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Inviato: mer, 11 gen 2006 17:38
di Infarinato
Gino Zernani ha scritto:Federico ha scritto:Non ha nulla dire sulla traduzione di applet, che risulta alquanto problematica?

In effetti io ancora non ho ben capito cos'è st'
applet. In linea generale sono d'accordo sui traducenti proposti, ma bisognerebbe interpellare chi fa l'informatico di professione, per restringere il ventaglio delle proposte.
Io sono per
applicazioncina, che è al contempo la traduzione letterale (un po’ piú lunga dell’originale, d’accordo, ma non avremo mica paura delle parole lunghe
in italiano?) e ben descrive quello che è: una «piccola» applicazione (…non chiedetemi d’entrare nei dettagli: gl’informatici li sanno, e agli altri non servono

).
Inviato: mer, 11 gen 2006 17:40
di Federico
Gino Zernani ha scritto:Federico ha scritto:Non ha nulla dire sulla traduzione di applet, che risulta alquanto problematica?

In effetti io ancora non ho ben capito cos'è st'
applet.
Ah, allora sono in buona compagnia...
Marco1971 ha scritto:Segnalo, per
globe-trotter, gli equivalenti del GRADIT
giramondo e
vagamondo, aggiungendo la mie (certo inutili, ma poetiche

) proposte,
mondívago e
orbívago (vedi
lucivago, ondivago).

Ottimo.
Infarinato ha scritto:Io sono per
applicazioncina, che è al contempo la traduzione letterale (un po’ piú lunga dell’originale, d’accordo, ma non avremo mica paura delle parole lunghe
in italiano?) e ben descrive quello che è: una «piccola» applicazione (…non chiedetemi d’entrare nei dettagli: gl’informatici li sanno, e agli altri non servono

).
E sia.
Inviato: mer, 11 gen 2006 17:57
di Marco1971
Vorrei solo far notare che manca, accando al traducente vendissimo, il nome del Castellani. E forse bisognerebbe mettere in corsivo ante- e poscompatibile, proposta eccellente di Uri Burton.
Inviato: gio, 12 gen 2006 14:51
di Federico
Ho trovato un esempio dell'uso di
accountability: guardate
qui.
come sarebbe augurabile in omaggio a una nuova stagione di accountability dopo gli anni della moral suasion che rendevano poco leggibili dal mercato le responsabilità del vigilante e dei vigilati
A giudicare da questo pezzo, parrebbe potersi tradurre "trasparenza"...
Inviato: gio, 12 gen 2006 15:15
di fabbe
Io, forse in modo semplicistico, vedo la questione in questi termini: la "responsabilità" in inglese è "accountability" mentre "assegnazione" (l' essere addetti a) è "responsibility".
Inviato: gio, 12 gen 2006 16:25
di Federico
fabbe ha scritto:Io, forse in modo semplicistico, vedo la questione in questi termini: la "responsabilità" in inglese è "accountability" mentre "assegnazione" (l' essere addetti a) è "responsibility".
Dunque per lei basta "responsabilità", in quel caso? Be', in effetti non fa una piega.
Ed è impossibile sapere cosa volesse dire colui che ha scritto l'articolo (anche se dopotutto la differenza è minima)...

Inviato: ven, 13 gen 2006 11:15
di Incarcato
La differenza non è minima, a voler dir lo vero. Infatti, accountability è il termine usato in economia per indicare la responsabilità di un ente, un istituto, un'agenzia eccetera nei riguardi di un altro entre agenzia eccetera su determinate materia (molto spesso la vigilanza sul corretto funzionamento dei mercati). Trasparenza è tutt'altra cosa.
Ma, scusate, perché riesumate queste discussioni se nella lista abbiamo già tradotto con responsabilità?
È un approcccio metodologico sbagliato tornare su quello che s'è già fatto, cosí non si finisce piú.
Inviato: ven, 13 gen 2006 16:21
di Federico
Incarcato ha scritto:La differenza non è minima, a voler dir lo vero. Infatti, accountability è il termine usato in economia per indicare la responsabilità di un ente, un istituto, un'agenzia eccetera nei riguardi di un altro entre agenzia eccetera su determinate materia (molto spesso la vigilanza sul corretto funzionamento dei mercati). Trasparenza è tutt'altra cosa.
Be', la seconda è presupposto indispensabile della prima. Questo intendevo.
Incarcato ha scritto:Ma, scusate, perché riesumate queste discussioni se nella lista abbiamo già tradotto con responsabilità?
È un approcccio metodologico sbagliato tornare su quello che s'è già fatto, cosí non si finisce piú.
Ai tempi non si era proposto un esempio. Comunque non mi sembra che non mettendo in discussione traduzioni passate il resto del lavoro proceda piú in fretta: è facile che resti tutto fermo per giorni...
Inviato: ven, 13 gen 2006 23:36
di Incarcato
Sí, ma questo dipende dalle disponibilità di tempo dei singoli utenti, non è questone di metodo.

Inviato: sab, 14 gen 2006 13:51
di Federico
Incarcato ha scritto:non è questone di metodo.

Appunto.
Inviato: lun, 16 gen 2006 17:22
di fabbe
Ho aggiunto "emissione" come traducente per "streaming".
Inviato: lun, 16 gen 2006 18:30
di giulia tonelli
fabbe ha scritto:Ho aggiunto "emissione" come traducente per "streaming".
In quale accezione
emissione traduce
streaming? Non mi risulta
streaming sia usato come sostantivo...
Inviato: lun, 16 gen 2006 19:57
di fabbe
Nel caso di contenuti che vengono definiti come "fruibili in streaming" si potrebbe parlare di contenuti "fruibili in emissione".
Oppure in casi tipo "I streaming video necessitano di una connessione a banda larga" che diverrebbe "le emissioni video necessitano di una connessione a banda larga".
Non so, mi sembrava un'idea che intendevo condividere con voi.
Se non piace la si può tranquillamente togliere dalla lista.
Inviato: lun, 16 gen 2006 20:06
di Infarinato
fabbe ha scritto:Nel caso di contenuti che vengono definiti come "fruibili in streaming" si potrebbe parlare di contenuti "fruibili in emissione".
Oppure in casi tipo "I streaming video necessitano di una connessione a banda larga" che diverrebbe "le emissioni video necessitano di una connessione a banda larga".
Non è meglio «fruibili via flusso [continuo]», «video via flusso»?

Inviato: lun, 16 gen 2006 20:36
di Federico
fabbe ha scritto:Se non piace la si può tranquillamente togliere dalla lista.
A me non dispiace, anche se
flusso dà di piú l'idea (ma non sempre, mi pare).