Eri/, l'ho visto solo sul DiPI. Anzi no, una volta ho sentito mia mamma pronunciarlo.

Inviato: lun, 10 nov 2014 20:34
di valerio_vanni
Ivan92 ha scritto:Sí, ovviamente il problema non si pone. Tintura di odio non esiste ma, onde evitare lo strabuzzamento degli occhi e lo sbigottimento dell'interlocutore, la pronuncia dell'approssimante aiuterebbe a disambiguare, nonostante —in fin dei conti— non vi sia proprio nulla d'ambiguo.
Pronunciare "di odio" /'dOdjo/ potrebbe rimuovere la sovrapposizione, ma "di odio" /di'Odio/ [1] è così diffusa da non potere essere esclusa.

[1] Io, per esempio, su queste sono neutrale. Le uso entrambe e mi suonano bene entrambe.