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Inviato: mar, 07 feb 2006 19:23
di giulia tonelli
Mi scusi, Federico, ma qui proprio non si può prendere il "chi tace acconsente" come regola. Mica tutti hanno il tempo e la voglia di mandare 15 messaggi al giorno su Cruscate come fa lei. Se tutti le replicassero ogni volta che lei obietta qualcosa, questo forum diventerebbe completamente inutile e illeggibile.
Ognuno dice la sua e Infarinato sforbicia, come è giusto, senza unanimità di sorta.
E future vuol dire contratto a termine.

Inviato: mar, 07 feb 2006 19:28
di Federico
giulia tonelli ha scritto:Mi scusi, Federico, ma qui proprio non si può prendere il "chi tace acconsente" come regola. Mica tutti hanno il tempo e la voglia di mandare 15 messaggi al giorno su Cruscate come fa lei. Se tutti le replicassero ogni volta che lei obietta qualcosa, questo forum diventerebbe completamente inutile e illeggibile.
Non mi pare che si sia abusato di questo principio: ogni modifica alla lista è stata fatta concordemente (e in modo trasparente), e per questa revisione generale si sono appositamente stilate delle regole (con una partecipazione minima: e non servivano 15 messaggi al giorno).
giulia tonelli ha scritto:Ognuno dice la sua e Infarinato sforbicia, come è giusto, senza unanimità di sorta.
Giusto: "ognuno dice la sua e Infarinato sforbicia" , non "ognuno dice la sua e sforbicia come gli pare" (seppure sulla base di ottimi intenzioni, ragionamenti e consultazioni).
giulia tonelli ha scritto:E future vuol dire contratto a termine.
Come se qualcuno l'avesse messo in discussione...

Inviato: mer, 08 feb 2006 19:15
di Gino Zernani
Circa "forensic", premesso che quanto segue l'ho rinvenuto sulla rete (e non sono molto bravo):
pare che così liscio-liscio vada tradotto forense; (non significativo)
pare che esista la f. medicine (medicina legale), il f. computer (credo qualcosa attinente alla sicurezza dei computer, ai servizi per testarne l'integrità) e il f.accounting (un particolare tipo di revisione contabile volta alla ricerca e al rinvenimento di frodi aziendali, a metà tra un revisore ed un investigatore). (quanto significativo?)

Inviato: mer, 08 feb 2006 20:34
di Freelancer
Gino Zernani ha scritto:Circa "forensic", premesso che quanto segue l'ho rinvenuto sulla rete (e non sono molto bravo):
pare che così liscio-liscio vada tradotto forense; (non significativo)
pare che esista la f. medicine (medicina legale), il f. computer (credo qualcosa attinente alla sicurezza dei computer, ai servizi per testarne l'integrità) e il f.accounting (un particolare tipo di revisione contabile volta alla ricerca e al rinvenimento di frodi aziendali, a metà tra un revisore ed un investigatore). (quanto significativo?)
Computer forensic significa indagini informatiche legali. Ho dovuto cercare il termine qualche tempo fa per una traduzione, una veloce ricerca mostra che il termine inglese ha già corso presso studi legali, in alcune facoltà di giurisprudenza, sono usciti libri sull'argomento e così via. Insomma è una nuova disciplina per la quale, c'era da dubitarne?, si è scelto il prestito integrale.

Però non è detta l'ultima parola. Indagini informatiche legali è, naturalmente, solo una definizione, ma sono tornato a guardare brevemente il web e vedo che esiste anche informatica legale e informatica forense; quest'ultima sembrerebbe il termine equivalente a computer forensic, mentre la prima sembra avere una gamma di significati più ampia, purtroppo adesso non ho il tempo di fare ulteriori ricerche.

Inviato: mer, 08 feb 2006 23:41
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Però non è detta l'ultima parola. Indagini informatiche legali è, naturalmente, solo una definizione, ma sono tornato a guardare brevemente il web e vedo che esiste anche informatica legale e informatica forense; quest'ultima sembrerebbe il termine equivalente a computer forensic, mentre la prima sembra avere una gamma di significati più ampia, purtroppo adesso non ho il tempo di fare ulteriori ricerche.
Se forensic medicine si traduce con medicina legale, sembra in effetti logico informatica legale (o anche forense). I termini vanno lanciati; se nessuno li lancia, restano lí.

P.S. Perché il web? Non basta la rete (lemmatizzato e usato)?

Inviato: gio, 09 feb 2006 0:12
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Perché il web? Non basta la rete (lemmatizzato e usato)?
Marco carissimo, quante volte le ho detto che non è me che deve invitare a non abusare degli anglismi? I problemi sono altrove.

Ma per rispondere seriamente alla sua domanda: certamente si può anche dire rete. Ma si può anche dire web. I due termini sono sinonimi se si parla del world wide web. E lei sa come la penso sul terzo sistema fonologico italiano.

