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Inviato: dom, 08 feb 2015 14:28
di Ivan92
Ricordando le affinità e le differenze tra poeta e poetessa —entrambi trisillabi, ma mentre nel primo si ha iato, nel secondo si ha dittongo—, pongo il seguente quisito: in tortuoso si ha un iato, ergo /tortu'oso/. In tortuosità, ovviamente, l'accento non cade piú sulla o, la parola essendo tronca. Avremo quindi un dittongo (/tortuosi'ta/) o una sequenza eterofonica (/tortwosi'ta/)?

Inviato: dom, 08 feb 2015 15:22
di Infarinato
Dittongo per la maggior parte dei parlanti [toscani] a ritmo lento… con la possibilità di passare a sequenza eterofonica a ritmo allegro. ;)

Inviato: dom, 08 feb 2015 22:42
di Ivan92
La ringrazio. :)

Ecco, mi son sempre chiesto: la possibilità, a ritmo allegro, di passare da dittongo a sequenza eterofonica, rende di fatto ortoepica la pronuncia della parola in questione? Mi riferisco, ovviamente, a /tortwosi'ta/ e cose simili.

Inviato: dom, 08 feb 2015 23:47
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:[M]i son sempre chiesto: la possibilità, a ritmo allegro, di passare da dittongo a sequenza eterofonica, rende di fatto ortoepica la pronuncia della parola in questione?
No, fonematicamente/ortoepicamente rimane /-uo-/.

Inviato: lun, 09 feb 2015 1:00
di Ivan92
Ancora mille grazie. :)

Inviato: lun, 09 feb 2015 16:50
di valerio_vanni
A ritmo lento, secondo me, c'è anche la possibilità di uno iato.
C'è una sillaba atona in mezzo che può fare da cuscinetto tra l'accento primario e il secondario.

Inviato: lun, 02 mar 2015 22:18
di Ivan92
Gradirei un parere. Secondo voi, come viene pronunciata la parola affettuoso dal DOP? Contrariamente a tortuoso (tortu-oso), a me sembra che la voce dica /affet'twoso/.

Inviato: lun, 02 mar 2015 22:21
di Ferdinand Bardamu
Ivan92 ha scritto:Gradirei un parere. Secondo voi, come viene pronunciata la parola affettuoso dal DOP? Contrariamente a tortuoso (tortu-oso), a me sembra che la voce dica /affet'twoso/.
Io sento una /u/ in tutt’e due le parole, anche se in affettuoso la pronuncia è leggermente piú spedita.

Inviato: mar, 03 mar 2015 18:50
di Ivan92
Sí, ha ragione Lei. Proprio la pronuncia piú spedita m'aveva forviato.

Inviato: mar, 07 apr 2015 20:37
di Ivan92
È stata una grande sorpresa scoprire che in grandioso è presente una sequenza eterofonica, nonostante l'abbia sempre pronunciata in questo modo. Mi sarei aspettato un iato per due ragioni: qui s'era detto che, data una sequenza di due vocali, se l'accento non cade sulla prima vocale, tale sequenza deve obbligatoriamente ripartirsi su due sillabe differenti. Ciò che accade, per esempio, a tortuoso e ad affettuoso. Oltre a questo, si aggiunga la rarità del gruppo /-dj-/, di cui s'è già abbondantemente discusso qui e ancora qui. Per quale motivo, dunque, grandioso si legge /gran'djoso/?

Inviato: sab, 26 set 2015 18:26
di Infarinato
E insidioso, odioso, radioso, tedioso etc.? ;) Mi scusi, caro Ivan: mi ero perso questo suo ultimo intervento.

Rilegga bene cosa dice il Fiorelli: egli parla di «rarità del gruppo [dj] iniziale di parola» (sottolineatura mia). ;) A parte, infatti, poche parole quali diedi/e/ero (fra l’altro con /j/ «secondario», cioè derivante da dittongazione di Ĕ latina), cui bisogna aggiungere almeno dieta (sempre —e non sarà un caso— con [ɛ] e unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— [i] → [j], ma originariamente trisillabico [anche nell’altro significato, che rappresenta invece un latinismo]), tutte le altre (perlopiú grecismi) hanno /i/.
Ivan92 ha scritto:[D]ata una sequenza di due vocali, se l'accento non cade sulla prima vocale, tale sequenza deve obbligatoriamente ripartirsi su due sillabe differenti.
Appunto: una sequenza di due vocali (= «vocoidi»)… e, a Lei, [j] le sembra una vocale? ;)

Inviato: sab, 26 set 2015 19:08
di Animo Grato
Infarinato ha scritto:[...] dieta ([...] unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— [i] → [j])
Anche diavolo, giusto?

Inviato: sab, 26 set 2015 19:11
di Ivan92
Infarinato ha scritto:Mi scusi, caro Ivan: mi ero perso questo suo ultimo intervento.
Si figuri. Colgo invece l'occasione per ringraziarla. :)
Infarinato ha scritto:Appunto: una sequenza di due vocali (= «vocoidi»)… e, a Lei, [j] le sembra una vocale? ;)
Certo che no: [j] non è una vocale. Ma, appunto, cercavo di capire come mai codesta i non avesse valore vocalico, ché davo per iscontato quel che scrisse qui. Pensai: se in affettuoso abbiamo /-u'o-/, perché non abbiamo /-i'o-/ in grandioso —cosí come in insidioso, odioso, radioso, tedioso etc.—, ma /-'jo-/? Questo è il quesito che avrei voluto porre. :)
Infarinato ha scritto:A parte poche parole quali dieta (unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— → [j], ma originariamente trisillabico...

Per quale ragione è diventata bisillabica?

Inviato: sab, 26 set 2015 19:50
di Carnby
Ivan92 ha scritto:Per quale ragione è diventata bisillabica?
Perché di uso più comune?

Inviato: sab, 26 set 2015 19:52
di Ivan92
Carnby ha scritto:Perché di uso più comune?
Non so, anche diario è d'uso comune. Eppure abbiamo /di'arjo/.