Inviato: lun, 23 feb 2015 9:27
Imprestito non è a lemma in nessuno dei tre dizionari linguistici che ho (Cardona, Beccaria e Dubois).
Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
P.S. Interessante che nello stesso volume in cui, a p. 40, lo Schiaffini (uno dei maestri del Castellani, ricordiamolo) discute l’etimo d’imprestito, la parola sia anche usata, a p. 284, nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica.Il [i]DELI[/i], [i]s.v. [/i]«imprestare», ha scritto:v. tr. ‘dare in prestito’ (sec. XIV, sia col senso di ‘prestare denaro’: doc. del 1305, riportato in Edler, sia in quello di ‘concedere, offrire’: S. Agostino volgar.).
Da prestare con in-¹ illativo. Non bisogna, tuttavia, sottacere che l’it. conobbe anche imprestito ‘prestito’ dalla loc. lat. in praestitum dare, che ha avuto una larga estensione nelle lingue romanze e nei dial. (cfr. A. Schiaffini in ID VI, 1930, 40).
Ma Lei, oggi, quale parola consiglierebbe?Infarinato ha scritto:nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica. :D
Mi sembra che Infarinato abbia già risposto, sia pure indirettamente, alla sua domanda: imprestito in linguistica non è piú d’uso comune. Inoltre, se avesse cliccato sul collegamento al lemma del De Mauro fornito piú volte in questo filone, avrebbe visto che imprestito, nell’accezione tecnica, è marcato come obsoleto. Obsoleto, sottolineo, non sciatto.Scilens ha scritto:Ma Lei, oggi, quale parola consiglierebbe?Infarinato ha scritto:nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica. :D
Accattare, come ricorda il Prati, vuol dire anche ‹prendere in prestito›. Non credo che vi sia un termine tecnico piú neutro di (im)prestito per definire il concetto. Adozione si applica piú ai latinismi che ai forestierismi presi da una lingua moderna.Scilens ha scritto:Per definizione il possesso derivante da un prestito, che inizia col consenso del prestatore, non è mai definitivo (e non vale l'usucapione), mentre potrebbero esserlo sia l'accatto che l'adozione. Accatto può dare l'impressione di raccogliticcio o di mendicato, ma adozione rende l'idea di qualcosa che è benevolmente accolto pur non essendo parte originaria della lingua.