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Inviato: lun, 13 feb 2006 11:48
di fabbe
Per fortuna "switch" e "router" sono abbastanza semplici: il primo è "interruttore", "commutatore"o "deviatore" (a seconda dei casi) il secondo è un "instradatore".

Inviato: lun, 13 feb 2006 14:05
di Federico
giulia tonelli ha scritto:Nella C manca il clacson.
Leggo:
Treccani in linea ha scritto:klaxon 〈klä′ksn〉 s. angloamer. [marchio depositato (formato sul gr. κλάζω “emettere un forte suono”), tratto dal nome della fabbrica che produceva questo tipo di avvisatori acustici]
Si potrebbe in qualche modo sfruttarne l'origine, anche se forse non ne vale la pena. :roll:

Inviato: lun, 13 feb 2006 22:18
di Marco1971
Per clacson (claxon, klakson, klaxon, ecc.), c’è avvisatore acustico (e si può facilmente fare a meno dell’aggettivo). Alcuni proponevano sirena (Migliorini, Monelli, ecc.):
Monelli ha scritto:Quanto alla parola italiana per clackson essa c’è, certa, chiara, bella, ed è usata già dai ben parlanti: ‘sirena’.
Il Battaglia ha scritto:Sirèna² [...] – Per estens. Clacson di un autoveicolo.

D’Annunzio, IV-2-868: La macchina correva, muggendo dalla sua sirena, lungo il margine erboso del canale.
P. Levi, 6-224: Il guidatore si destreggiava fra i coni con sterzate brusche, pigiando la sirena a tutta forza e senza curarsi dei pedoni che si trovava davanti.
A me non disgarberebbe neanche l’adattamento classóne (che preferisco a clàssone per assonanza con chiassóne), e il verbo classonare non è male. :D

Inviato: lun, 13 feb 2006 22:47
di Freelancer
Marco1971 ha scritto: A me non disgarberebbe neanche l’adattamento classóne (che preferisco a clàssone per assonanza con chiassóne), e il verbo classonare non è male. :D
Per carità!

E la sirena non è il clacson. La prima sta sulle navi, sulle ambulanze e la si sente in tempo di guerra; il secondo sta sugli autoveicoli.

Avvisatore richiede acustico a meno che il contesto non lo renda inutile.

E ancora non ho visto il suggerimento su come italianizzare carter.

Si stenta a credere che si voglia propugnare una metodologia volta a cambiare gli antroponimi diventati appellativi; suggerisco la lettura del libro di Bruno Migliorini "Dal nome proprio al nome comune".

Inviato: lun, 13 feb 2006 23:14
di Marco1971
Freelancer ha scritto:E la sirena non è il clacson. La prima sta sulle navi, sulle ambulanze e la si sente in tempo di guerra; il secondo sta sugli autoveicoli.
Devo dedurne che non ha letto quel che ho scritto sopra, o che tali parole siano menzogne? :roll:
Freelancer ha scritto:Avvisatore richiede acustico a meno che il contesto non lo renda inutile.
E chi lo pronuncerebbe fuori contesto, senza un chiaro riferimento alla situazione d’enunciazione?
Freelancer ha scritto:E ancora non ho visto il suggerimento su come italianizzare carter.
Non se ne può fare a meno, volendo? O è proprio insostituibile?
Freelancer ha scritto:Si stenta a credere che si voglia propugnare una metodologia volta a cambiare gli antroponimi diventati appellativi; suggerisco la lettura del libro di Bruno Migliorini "Dal nome proprio al nome comune".
Io non ho parlato di carter (clacson antroponimo non è), parola di cui, lo confesso senza rossore, ignoravo persino l’esistenza. Forse si può vivere senza... :D

Inviato: lun, 13 feb 2006 23:31
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:E la sirena non è il clacson. La prima sta sulle navi, sulle ambulanze e la si sente in tempo di guerra; il secondo sta sugli autoveicoli.
Devo dedurne che non ha letto quel che ho scritto sopra, o che tali parole siano menzogne? :roll:
Se uno cerca nella Liz non c'è dubbio che troverà tante parole oggi non più in uso o la cui estensione semantica si è ridotta perché un certo ambito di significato si è ristretto a causa dell'arrivo di altre parole.
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Avvisatore richiede acustico a meno che il contesto non lo renda inutile.
E chi lo pronuncerebbe fuori contesto, senza un chiaro riferimento alla situazione d’enunciazione?
Può darsi il caso in cui esistano insieme un avvisatore acustico e uno luminoso, per esempio in un cellulare, e occorra differenziare per farsi capire, per esempio nelle istruzioni per l'uso.
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:E ancora non ho visto il suggerimento su come italianizzare carter.
Non se ne può fare a meno, volendo? O è proprio insostituibile?
Questo lo si lasci decidere ai parlanti. Che hanno già deciso comunque, e da molto tempo.
Marco1971 ha scritto: (clacson antroponimo non è)
È comunque un nome commerciale diventato nome comune. E i nomi commerciali non si cambiano, soprattutto se sono diventati nomi comuni.

