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«Transfer pricing»
Inviato: dom, 21 ott 2007 18:50
di Marco1971
L’equivalente dovrebbe essere
prezzatura di trasferimento:
uno,
due (p. 13),
tre (p. 14, ultima riga),
quattro (p. 30) e
cinque.

Inviato: mar, 23 ott 2007 21:25
di Federico
Interessante: l'argomento peraltro è molto attuale; ad esempio L'Espresso ultimamente ha pubblicato alcuni articoli su queste operazioni, senza parlare però mai di transfer pricing quanto piuttosto di royalty pagate dalle filiali internazionali alla casa madre.
Inviato: lun, 05 nov 2007 19:20
di Gino Zernani
Non disdegnerei neppure prezzo di trasferimento. In alternativa "traserimento di utili" (illecito).
Comunque mi pare un termine parecchio tecnico...
Inviato: lun, 05 nov 2007 22:06
di Marco1971
Sebbene io non m’intenda di queste cose, credo che
prezzo di trasferimento non sia un traducente esatto: in inglese
pricing indica l’«operazione manuale o automatica che consiste nell’applicare prezzi a ordini di acquisto e di vendita» (
Wikipedia). Donde
prezzatura: «applicazione del prezzo ai prodotti da mettere in vendita» (GRADIT).
Inviato: mar, 06 nov 2007 9:04
di Gino Zernani
Marco1971 ha scritto: ... in inglese
pricing indica l’«operazione manuale o automatica che consiste nell’applicare prezzi a ordini di acquisto e di vendita» (
Wikipedia). Donde
prezzatura: «applicazione del prezzo ai prodotti da mettere in vendita» (GRADIT).
Purtroppo "in italiano" per t.p. si intende un processo sostanzialmente diverso dal mero
pricing. E' un sofisticato complesso di transazioni, prevalentemente di beni, tra due soggetti diversi e residenti in paesi esteri ma riconducibili ad uno stesso gruppo societario (o di interessi). Il fine è quello di "spostare" la tassazione dei profitti verso il soggetto, tra i due di prima, che è residente nel paese con la fiscalità più vantaggiosa mediante una sovrafatturazione dei costi o una sottofatturazione dei ricavi: sostanzialmente quello che rileva è proprio il prezzo di trasferimento tra i due soggetti, che a seconda dei casi, è inferiore o superiore al normale prezzo di mercato.
Marco1971 ha scritto:Sebbene io non m’intenda di queste cose
Non solo lei, caro Marco. L'avevo detto che mi pareva troppo tecnico...
Inviato: mar, 06 nov 2007 17:55
di Marco1971
Sí, è un termine tecnico, ma impiegato assai correntemente – mi dicono – nel mondo della finanza, tanto che una mia cara amica mi ha chiesto se non esistesse un termine italiano equivalente.
Visto che
prezzatura di trasferimento è adoperato in quel senso in documenti d’una certa ufficialità, teniamocelo.

Inviato: mer, 07 nov 2007 9:46
di Gino Zernani
Proprio per questo avevo esordito con "non disdegnerei", senza pormi il problema di quale fosse il traducente "più corretto".
Ora che mi ci fa pensare mi permetta di esporle la mia tesi:
considerato che prezzatura è
Marco1971 ha scritto: l' operazione manuale o automatica che consiste nell’applicare prezzi a ordini di acquisto e di vendita» (Wikipedia). Donde prezzatura: «applicazione del prezzo ai prodotti da mettere in vendita» (GRADIT).
(concordemente a Treccani, Garzanti in linea e De Mauro in linea), ovvero
la mera applicazione dell'etichetta recante il prezzo e non il processo di determinazione del prezzo che è il fulcro del t.p., ritengo di gran lunga meno corretto "prezzatura di t." rispetto al più lineare "prezzo di t.".
Sono propenso a credere che sia una sorta di eccessiva rigidità di traduzione, al limite dell'errore, nel quale si incorre traducendo termini tecnici di cui non si ha padronanza. Mi parrebbe come voler tradurre, che so, easy going con facile andante... non so se mi spiego.
Quanto all'uso corrente ho alcune perplessità: il bacino di utenza è quelle delle multinazionali e dell'Amministrazione finanziaria che deve scovare l'eventuale illecito. Peraltro per parlare di "documenti di una certa ufficialità" l'A. finanz. nei suoi documenti ufficiali lo chiama bellamente t.p. senza traduzione alcuna.
Inviato: sab, 10 nov 2007 22:17
di Federico
Tuttavia prezzatura è una derivazione chiarissima, perciò l'assegnazione del prezzo non è necessariamente la mera applicazione fisica dell'etichetta, anche senza troppo sforzo di immaginazione.
Inviato: sab, 01 mar 2008 23:39
di Marco1971
L’ottavo volume del GRADIT (2007) registra prezzatura con la nuova accezione:
prezzatura s.f. TS econ., non com. -> pricing.
Inviato: mer, 05 mar 2008 8:48
di Incarcato
Concordo con Marco e Federico.
E, comunque, in ambito finanziario, se per pricing si dice prezzatura, o operazioni di prezzatura, tutti capiscono a cosa ci si stia riferendo. Che poi il termine inglese sia piú diffuso, è il solito discorso.