:-)

Inviato: gio, 09 feb 2006 0:57
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Ma per rispondere seriamente alla sua domanda: certamente si può anche dire rete. Ma si può anche dire web. I due termini sono sinonimi se si parla del world wide web. E lei sa come la penso sul terzo sistema fonologico italiano.
Sí, certo, lo so. Io, e lei lo sa bene, sono di diverso parere, e al terzo sistema credo poco, non perché non sia giusto osservare le realtà scritte, ma perché qui, mi sembra, c’è una sorta di pudore assai poco giustificabile nello scrivere in un certo modo e nel pronunciare con una vocale d’appoggio (mi riferisco alle varietà del centro-sudde).

Io sono anticonformista, e anche questo lei lo sa, e nello specifico contesto della difesa della lingua, mi permetto certe forme qui che non userei (per ora) in uno scritto formale. Ma se io non le adoperassi, non figurerebbero su Google, a cui anche i dizionari seri attingono per verificare l’estensione raggiunta da alcuni termini.

La scelta è sempre libera, e io ho solo voluto sottolineare il suo uso costante di il web invece di la rete. Uso discutibile soprattutto qui, almeno in questo picciol spazio, in questo specifico filone dedicato ai forestierismi.

In definitiva mi sembra che ci sia poco da fare. La nostra lingua non è malata, è estinta, per quanto riguarda la terminologia tecnica. Non dico nulla di nuovo e chiedo scusa a tutti per la ripetizione.

Inviato: gio, 09 feb 2006 1:29
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Ma per rispondere seriamente alla sua domanda: certamente si può anche dire rete. Ma si può anche dire web. I due termini sono sinonimi se si parla del world wide web. E lei sa come la penso sul terzo sistema fonologico italiano.
Sí, certo, lo so. Io, e lei lo sa bene, sono di diverso parere, e al terzo sistema credo poco, non perché non sia giusto osservare le realtà scritte, ma perché qui, mi sembra, c’è una sorta di pudore assai poco giustificabile nello scrivere in un certo modo e nel pronunciare con una vocale d’appoggio (mi riferisco alle varietà del centro-sudde).

Io sono anticonformista, e anche questo lei lo sa, e nello specifico contesto della difesa della lingua, mi permetto certe forme qui che non userei (per ora) in uno scritto formale. Ma se io non le adoperassi, non figurerebbero su Google, a cui anche i dizionari seri attingono per verificare l’estensione raggiunta da alcuni termini.

La scelta è sempre libera, e io ho solo voluto sottolineare il suo uso costante di il web invece di la rete. Uso discutibile soprattutto qui, almeno in questo picciol spazio, in questo specifico filone dedicato ai forestierismi.

In definitiva mi sembra che ci sia poco da fare. La nostra lingua non è malata, è estinta, per quanto riguarda la terminologia tecnica. Non dico nulla di nuovo e chiedo scusa a tutti per la ripetizione.
Marco, visto che lei mi ci tira per i capelli: lemmatizzata da chi? Se proprio si volesse usare un termine italiano, web sarebbe ragnatela e non rete, come correttamente indicato, p. es., sul Vocabolario Treccani. Rete definisce meglio, p. es., rete locale (local area network), rete di alimentazione (power grid).

Dal suo punto di vista non sarei così triste sulla passività dell'italiano, che continua a introdurre calchi conformi al sistema fonologico che le piace, pensi ad esempio a motore di ricerca. Si tratterà però sempre di prestiti adattati o calchi ed è inevitabile perché l'Italia non crea tecnologia, e solo i paesi che creano tecnologia inventano i termini. Già lo diceva Giacomo Leopardi, come lei certamente sa.

La lingua tecnica italiana aveva cominciato bene con Galileo, è stato lui per così dire a indicare all'inglese come procedere nella coniazione di termini tecnici, ossia con estensioni semantiche. Poi ci siamo persi per strada. E non sarà l'aggiunta di una vocale alla fine di ogni parola a cambiare lo stato delle cose.

Inviato: gio, 09 feb 2006 7:41
di fabbe
Freelancer ha scritto: Se proprio si volesse usare un termine italiano, web sarebbe ragnatela e non rete, come correttamente indicato, p. es., sul Vocabolario Treccani. Rete definisce meglio, p. es., rete locale (local area network), rete di alimentazione (power grid).
Web, considerato come anglicismo nella lingua italiana, è "rete". La stessa cosa anche per "Internet" anche se i concetti sono diversi. Il web a volte, quando lo si vuole differenziare da rete nel senso di "internet", viene chiamato "rete delle reti". Ripeto, ormai i due concetti fra le persone comuni tendono a sovrapporsi.

Rete quindi è perfetto come diceva Marco. Una prova? se andate a dire in giro le seguenti frasi "stavo navigando in rete", o "è posibile comprare in rete tutte le canzoni di Luisa" tutti le capiscono (magari chiedono chi è Luisa ;) ) senza pensare alla rete locale o alla rete di alimentazione.

