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Inviato: sab, 02 giu 2012 10:58
di Andrea Russo
Ogni tanto si vede ancora qualche sprazzo di italiano qua e là: sulla riviera romagnola nasce la Tecnospiaggia. Non sarà granché ma a questo punto mi sarei aspettato un technobeach (magari scritto tecnobeach; l'importante è che non scrivano technobitch!).
Ovviamente si sono affrettati a specificare che è la prima spiaggia hi-tech...

Inviato: sab, 02 giu 2012 13:00
di Carnby
Jonathan ha scritto:"Ieri le ho detto parcheggio ma in realtà si chiama check point ed è la stessa cosa."
A proposito di parcheggi e simili, ho notato come cassa sia tradotta nei segnali (per fortuna ancora bilingui) come cash («contante») o cashier («cassiere») e non cash desk o cash point come mi parrebbe più corretto.

Inviato: mar, 12 giu 2012 8:20
di Ferdinand Bardamu
Dal sito di un grande e noto quotidiano:

Pizzarotti e la giunta slow
"Mi mancano ancora 4 nomi"


Come si fa a non appalmarsi?

Inviato: mar, 12 giu 2012 8:39
di Andrea Russo
Mi scusi ma significherebbe che Pizzarotti ci sta mettendo molto (e quindi è lento) a organizzare la giunta? :roll:
Altro che appalmarsi, qui dovremmo appalmare qualcun altro... :wink:

Inviato: mar, 12 giu 2012 9:07
di Ferdinand Bardamu
Sí, è divertente che a essere lento non è Pizzarotti, ma la sua giunta o, molto meglio, la sua municipality (senza city manager). Ma probabilmente il richiamo è allo slow food: Pizzarotti è il cuoco e ci mette tanto a preparare il menú. :?

Inviato: mar, 12 giu 2012 9:33
di Andrea Russo
Allora potevano mettere slow giunta, invece di giunta slow, a 'sto punto! E ovviamente diciamo pure /slov'giunta/ o /giunta'slov/. :lol: (Rido per non piangere.)

Inviato: dom, 17 giu 2012 22:24
di Ferdinand Bardamu
Mi spiace riempire il filone d'interventi simili, ma questa è troppo grande per essere tralasciata. In un articolo apparso sull'inserto culturale di un grande giornale italiano, ho raccolto questo «florilegio» d'anglicismi che, mi spiace per l'articolista, rendevano il testo assai poco digeribile (almeno per il mio stomaco).


Il mito della e-democracy: da Occupy al Movimento 5 stelle [Questo nel sottotitolo]

Nel 1997 la rivista americana di cultura digitale «Wired» dedica la copertina al protagonista del nuovo secolo: the digital citizen [sic].

Grazie alle iniziative di e-government (gestione digitalizzata della Pubblica amministrazione), le amministrazioni centrali stanno informatizzando i processi burocratici rendendoli più agevoli e trasparenti […].

Tuttavia la visione di Katz risente di quel tecno-utopismo che ha accompagnato la nascita di Internet: la promessa di uno spazio altro, il cyberspace, dove i problemi del mondo fisico avrebbero trovato soluzione.

L’idea di una democrazia digitale capace di liberare gli uomini dalle catene del potere è il trend topic degli ultimi anni […] . [almeno qui l'anglicismo è scritto in corsivo…]

Già nel 2007, Matt Hindman, giovane professore di Information Technology and Politics all’Università dell’Arizona […]. [E perché non University of Arizona?]

I moderati dovrebbero essere smart quanto i radicali […].

Vaccari, che ha appena pubblicato il volume Politica online, mette in luce un altro aspetto controverso della e-democracy: l’informazione. [rectius: information]

«Se usi Internet come brand sei destinato a perdere. […] Obama ha portato la lezione dei social media nel governo, rendendolo più open, più partecipativo».