Inviato: lun, 13 feb 2006 23:44
di arianna
Malgrado gli esempi dei dizionari, personalmente sirena per clacson non mi pare indicato, mi fa pensare alla sirena di un'ambulanza o della polizia.

L'adattamento classone invece mi garba (ma non sarò io a decidere :wink:)

Mi è capitato di sentire più volte indicare il clacson con tromba (per esempio "Dagli un colpo di tromba, perché avanzi un po'!")
e infatti il De Mauro riporta:
5b TS autom., spec. al pl., negli autoveicoli, clacson costituito da due o più trombe accordate in cui viene spinta dell’aria sotto pressione da un ventilatore elettrico
Si potrebbe anche indicare con tromba o è troppo generico? :roll:
In ogni caso abbiamo sempre avviatore (acustico)....

Inviato: lun, 13 feb 2006 23:44
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Se uno cerca nella Liz non c'è dubbio che troverà tante parole oggi non più in uso o la cui estensione semantica si è ridotta perché un certo ambito di significato si è ristretto a causa dell'arrivo di altre parole.
Sí, senza dubbio. Ma Primo Levi non viveva nel Trecento.
Freelancer ha scritto:Può darsi il caso in cui esistano insieme un avvisatore acustico e uno luminoso, per esempio in un cellulare, e occorra differenziare per farsi capire, per esempio nelle istruzioni per l'uso.
Nelle istruzioni per l’uso, sí, sono d’accordo; io pensavo a una banale conversazione.
Freelancer ha scritto:Questo lo si lasci decidere ai parlanti. Che hanno già deciso comunque, e da molto tempo.
Le confesso che resto dubbioso su codesta affermazione... Mi domando se i parlanti decidino realmente o non seguano invece pedissequamente le mode del momento. Comunque, carter, ne converrà, non è proprio sulle bocche di tutti.

Inviato: lun, 13 feb 2006 23:57
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Questo lo si lasci decidere ai parlanti. Che hanno già deciso comunque, e da molto tempo.
Le confesso che resto dubbioso su codesta affermazione... Mi domando se i parlanti decidino realmente o non seguano invece pedissequamente le mode del momento. Comunque, carter, ne converrà, non è proprio sulle bocche di tutti.
Non volevo fare un affaire di carter. Era solo per dare un esempio dei possibili stravolgimenti a cui si può arrivare se ci si mette su una certa china. Vede, Marco, non è l'esistenza né l'uso di clacson che fa sì che tante aziende italiane parlino della mission (ha letto il recente articolo di Severgnini al riguardo?). Se lei cerca di sfrondare la lingua italiana da tutte le parole straniere, non sortirà alcun effetto, perché è ovviamente un'impresa impossibile, e anzi otterrà l'effetto opposto, perché indurrà, come ho già detto, una reazione di rigetto totale.
Se a chi dice mission lei obietta: non dica così, dica obiettivi aziendali, e si ricordi anche di dire *bumerango anziché boomerang, le faranno spallucce.
Cerchi di focalizzarsi nella sua impresa - che è quella, spero, di invogliare a non abusare degli anglismi e non quella invece di cambiare il nostro lessico in modo radicale - e vedrà che avrà miglior esito.

Inviato: mar, 14 feb 2006 3:32
di Marco1971
Non potrei dire nulla di nuovo rispetto a quello che ho già detto. Ma vorrei sottolineare nuovamente che, checché ne dicano i dizionari italiani, affaire in francese è femminile e tale dovrebbe essere in italiano, se il termine è cosí pregnante da impedire l’impiego (ma qui, quasi quasi, ci starebbe bene anche utilizzo ;)) di affare, a cui i dizionari rimandano.

Non sfronderò l’italiano di nessuna parola forestiera; anzi, temo che lei abbia ragione: peggiorerò la situazione, instillando odio per il rispetto della buona lingua (financo nelle sue piú sottili costruzioni).

Vincerà, naturalmente, la massa, questo lo sappiamo. Ma mi permetta almeno di sperare, in questa sede – l’intrar della quale niun inganna, per ampio che sia. :D

Inviato: mar, 14 feb 2006 4:05
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Non potrei dire nulla di nuovo rispetto a quello che ho già detto. Ma vorrei sottolineare nuovamente che, checché ne dicano i dizionari italiani, affaire in francese è femminile e tale dovrebbe essere in italiano, se il termine è cosí pregnante da impedire l’impiego (ma qui, quasi quasi, ci starebbe bene anche utilizzo ;)) di affare, a cui i dizionari rimandano.
Lei sa certamente che il genere dei forestierismi viene assegnato dai parlanti in base a varie considerazioni, magari inconsce, e una di queste è l'assimilazione al genere della parola italiana che si sente equivalente al forestierismo, in questo caso affare.
È interessante anche che il Devoto-Oli per affaire dia come esempio, alla voce affaire, l'affaire Moro (secondo lei perché Sciascia non ha usato affare nel titolo del libro?) mentre alla voce affare usi l'affare Dreyfus.

