«Baccellaio» in senso figurato
Inviato: ven, 06 dic 2024 15:54
La parola di origine ed uso toscano è tipicamente registrata nei dizionari con i significati di "campo di baccelli" e di "venditore di baccelli". La voce nei dizionari include sempre il modo di dire "padrone del baccellaio", con il significato di capo di un'azienda, di un'organizzazione e simili.
Tuttavia c'è un altro significato figurato della parola, che i dizionari non riportano mai, ma che per me era piuttosto ovvio: insieme di cose o persone facenti parte di una stessa organizzazione o proprietà, o comunque di un insieme ben definito, e quindi l'organizzazione o la proprietà stesse. Il significato è probabilmente mutuato dal modo di dire summenzionato, in cui "baccellaio" è uscito dal detto per assumere un significato autonomo, forse sotto l'influenza di qualche altra espressione. Di questa accezione si trovano diverse attestazioni in rete:
Il punto, tuttavia, è che quest'uso non deve essere nuovo. Sia perché l'ho sentito da sempre, sia perché una delle stesse citazioni del GDLI mi pare che riguardi questo significato. Riporto la voce, piuttosto breve, del GDLI.
Da notare inoltre è che quest'uso di "baccellaio" si accompagna, quasi d'obbligo, con l'aggettivo "tutto". Per indicare l'insieme di cose o di persone si parla di regola di "tutto il baccellaio". Trovo quest'uso significativo sia dal punto di vista lessicale, che sintattico.
Ogni somiglianza con un certo uso di "ambaradan" è puramente casuale.
Tuttavia c'è un altro significato figurato della parola, che i dizionari non riportano mai, ma che per me era piuttosto ovvio: insieme di cose o persone facenti parte di una stessa organizzazione o proprietà, o comunque di un insieme ben definito, e quindi l'organizzazione o la proprietà stesse. Il significato è probabilmente mutuato dal modo di dire summenzionato, in cui "baccellaio" è uscito dal detto per assumere un significato autonomo, forse sotto l'influenza di qualche altra espressione. Di questa accezione si trovano diverse attestazioni in rete:
- Come decani dei giornalisti in servizio permanente effettivo dell'Isola d'Elba, rivolgiamo (a nome della categoria) un caloroso e festoso ringraziamento a tutto il baccellaio; continuate così e non ci mancheranno mai argomenti per scrivere.
- E come prospettiva passare tutto il baccellaio al “capitano” Matteo Salvini.
- Guarda a dirtela tutta, al posto di Conte, avrei preso tutto il baccellaio e lo avrei restituito a Grillo! Tienitelo!
- Insomma, proprio ora che il PD e tutto il baccellaio che ci gira intorno, hanno le risposte e le soluzioni a tutto, si sono ritrovati all’opposizione.
- «staffy che dici che me lo porto giù con o senza lo scatolaser?» «ci tieni dentro la batteria...? ma porta tutto il baccellaio...»
Il punto, tuttavia, è che quest'uso non deve essere nuovo. Sia perché l'ho sentito da sempre, sia perché una delle stesse citazioni del GDLI mi pare che riguardi questo significato. Riporto la voce, piuttosto breve, del GDLI.
Ora la terza citazione, quella del Nieri, ripresa per intero è la seguente.GDLI ha scritto: Campo di baccelli; cesta di baccelli. - Padrone del baccellaio: capo di un’azienda. - Restar padrone del baccellaio: non aver competitori.
Giusti, 2-165: L’abate rimase in perpetuo padrone del baccellaio. De Amicis [Accademia]: Quell’angolo dove sono piantati i baccelli, si chiama baccellaio. Nieri, 143: Quell’altro sbuca fuori, agguanta tutto il baccellaio in una bracciata, se lo butta sulle spalle e gambe mie venitemi dietro!
2. Venditore di baccelli.
È chiaro che qui il "baccellaio" non è né un "campo di baccelli", né una "cesta di baccelli", ma bensì un bottino di pali da vigna.Ildefonso Nieri (1908) ha scritto: Finalmente Menicotto entrò in una vigna, e l'amico si rimpiattò dopo un buscione e guardava. Menicotto cominciò a svelger pali, e mano mano che li svelgeva, a due o tre per volta li portava fuori della vigna, li posava lì sul viottolo, ritti appoggiati al ciglio della brania e così a belle bracciatelle il mucchio era arrivato alla misura giusta. Nel mentre che Menicotto era ito per gli ultimi, quell'altro sbuca fuori, agguanta tutto il baccellaio in una bracciata, se lo butta sulle spalle e gambe mie venitemi dietro!
Da notare inoltre è che quest'uso di "baccellaio" si accompagna, quasi d'obbligo, con l'aggettivo "tutto". Per indicare l'insieme di cose o di persone si parla di regola di "tutto il baccellaio". Trovo quest'uso significativo sia dal punto di vista lessicale, che sintattico.
Ogni somiglianza con un certo uso di "ambaradan" è puramente casuale.