Discussione sui traducenti di forestierismi

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Perché non mantenere la stessa famiglia lessicale? Host, ospite; hostare, ospitare, per estensione semantica.
Be', non posso dire niente perché non sono affatto sicuro di sapere cosa significa "hostare"... Caricare c'entra qualcosa? Immagine
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il Supplemento al GRADIT ha scritto:hosting [… der. di (to) host «ospitare»] servizio che consiste nel mettere a disposizione del cliente un server [leggi serviente ;)] di proprietà del provider [fornitore].
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Federico
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Intervento di Federico »

Be', allora non è quello che intendo io.
Infatti, quando si parlava di wikizzare la lista, un mio amico si propose di "hostare" su un suo dominio (o come si dice) un wiki per noi.
Il soggetto era lui, non il serviente.

Aggiungo
grand commis: ci sarà pure una traduzione efficace!
franz
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Intervento di franz »

Federico ha scritto:Be', allora non è quello che intendo io.
Infatti, quando si parlava di wikizzare la lista, un mio amico si propose di "hostare" su un suo dominio (o come si dice) un wiki per noi.
Il soggetto era lui, non il serviente.
E' più o meno la stessa cosa (almeno credo, non sono espertissimo), l'idea è ospitare un sito in modo da renderlo accessibile sulla rete internet, questo significa che il sito si deve trovare fisicamente memorizzato su un serviente (=server, vero?) e fa anche parte di un dominio (ad esempio questo sito fa parte del dominio www.achyra.org), per cui sia hostare su un dominio che hostare su un serviente hanno senso e significano circa la stessa cosa.
Ospitare mi sembra perfetto.
Ci sono 10 tipi di persone al mondo, quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono.
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Federico
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Intervento di Federico »

franz ha scritto:Ospitare mi sembra perfetto.
Ma si può ospitare qualcuno solo a casa propria, non a casa di un altro!
Ma probabilmente avevo frainteso il mio amico, non capendoci nulla... :roll:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Federico ha scritto:Be', allora non è quello che intendo io.
Infatti, quando si parlava di wikizzare la lista, un mio amico si propose di "hostare" su un suo dominio (o come si dice) un wiki per noi.
Il soggetto era lui, non il serviente.
Allora intendeva forse upload, cioè caricare.
Federico ha scritto:Aggiungo
grand commis: ci sarà pure una traduzione efficace!
Il Supplemento al GRADIT ha scritto:grand commis [... accorc. di grand commis de l’État «alto funzionario dello stato»] altissimo funzionario, anche iron.
Alto funzionario potrebbe essere accettabile. (Alto) papavero sarebbe troppo generico?
franz
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Intervento di franz »

Federico ha scritto:
franz ha scritto:Ospitare mi sembra perfetto.
Ma si può ospitare qualcuno solo a casa propria, non a casa di un altro!
:roll:
Beh, è un po' come ospitare qualcuno in una casa in affitto (quindi di un altro).
No, non è una battuta, più o meno il parallelo è questo: il suo amico ha una casa in affitto (lo spazio affittato dal fornitore) e le presta una stanza.
Io userei ospitare piuttosto che caricare perché la seconda è un azione che bisogna sì fare per mettere il sito sul serviente, ma non è "hosting" in senso stretto.
Ci sono 10 tipi di persone al mondo, quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Usiamo hospedar in questo senso in portoghese e in spagnolo senza alcun problema.

Brazilian dude
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Federico
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Intervento di Federico »

franz ha scritto:Beh, è un po' come ospitare qualcuno in una casa in affitto (quindi di un altro).
No, non è una battuta, più o meno il parallelo è questo: il suo amico ha una casa in affitto (lo spazio affittato dal fornitore) e le presta una stanza.
Sì, ci avevo pensato, ma...
franz ha scritto:Io userei ospitare piuttosto che caricare perché la seconda è un azione che bisogna sì fare per mettere il sito sul serviente, ma non è "hosting" in senso stretto.
...avevo inteso proprio questo: non so se avevo capito male o si era espresso male il mio amico.
Marco1971 ha scritto:(Alto) papavero sarebbe troppo generico?
Decisamente no! L'ho sentito usare in modo molto generico. Grazie mille, Marco: riscoprire una parola è come riscoprire (un pezzo di) sé stessi. :)
Ultima modifica di Federico in data sab, 31 dic 2005 18:28, modificato 1 volta in totale.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

De nada, Federico. :D

Grazie anche a Brazilian dude: abbiamo cosí anche l’«appoggio» delle lingue sorelle. :)

