Canape lasco ctonio ha scritto: sab, 25 dic 2021 22:39
Da aprile 2021 — se non ricordo male — sono disponibili gli spazi su Twitter: audioconversazioni tematiche prive di video programmate da un creatore, chiamato host, che può avvalersi per la moderazione di uno o più cohost, per gestire i vari partecipanti (con potere di parola) e agevolare la partecipazione degli ascoltatori presenti.
Dai corsivi evincete che delle quattro figure possibili due sono state tradotte: partecipanti e ascoltatori, ma quelle principali no. Host e cohost restano non tradotti. Ospitante andrebbe bene anche in questo caso: lo spazio viene infatti creato nei servienti di Twitter, ed è assegnato allʼhost, che decide chi vi può partecipare. Se si fa questa scelta, coospitante diviene scelta obbligata, per quanto poco chiara (ma del resto è poco chiara anche in inglese, visto che lo spazio resta del creatore e il cohost è solo un moderatore, che può intervenire nella discussione come i partecipanti).
Nelle altre lingue romanze, si legge amfitrió e coamfitrió (catalano), admin e coadmin (spagnolo ), hôte e cohôte (francese), organizador e cohost (galiziano ), host e cohost (portoghese ), gazdă e co-gazdă (rumeno). Le uniche lingue, dunque, che hanno una traduzione completa sono il catalano, il francese e il rumeno. Sappiamo però che la traduzione dell’interfaccia di Twitterlascia molto a desiderare, non solo in italiano.
Poiché si tratta di una sorta di trasmissione radiofonica autogestita, io direi che si può anche tradurre con conduttore e co-conduttore.
E se pensassimo a organizzatore per host e moderatore per cohost, pensando più che a una trasmissione radiofonica a una sorta di audioconferenza? Sinceramente non so proprio perché abbiano scelto cohost per quella figura che è in tutto e per tutto un moderatore.
In ogni caso non so se valga la pena inserire traducenti anche per usi così specifici e poco duraturi, come i vari esperimenti delle reti sociali. Penso ad esempio se avessimo fatto lo stesso per Google+, già morto... Però volevo segnalare questa bizzarria semantica del cohost.
Nella lista non ha senso inserirlo, ma si può fare una segnalazione a Twitter (non so come), giusto per non lasciar nulla d’intentato. (Ovviamente non mi aspetto nulla).