«Il/la badante»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

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Marco1971
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«Il/la badante»

Intervento di Marco1971 »

Forse il/la badante diventerà sovrintendente alla sorveglianza... :mrgreen:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
siberiana
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Intervento di siberiana »

Sarebbe interessante vedere tutto l'elenco degli eufemismi che usate per le professioni "vergognose" :oops:
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Quello è, per quanto fastidioso, il male minore. E' peggio quando si iniziano a tirare fuori oscenità come "diversamente abile"...

Mi sorge però una curiosità, a questo punto: tale imperversare di eufemismi sociali, che voi sappiate, è diffuso pure in altri paesi? In che misura?
Bue
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Intervento di Bue »

io credo che ci venga paro paro dagli stati uniti
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Federico
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Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
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Intervento di Federico »

Bue ha scritto:io credo che ci venga paro paro dagli stati uniti
Senza dubbio. Tuttavia Flavio Baroncelli dice anche che
c'è stato uno strano ingorgo alle frontiere, per cui abbiamo importato la correttezza politica mezz'ora prima di importare il non poterne più della correttezza politica. O forse persino viceversa.
Anche qui: nulla di male nella badante (come parola e come persona); speriamo che invece che della parola ci si preoccupi piuttosto dello stato in cui sono lasciati tanti anziani che non se la possono permettere (e le badanti stesse).
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