Re: Pronuncia di «Ucraina»
Inviato: gio, 30 mag 2024 19:46
Permettetemi di dissentire a d'agire da contestatore, perché reputo riduttivo ricorrere alla pronuncia normata nelle lingue straniere (peraltro essa stessa spuntata da un'ambiguità già presente nelle loro lingue quanto la nostra) al fine di dettare quella italiana.
Corriamo il rischio, seguendo raccomandazioni arbitrarie dei linguisti, di suscitare regole linguistiche infondate e, a lungo termine, dannose; per esempio, come l'evoluzione della pronuncia nella lingua madre da cui un vocabolo origini ci imponga, di riflesso, una modifica alla nostra più antiquata pronuncia. Un forestierismo in prestito perpetuo.
Sono due i parametri del mio studio: la trasparenza e l'etimologia.
Nel primo punto, per far trasparire il significato della parola ucraina, tanto nello scritto quanto nel parlato, senza alterarne la morfologia, è necessario separare la vocale tonica tra il toponimo e l'etnonimo.
Quindi ne conseguono le pronunce Ucraìna e ucràina, o il suo reciproco.
Nel secondo punto, per me il fulcro della questione, l'etimologia stessa dell'etnonimo non lascia dubbi sulla sua pronuncia, perché quest'ultimo deriva dalla semplice declinazione al maschile del toponimo, data la sua somiglianza palese con il suffisso -ìno antropomorfizzante.
Nell'etnonimo Il suffiso -ìno ci impone una pronuncia piana, ma allora il toponimo, dall'accento oscillante, sarà di conseguenza sdrucciolo!
Una profuga dall'Ucràina è ucraìna, così come un cittadino di Perùgia è perugìno e non perùgino, un cittadino di Parìgi è un parigìno e non parìgino.
Corriamo il rischio, seguendo raccomandazioni arbitrarie dei linguisti, di suscitare regole linguistiche infondate e, a lungo termine, dannose; per esempio, come l'evoluzione della pronuncia nella lingua madre da cui un vocabolo origini ci imponga, di riflesso, una modifica alla nostra più antiquata pronuncia. Un forestierismo in prestito perpetuo.
Sono due i parametri del mio studio: la trasparenza e l'etimologia.
Nel primo punto, per far trasparire il significato della parola ucraina, tanto nello scritto quanto nel parlato, senza alterarne la morfologia, è necessario separare la vocale tonica tra il toponimo e l'etnonimo.
Quindi ne conseguono le pronunce Ucraìna e ucràina, o il suo reciproco.
Nel secondo punto, per me il fulcro della questione, l'etimologia stessa dell'etnonimo non lascia dubbi sulla sua pronuncia, perché quest'ultimo deriva dalla semplice declinazione al maschile del toponimo, data la sua somiglianza palese con il suffisso -ìno antropomorfizzante.
Nell'etnonimo Il suffiso -ìno ci impone una pronuncia piana, ma allora il toponimo, dall'accento oscillante, sarà di conseguenza sdrucciolo!
Una profuga dall'Ucràina è ucraìna, così come un cittadino di Perùgia è perugìno e non perùgino, un cittadino di Parìgi è un parigìno e non parìgino.