Una ricerca a cura di Sara Bentivegna mostra che in Italia i parlamentari presenti online hanno come obiettivo principale la self promotion […].


E questi erano solo gli esempi piú significativi: ho tralasciato gli altri online, account, leader, ecc.

Inviato: mar, 17 lug 2012 21:30
di Ferdinand Bardamu
Leggo su un giornale:

crescono anche gli affezionati al Lat, acronimo italiano di Living apart together (vivere insieme a parte o vivere non insieme)

L'articolo parla delle nuove forme di convivenza dovute alla crisi, pertanto quell'«affezionati» suona quanto meno fuori luogo. Tuttavia, vorrei sottolineare quanto si dice sulla sigla: pur essendo formata da parole inglesi, l'articolista la considera italiana. Chissà com'è quella inglese… :roll:

Inviato: mar, 17 lug 2012 22:25
di Andrea Russo
Volendo fare i pignoli (ma nemmeno troppo) è riuscito a fare ben tre errori in tre parole (consecutive!):
1) visto che è una sigla va scritta LAT, tutta maiuscola;
2) LAT in realtà non è un acronimo bensí una sigla (anche se spesso si confondono);
3) è considerata una sigla italiana... non c'è bisogno di commentare questo punto! :?

Inviato: mer, 18 lug 2012 10:14
di Carnby
Andrea Russo ha scritto: LAT in realtà non è un acronimo bensí una sigla (anche se spesso si confondono)
Secondo alcune definzioni, una sigla che si può «leggere» può essere considerata acronimo.

Inviato: ven, 14 set 2012 20:40
di Andrea Russo
Oggi in un servizio del TG5:
«...prima puntata dello Show dei record, che sul target commerciale è risultato il leader del primetime...».

Da suicidio. Per non parlare della trasmissione: dato che riprende quello che in Italia è chiamato il Guinness dei primati perché mettere poi record nel titolo?! :?


Anzi, rettifico: evidentemente siamo passati da Il Guinness dei primati 1999 al Guinness World records 2000. Il guinness dei primati e infine Guinness World records 2003.

Inviato: ven, 21 set 2012 11:58
di domna charola
"Domenica 23 settembre in consolle si alterneranno i dj x, y, z, trasformando lo spazio avveniristico di Piazza Città di Lombardia in un dancefloor laccato e glitterato… grandi mirror ball rifrangeranno i giochi di luce… Non c'è un dress code obbligatorio…"

...questo è il comunicato ufficiale di Regione Lombardia (GB ...?) sulla serata televisiva di domenica prossima, reperibile sul portale ufficiale dell'ente di governo.

Mi resta solo un dubbio: "glitterato" è relativo a qualche strana malattia tropicale che lascia segni?

Inviato: gio, 27 set 2012 11:44
di domna charola
Oggi ho telefonato a un ricercatore universitario, per chiedergli una foto di fossile da inserire in un articolo, con qualche riga di descrizione da porre sotto l'immagine, e mi ha risposto "Le invio la foto e anchedue righe di caption" :shock: ... credo si riferisse alla didascalia... d'altra parte, questi sono quelli che scrivono gli abstract...

Inviato: gio, 27 set 2012 12:00
di Ferdinand Bardamu
Bello caption. Ogni giorno se ne sente una nuova. Per dire, ieri m’è capitato di sentire il neodirettore generale della RAI Gubitosi dire CFO (/sieˈfo/, naturalmente), sostenendo, per giustificarsi, che è un termine che si sta diffondendo anche in Italia per direttore finanziario. Lo stesso ha poi affermato che l’azienda «deve essere complàiant». No, non è la BBC. A quando la definitiva creolizzazione dell’italiano?

Inviato: gio, 27 set 2012 21:38
di Souchou-sama
Ferdinand Bardamu ha scritto:CFO (/sieˈfo/, naturalmente)
/siɛˈfo/ [siᴇˈfo], semmai. ;) Per il resto… no comment! :lol: