Re: «Boomer»
Inviato: gio, 02 feb 2023 14:42
Mi sembra di concordare con lei (12xu; come dobbiamo pronunciare il suo pseudonimo, a proposito?) in gran parte, ma non sono certo di capire del tutto dove vada a parare il suo ragionamento… e non lo dico in senso retorico («non capisco» = «capisco ma disapprovo»): sono davvero un po' confuso. Vediamo se ho capito bene.
(Poi, mai dire mai...
).
Sul fatto —sulla costatazione, “descrittiva”— che l’inglese oggi abbia una posizione di egemonia linguistica in occidente, con relativi e capillari modi di diffusione, penso che almeno in questa sede siamo d’accordo tutti.12xu ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:05 Per come la vedo io, in realtà sì: il privilegio non sta assolutamente nella superiorità della lingua inglese come molti italiani con la puzza sotto il naso sostengono, piuttosto nel dominio culturale [...] del «commonwealth» [...]
Può darsi che l'uso di boomer in italiano sia iniziato proprio così; ma che cosa cambia a posteriori all'atto pratico? Intendo, che cosa cambia per noi che oggi cerchiamo una traduzione?12xu ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:05 [...] la giovane italiana che vede il popolare cinguettio (diciamo con 20mila cuori) di un'americana che risponde «Ok boomer» a un'anziana che si lamenta di come i giovani pretendano l'università gratuita quando ai suoi tempi bisognava lavorare e indebitarsi per pagarsela, gugolerà «boomer» e scoprirà su Wikipedia che nella letteratura sociologica italiana il termine per indicare un «boomer» è esattamente l'anglismo. Adopererà dunque tale termine in situazioni analoghe perché intende replicare la condotta tenuta dall'americana in tale situazione.
Il problema è quindi proprio qui: tra il «non ce n'è bisogno perché è un termine specifico che usiamo solo noi della nostra setta» (che immagino sia il motivo per cui i sociologi non hanno pensato a creare degli equivalenti) e il «non ce n'è bisogno perché tanto finisce per assumere un significato vago», c'è stato il momento in cui la ragazzina aveva bisogno di un traducente per «boomer» e non l'ha trovato, e ha finito per adoperare quello inglese.
Concordo.12xu ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:05 [...] vorrei che l'italiano fosse parlato e scritto in maniera più creativa perché una lingua creativa colma le sue lacune, e una lingua lacunosa è necessariamente permeabile ai forestierismi [...]
Se vogliamo un traducente per il sign. 1, ovvero neutro e non connotato, bumerone mi sembra del tutto inusabile.12xu ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:05Reputo che termini come «boomer» ormai siano irrecuperabili, e forse bisognerebbe accettare ad adattarlo semplicemente all'ortografia italiana con bumerone («boomerone» è una variante molto popolare di «boomer», in quanto più spregiativa).


Forse il nocciolo del discorso è un altro fraintendimento... io non mi oppongo minimamente a un eventuale conio creativo per boomer1 (ed eventualmente boomer2). Solo, al momento non ho una proposta al riguardo che mi convinca.12xu ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:05 Però se i sociologi italiani avessero stimolato un po' di più la loro creatività, magari avremmo avuto risultati differenti. Se i francesi e gli spagnoli non usano «mouse» come noi italiani, è proprio perché hanno creato degli equivalenti; perché per «boomer» dovrebbe essere necessariamente diverso?