Inviato: gio, 09 feb 2006 15:59
di Federico
Bene. Ho messo legale e forense come traducenti di forensic (con medicina legale e informatica legale come esempi).
Ho aggiunto inoltre posto di blocco per check point, tramite per trait d'union e per match gara, competizione, lotta (è un bel match=è una bella lotta).

Direi che si può passare alla G.

===G===
*gadget: gingillo, ninnolo, aggeggio, aggeggino, accessorio, gaggetto
*gaffe: tòpica; figuraccia
*gag: battuta (comica)
*gap: divario, ritardo
*garage: (auto)rimessa
*gatekeeper: controllore d’accesso, prima accoglienza, primo soccorso, guardiano, portiere
*gateway: passerella, nodo
*gender unit: unità delle pari opportunità
*gender: sesso; sessuospecifico, specifico di genere
*general contractor: contraente/appaltatore generale
*gilet: panciotto
*globe-trotter: giramondo, vagamondo, mondívago, orbívago
*goal: rete. Fare –: segnare
*golden share: quota (o partecipazione [azionaria]) privilegiata, d'oro
*golf: giacchetta, maglioncino
*good governance: buon governo, buona gestione
*goodies: regalo promozionale, omaggio
*gossip: pettegolezzi
*governance: (sistema/forma di) gestione/governo; amministrazione, direzione; dirigenza
*grand commis: alto funzionario; (alto) papavero
*grill: griglia, graticola, ferri
*grounding: blocco a terra (di flotta aerea); incaglio, arenamento
*guard rail: guardastrada (Migliorini)

Non mi convince molto giacchetta per golf, e bisognerà sfoltire un po' i traducenti di gatekeeper, ma nel complesso mi sembra ottima.

Inviato: gio, 09 feb 2006 17:47
di Freelancer
fabbe ha scritto:
Freelancer ha scritto: Se proprio si volesse usare un termine italiano, web sarebbe ragnatela e non rete, come correttamente indicato, p. es., sul Vocabolario Treccani. Rete definisce meglio, p. es., rete locale (local area network), rete di alimentazione (power grid).
Web, considerato come anglicismo nella lingua italiana, è "rete". La stessa cosa anche per "Internet" anche se i concetti sono diversi. Il web a volte, quando lo si vuole differenziare da rete nel senso di "internet", viene chiamato "rete delle reti". Ripeto, ormai i due concetti fra le persone comuni tendono a sovrapporsi.

Rete quindi è perfetto come diceva Marco. Una prova? se andate a dire in giro le seguenti frasi "stavo navigando in rete", o "è posibile comprare in rete tutte le canzoni di Luisa" tutti le capiscono (magari chiedono chi è Luisa ;) ) senza pensare alla rete locale o alla rete di alimentazione.
E c'è anche chi dice ragnatela mondiale. Mi riferivo alla pregnanza del termine. Non c'è bisogno scervellarsi per rendersi conto che una possibile resa di web è rete. Il discorso sull'univocità di significato dei tecnicismi è più complesso di quanto non si possa esporre sommariamente in due righe e non ho tempo di approfondirlo. Magari alla prossima occasione.

Inviato: gio, 09 feb 2006 19:27
di Federico
Alla lista manca hooligan: uligano, proposto a suo tempo da Migliorini (cosí leggo nel libro L'italiano e gli italiani) e comunque già lemmatizzato.

Inviato: gio, 09 feb 2006 21:01
di Marco1971
Sí, e allora non vedo perché non andrebbe bene anche bumerango. :D

E lo stesso adattamento dovrebbero subire molte parole difficilmente traducibili.

Ne abbiamo già parlato, ma lo stesso Migliorini lamentava che nessun giornalista avesse mai lanciato isbergo (come da Iceland abbiamo Islanda), per esempio...

Inviato: gio, 09 feb 2006 21:22
di Federico
Marco1971 ha scritto:Sí, e allora non vedo perché non andrebbe bene anche bumerango. :D
Be', non è proprio la stessa cosa (basta guardare l'etimologia - senza contare che "bumerango" ad esempio io non riesco proprio a digerirlo, al contrario di uligano, isbergo e tanti altri -).
Comunque sí, ha mille volte ragione: bisogna abituarsi a questi adattamenti, a costo di farsi violenza.

Inviato: gio, 09 feb 2006 21:57
di Freelancer
Federico ha scritto:
Marco1971 ha scritto:Sí, e allora non vedo perché non andrebbe bene anche bumerango. :D
Be', non è proprio la stessa cosa (basta guardare l'etimologia - senza contare che "bumerango" ad esempio io non riesco proprio a digerirlo, al contrario di uligano, isbergo e tanti altri -).
Comunque sí, ha mille volte ragione: bisogna abituarsi a questi adattamenti, a costo di farsi violenza.
Ma se lo stesso Migliorini scriveva che una nozione esclusiva di altri popoli (oggetti, usi, titoli, ecc.) - come harakiri o tomahawk, e senz'altro boomerang è una di queste parole - non ha bisogno di essere espressa con una parola italiana. Per carità...

Non ci si rende conto che il purismo di Castellani a volte sconfinava nell'eccesso?