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«Curaçao»

Inviato: sab, 16 ago 2025 11:39
di G. M.
Treccani:
Isola delle Antille Olandesi (444 km2 con 135.822 ab. nel 2005), posta di fronte alla costa del Venezuela. Capoluogo Willemstad. Ha forma stretta, allungata da NO a SE, ed è circondata da scogliere madreporiche. L’aridità del clima condiziona negativamente l’agricoltura: si coltivano granoturco, tabacco e agrumi (la buccia, molto aromatica, delle arance serve per la fabbricazione del liquore curaçao). Nella parte meridionale, giacimenti di fosfati. L’importanza economica dell’isola è data dal porto di Willemstad e dalle grandi raffinerie di petrolio greggio venezuelano.

Scoperta nel 1499 da A. de Hojeda, colonizzata dagli Spagnoli dopo il 1526, fu conquistata nel 1634 dagli Olandesi (Compagnia delle Indie Occidentali), i quali ne hanno poi sempre mantenuto il possesso, salvo che per due brevi periodi in cui appartenne agli Inglesi: 1798-1802 e 1806-14. Dal 1954 costituisce, insieme alle altre isole delle Antille Olandesi, un’unità autonoma dipendente dai Paesi Bassi.
Il DiPI ha:
curaçao
kurasˈso°, -*, -ɔ*, -°, ↑ky-; ↑-s-; ↑-ao
C. kurasˈsao, ↑ky-; ↑-s-; -ˈso°, -*, -ɔ*, -°
Con la minuscola è il liquore omonimo, per il quale c'è l'adattamento curassò, ma una ricerca cursoria nei Libri di Google non trova Curassò per l'isola.

L'etimologia è incerta. In Rete si leggono tre ipotesi:
  1. da un nome indigeno;
  2. da sp.curación/port.curação 'guarigione';
  3. da port.coração 'cuore'.
Oggi in portoghese è Curaçau, in ispagnolo Curazao, in papiamento (lingua creola locale, di base ispano-portoghese) Kòrsou. In altre lingue, abbastanza prevedibilmente: greco Κουρασάο, lettone Kirasao, lituano Kiurasao, azero Kürasao, esperanto Kuracao, tongano Kulasao.

Il Lexicon d'Egger ha Curacaum, con Curacaitani gli abitanti. Sul sito della diocesi si legge invece «Curacensis was the latin name of the Prefecture Apostolic of Curaçao as it was erected in 1752»; si trova anche nel latino scientifico. C'è anche Curassavia.

Italianizzazioni attestate: Curacao, Curassao, Curasao, Curazao.

Curazao o Curazzao potrebbe essere la soluzione più tradizionalista, facendo corrispondere z italiana (e spagnola odierna) a ç portoghese, come in port.Moçambique ~ it.Mozambico (sp.Mozambique), port.Açores ~ it.Azzorre (sp.Azores), port.Iguaçu ~ it.Iguazù (sp.Iguazú), e in tanti altri casi oltre i toponimi (port.-ção ~ it.-zione, port.alçar ~ it.alzare, port.aguçar ~ it.aguzzare, port.suíço ~ it.svizzero…).

Curacao mi lascia perplesso. Se l'avessi incontrato solo una volta l'avrei creduto un errore di stampa, forse approssimazione consapevole in mancanza del carattere ç; ma il largo uso, e addirittura la latinizzazione Curacaum (attestata già nel '600), mi fanno pensare che ci sia stata (e ci sia tuttora?) anche una pronuncia /kuraka̍o/.

Pareri, consigli?

Re: «Curaçao»

Inviato: sab, 16 ago 2025 16:14
di Millermann
Confermo che ho spesso visto (e sempre pronunciato, in passato) curacao come se fosse cacao (mi riferisco principalmente al liquore). Pertanto, a me suona normalissimo. :)

Quando poi, più tardi, ho incontrato la grafia con la cediglia, ho iniziato a usare (ma piú in tono scherzoso che altro) una pronuncia «alla portoghese» un po' stiracchiata.

Concordo con lei che, almeno per il toponimo, l'uso della z sarebbe la scelta più tradizionalista, sia che si faccia *Curaz[z]ao, sia che si pensi a un piú impegnativo *Curazzò[ne]. Ohibò! :P

Re: «Curaçao»

Inviato: sab, 16 ago 2025 18:44
di Carnby
Io l’ho sempre pronunciato alla portoghese.