A sollievo di chi ci legge, propongo questo giochino: la seguente frase andrebbe corretta? Perché? (Compare in una recensione lampo del libro di Cesare Marchi Impariamo l'italiano.)
Al purismo classico rinviano alcuni tipici atteggiamenti come l'antigallicismo, invero un po' suranné verso la fine del XX secolo (la frase È per questo che ti voglio bene andrebbe evitata "come brutto e inutile francesismo"...

Inviato: mar, 14 feb 2006 6:49
di fabbe
arianna ha scritto: L'adattamento classone invece mi garba (ma non sarò io a decidere :wink:)
Si piace anche a me!
Freelancer ha scritto: Se lei cerca di sfrondare la lingua italiana da tutte le parole straniere, non sortirà alcun effetto, perché è ovviamente un'impresa impossibile, e anzi otterrà l'effetto opposto, perché indurrà, come ho già detto, una reazione di rigetto totale
Questo ovviamente non è l'obiettivo delle discussioni condotte qui.

Consideri questo forum un laboratorio in cui si sperimenta, si crea e si innova per il desiderio di poterlo fare.

Insomma non è un supermercato di prodotti finiti e alla moda che esiste solo se "vende" la sua merce, se piace.

Qui si esce da quella logica.

Naturalmente questo non toglie che sarebbe bello vedere alcuni prodotti di questo forum in uso fuori, ma si tratta di una cosa diversa.

Inviato: mar, 14 feb 2006 11:27
di giulia tonelli
Treccani in linea ha scritto:klaxon 〈klä′ksn〉 s. angloamer. [marchio depositato (formato sul gr. κλάζω “emettere un forte suono”)
Fuori tema, non vi sembra sbagliata quella grafia greca? Quando mai una zeta e' stata traslitterata in una x? Secondo me doveva essere una xi e invece hanno scritto una zeta, perche' i segni grafici si assomigliano e hanno fatto confusione.

Inviato: mar, 14 feb 2006 11:46
di Infarinato
giulia tonelli ha scritto:Fuori tema, non vi sembra sbagliata quella grafia greca? Quando mai una zeta e' stata traslitterata in una x? Secondo me doveva essere una xi e invece hanno scritto una zeta, perche' i segni grafici si assomigliano e hanno fatto confusione.
No, è proprio una zeta… Anche il Trésor de la Langue Française informatisé conferma quest’etimologia.

Inviato: mar, 14 feb 2006 13:35
di Federico
Freelancer ha scritto:Se a chi dice mission lei obietta: non dica così, dica obiettivi aziendali, e si ricordi anche di dire *bumerango anziché boomerang, le faranno spallucce.
Ovvio, pare anche a me da evitare accuratamente, ma tradurre nella nostra lista un forestierismo non significa condannarne totalmente l'uso.

Comunque credo che la soluzione migliore per clacson sia tromba, anche se classone è stupendo. :)

Passiamo alla I?

===I===
*iceberg: isbergo (Migliorini), montagna di ghiaccio, ghiacciaio galleggiante, blocco di ghiaccio, ghiaccione, mongelato
*icon: icona
*identikit: ritratto (segnaletico), ritratto verbale/parlato
*idrocracking: idroscissione/idroclasi
*image maker: creatore d'immagine
*image: immagine
*impasse: vicolo cieco, irrisolvibilità
*impeachment: impetizione, sfiducia
*implementation: implementazione
*import: importazione
*imprimé: stampato, modulo
*imprinting: impressione, formazione
*impromptu: improvvisazione; improvviso
*in progress: in corso, in fieri
*inbreeding: endogamia
*inclusive tour: giro turistico
*index: indice
*in-door: al chiuso, [al] coperto
*induction: induzione; avviamento?
*infomap: mappa informativa/delle informazioni; vedi information mapping
*information mapping: correlazione fra informazioni
*information pool: centro d'informazioni
*infotainment: informattenimento
*input: ingresso, entrata, dati, immissione; spinta, stimolo; opinione, fatto, riscontro
*insider trading: speculazione con informazioni riservate/privilegiate, speculazione d'iniziato; transazione sleale/infedele; abuso d'informazioni privilegiate/riservate
*instant book/film/movie/ecc.: libro/ecc. lampo, di attualità
*instant messaging: messaggistica istantanea
*instant messenger: messaggero istantaneo, programma per messaggistica istantanea
*intercity: intercittà
*interclub: associazione sportiva
*intercooler: scambiatore di calore; refrigeratore/raffreddatore intermedio
*interface: interfaccia
*internal auditor, i. auditing: uditore interno, revisore/revisione interno/a, revisore/revisione indipendente
*international auditing: (principi di) revisione internazionale
*international auditor: revisore internazionale, uditore interno
*internet addiction: dipendenza da internet, retedipendenza
*Internet café: punto internet
*interview: intervista, colloquio di lavoro
*invitate (to): lanciare (?)
*Irish cofee: caffè irlandese
*ISDN: rete numerica integrata nei servizi
*IT management: gestione dei sistemi informativi (SI)

Eliminerei identificativo (troppo generico) e incriminazione (che forse non è particolarmente adatto, specie per gli usi figurati in italiano).