Souchou-sama ha scritto:Caro fiorentino90, Lei avrebbe ragione, se soltanto non s’ostinasse a confondere i «professionisti della voce» coi doppiatori, che son soltanto un sottoinsieme di quelli. (E no, un singolo professionista della voce «tradizionalista» non basta a inficiare quant’ho detto.)
Tra i professionisti della voce, i doppiatori sono i piú preparati in dizione. Attori non-doppiatori, annunciatori e giornalisti di solito hanno una pronuncia tutt'altro che esemplare.
fiorentino90 ha scritto:Gratuíto si diceva nel Medioevo, mentre la pronuncia corretta oggi è gratúito.
Souchou-sama ha scritto:Ovvía, la Sua logica mi delude:con ciò ha dimostrato soltanto che la pronuncia può cambiare anche nei secoli.
Innanzitutto, gratúito non è l'unico caso: rècluto, per esempio, ha subito sòrte analoga (nel Medioevo si pronunciava reclúto). Se l'italiano mutasse rapidamente, non useremmo ancora il 56% dei termini che usava Dante! Comunque, un conto è preferire léttera (pronuncia etimologica) a lèttera (non etimologica, ma attestata in Toscana già dal Quattrocento), un altro è riportare come pronunce piú consigliabili oggi men/dz/ogna, trègua...
Souchou-sama ha scritto:Inoltre, non ha fornito dati sul tempo effettivamente impiegato da gratuito per cambiare pronuncia
Questo non lo so. Ad ogni modo, ciò che ho scritto prima sulla pronuncia di gratuito l'ho studiato: non si basa su una mia "logica", ma su dati concreti.
fiorentino90 ha scritto:Sono d'accordo, ma in italiano il termine wikipedia è stato introdotto dall'inglese.
Souchou-sama ha scritto:Ma ciò non toglie che /v-/ sia la pronuncia di «coloro che sanno».
Molti si ostinano a pronunciare Giàsone "alla greca" piuttosto che Giasone: il termine noi lo abbiamo ricevuto dal latino che lo ha preso dal greco, ma ciò a noi non interessa! E se, ipotizzando, il greco lo avesse preso in prestito dal turco, ed il turco dal cinese?! Noi lo pronunceremmo alla cinese?! No.
Mass media molti lo pronunciano masˈmɛdja dicendo che il termine "media" è il plurale latino di "medium". Non vuol dire nulla però: il termine è stato preso in prestito dall'inglese ed inoltre è utilizzato dopo "mass" (che di latino non ha nulla!) e comunque "media" in latino aveva sicuramente un altro significato!
Quindi non saprei se vikipedía possa essere davvero la pronuncia di "coloro che sanno", i quali proprio perché sanno non possono ignorare che il termine è stato introdotto in italiano dall'inglese e non da un'altra lingua.
Infarinato ha scritto:Riconosciuto e premesso, infatti, che la «pronuncia normale» (o «modello» o «standard») d’una lingua è sempre un’astrazione, bisogna tuttavia costatare che il neutro moderno canepariano contiene, per com’è definito, un [inusualmente] alto grado d’artificialità, tale da rendere perlomeno problematica la sua elevazione a norma ortoepica: una «pronuncia di ripiego» —o meglio: una pronuncia come «somma algebrica di esiti di ripiego», piú che un «modello [opportunamente aggiornato]».
Ha pienamente ragione! Secondo il Canepàri la pronuncia dell'italiano standard sarebbe <<capricciosa>>, mentre è la sua dizione moderna ad esserlo: egli non ha fatto altro che eliminare eccezioni, trasformare errori gravissimi in regole, promuovere accenti fonici dell'Umbria e delle Marche (e non ho capito ancora la ragione di tutto questo

), ecc. Perché le pronunce umbre, delle Marche e del Lazio dovrebbero avere la meglio su quelle toscane? Grazie al cinema, che è nato a Roma, sono stati imposti dai professionisti della voce (con base a Roma) accenti romani, ma quella dell'italiano della capitale come modello standard è un'idea vecchia e superata. Tuttavia, se non lo fosse, che c'entrano le altre regioni dell'Italia centrale? E perché allo stesso tempo la s intervocalica dovrebbe essere quasi sempre sonora (anche in disegno) come nel Nord Italia?
Comunque, ripeto e concludo: non è affatto vero che i professionisti della voce seguono la dizione moderna del Canepàri. Innanzitutto, ne ignorano l'esistenza; poi, magari trascureranno altro, ma per quanto riguarda gli accenti acuto e grave di E ed O, seguono scrupolosamente il DOP, anzi spesso il DOP ammette pronunce quali obéso e Règgio che non sono insegnate nelle scuole di dizione.