A questo punto, completiamo la famiglia e facciamo ospitamento (o ospitazione, a scelta) per hosting.
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:A questo punto, completiamo la famiglia e facciamo ospitamento (o ospitazione, a scelta) per hosting.
Ospitalità ormai è impraticabile, vero? Mi sembra un po' più agile, il che potrebbe essere utile nella battaglia contro i termini inglesi, preferiti (si dice) perché più veloci ecc. ecc.
Be', sono tutti ottime soluzioni, quindi come al solito li mettiamo tutti nella lista. :wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sí, mettiamoceli pure tutti, ma ospitalità conta altrettante sillabe delle altre due parole, e mi sembra difficilmente risemantizzabile (mentre ospitamento, che non ha ancora «ricevuto senso», mi pare avere piú probabilità di attecchire). O sennò, con un deverbale, si fa ospito, piú agile. ;)
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:ospitalità conta altrettante sillabe delle altre due parole,
Lo so: infatti ho detto più "agile" (leggera), non breve.
Marco1971 ha scritto:e mi sembra difficilmente risemantizzabile
Be', è già una sua accezione:
ospitalità [...] 2. Il fatto stesso di accogliere, di dare alloggio nella propria casa, o anche di trattenervi temporaneamente un ospite: dare o. a un pellegrino; offrire o.; accettare, rifiutare l'o.; chiedere o. a qualcuno; ringraziare per l'o. ricevuta; troverete sempre o. in casa mia; i doveri dell'o., con riferimento sia a chi ospita sia a chi è ospitato; quindi, tradire l'o., venir meno a tali doveri. Per estens., con riferimento a esuli, fuoriusciti e sim., trovare o. in un paese, esservi accolti. In senso fig., dare o. in un giornale a un articolo, a uno scritto e sim., accoglierli e pubblicarli.
Marco1971 ha scritto:(mentre ospitamento, che non ha ancora «ricevuto senso», mi pare avere piú probabilità di attecchire).
Questo è sicuro.
Marco1971 ha scritto:O sennò, con un deverbale, si fa ospito, piú agile. ;)
No, non credo che ne valga la pena...
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Aggiungo alcune mie considerazioni.
Per insider trading s'è affermata tra i tecnici la locuzione abuso d'informazione privilegiata, almeno cosí a me pare di sentire e di leggere.

Per phishing io avevo pensato a spillaggio (che ricorda taccheggio, per esempio), deverbale di spillare come lo definisce il De Mauro, seconda accezione (v.tr.fig., carpire con l'astuzia o con l'inganno, spec. denaro).

Quanto alla discussione sulla moralità della speculazione, mi permetto di precisare due o tre cosette.
La speculazione è ‘l'acquisto e rivendita di attività reali o finanziarie allo scopo di ricavare un profitto’. Quindi non è creazione di ricchezza, ma semplice sfruttamento delle asimmetrie dei mercati imperfetti. È risaputo che questa funzione « fisiologica » è di fondamentale importanza (si chiama arbitraggio, nel suo lato virtuoso) per il mantenimento dell'equilibrio dei prezzi nei mercati. Detto ciò, però, occorre chiarire che è bensí vero che la Chiesa ha sempre condannato la pratica del prestito a interessi, ma questa condanna era comune presso gli stessi ebrei, per i quali era proibito prestare a interessi a altri ebrei, mentre era pratica lecita con i gentili, in quanto estranei al patto divino e verso i quali non c'erano da rispettare questi divieti. Era (ed è) altresí pratica proibita presso i musulmani, in quanto l'Islàm riprende la sostanza del precetto ebraico: oggi esistono infatti le famose banche islamiche, che non prestano a interessi ma s'avvalgono della condivisione dei profitti. Era pratica disonorevole presso greci e romani, come del resto il commercio; questo non li spinse ad astenersene del tutto, ma continuavano a sentirlo un agire scorretto, di cui non ci si lodava in pubblico.

Pare dunque che per lunghissimo tempo questo sistema d'arricchirsi sia stato considerato come deprecabile, o quanto meno dubbio. Oggi (è, il mio, un oggi storico) invece, si constàta che questo sistema non solo è considerato del tutto legittimo, ma addirittura è importante per l'equilibrio dello stesso sistema economico.
Di sicuro, una nuova sensibilità ci separa dagli antichi anche su questo.
Avatara utente
Federico
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Intervento di Federico »

Incarcato ha scritto:Per insider trading s'è affermata tra i tecnici la locuzione abuso d'informazione privilegiata, almeno cosí a me pare di sentire e di leggere.
Strano, pensavo di averla messa nella lista...
Incarcato ha scritto:Per phishing io avevo pensato a spillaggio (che ricorda taccheggio, per esempio), deverbale di spillare come lo definisce il De Mauro, seconda accezione (v.tr.fig., carpire con l'astuzia o con l'inganno, spec. denaro).
Non so cosa dica il De Mauro, ma spillare non è solo questo, come conferma il Treccani:
Treccani in linea ha scritto:spillare2 [...] 1. [...] c. fig. Cavar fuori a poco a poco, farsi dare qualche cosa, spec. denaro, con richieste insistenti e con pretesti varî, usando per lo più l'astuzia o l'inganno
Non so se questo si addica molto al phishing (le richieste insistenti no di certo; il pretesto in un certo senso sì, ma mica tanto; a poco a poco probabilmente sì, ma non so).
Comunque potrebbe sempre tornare utile, in certi casi: metterlo assieme a "raggiro" male non fa.


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