«Il volt[a], i volt[a]»
Inviato: sab, 13 ott 2007 3:33
Dal Treccani in linea:
Si dirà che è determinante l’uniformità tra le varie lingue in fatto di unità di misura; eppure gli spagnoli dicono voltio senza problemi. E non creano nessuna difficoltà le piccole differenze desinenziali! O dovremmo parlare di metres e litres invece che di metri e litri.
Ora: si sa che ormai si dice (disgraziatamente) volt, ma tacciare volta di «erroneo» è un po’ troppo. Il Battaglia dice che questa variante è disusata, e di epoca fascista. Cito il Panzini:vòlta3 s. m., invar. – Forma erronea, usata talora in Italia, ormai sempre più raramente, per volt.
Ornella Castellani Pollidori, nella lettera che mi scrisse, diceva appunto che si sarebbe potuto fare il volta, i volta, ma che occorreva farlo subito.‘Volt’: termine di elettrotecnica adottato dal congresso di Parigi, 1881 per indicare misura di unità di potenziale, in onore di Alessandro Volta (1745-1827). Al plurale volt e non volts. Ora piú spesso volta, per rispetto all’italianità del nome.
Si dirà che è determinante l’uniformità tra le varie lingue in fatto di unità di misura; eppure gli spagnoli dicono voltio senza problemi. E non creano nessuna difficoltà le piccole differenze desinenziali! O dovremmo parlare di metres e litres invece che di metri e litri.