Pagina 1 di 2

«Soffevario» e «ardevario»

Inviato: dom, 02 dic 2007 16:41
di Marco1971
C’erano a disposizione programmario e strumentario/macchinario, logici, pratici e... italiani. Orrore! Non sia mai! Va bene, dico io, nessuno vuole di queste parole trasparenti e tutti preferiscono l’opacità; allora – attenti, prima di saltarmi addosso, ché sono frustamunito ;) – si adattino software e hardware in soffevario e ardevario, che, noterete, rientrano nella serie da me proposta di traduzione di -ware in -ario (clamoroso buco nell’acqua, lo so, ma se nessuno propone nulla...), come spiario per spyware, ecc. Fatevi anche una sana risata, poi riflettete.

Non sono cosí pazzo da credere che tali proposte si adottino; ma certe cose le dico per far vedere quali avrebbero potute essere le soluzioni.

Inviato: dom, 02 dic 2007 18:14
di methao_donor
Preferirei, eventualmente, soffuario e arduario (quella "v" sinceramente mi dà un'aria "rozza"; soprattutto in ardevario, soffevario non mi suona così male).
In ogni caso, io non mi ci fascio la testa. Uso programma e macchinario; tutti capiscono e nessuno si preoccupa. ;)
Così come uso programma spia per spyware.
Oltre alle doti indubbie di trasparenza e "italianità", hanno il pregio di essere immediatamente chiari anche a chi non conosce il gergo informatico (sì, è vero, oggi è conoscenza pressoché universale; ma insomma, quei pochi - beh, pochi, oddio... - non è che debbano essere discriminati).
Voglio dire, costoro non capirebbero spyware, ma neppure un eventuale spiario sarebbe chiarissimo.
E se spyware può essere (scioccamente) scusabile, dacché è il termine "ufficiale" o "vero", in ogni caso con progamma spia tutti capiscono e (soprattutto) nessuno si indigna. ;)

Inviato: dom, 02 dic 2007 20:27
di Marco1971
C’è l’adattamento rustico e quello letterario, l’avevo già detto altrove; e naturalmente può piacere di piú l’uno o l’altro, secondo i casi e per motivi di sensibilità individuale.

Nel caso di arduario, però, si presenta un inconveniente di tipo semantico, perché parrebbe formato su ‘arduo’ (un po’ simile era la critica miglioriniana a testo per test).

Le forme soffevario e ardevario non sono di per sé rozze, sono anzi nobilissime e rispondenti alla genuina morfologia dell’italiano (ricordiamoci dell’esistente bovindo, di montaliana memoria, tratto da bow-window).

Inviato: lun, 03 dic 2007 11:35
di Bue
Usare "programma" per "software" non e` trasparente, e` errato.
Poi fate come credete.

Inviato: lun, 03 dic 2007 12:08
di Infarinato
Bue ha scritto:Usare "programma" per "software" non e` trasparente, e` errato.
Anche software per [singolo] programma/applicazione, come si sente spesso stupidamente dire, è errato…

Tradurre software [oggi] univocamente non è facile: componente logica, componenti di programmazione, pacchetto/i applicativo/i, programmi/applicazioni, a seconda dei casi, possono però fare alla bisogna.

Inviato: lun, 03 dic 2007 15:08
di Marco1971
Il GRADIT dà, come sinonimo di software, biblioteca di programmi. Troppo lungo. Secondo me era perfetto programmario, con -ario collettivo.

Inviato: lun, 03 dic 2007 16:00
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Il GRADIT dà, come sinonimo di software, biblioteca di programmi.
Sí… Purtroppo software non ha solo questo significato.
Marco1971 ha scritto:Secondo me era perfetto programmario, con -ario collettivo.
…E come aggettivo? :)

Inviato: lun, 03 dic 2007 16:17
di Brazilian dude
Ardevario mi fa pensare all'oritteropo/aardvark.

Inviato: lun, 03 dic 2007 17:06
di Marco1971
Infarinato ha scritto:…E come aggettivo? :)
What’s the big deal? :roll: Programmario > programmarista > programmaristico. :)

Per quanto riguarda le associazioni, caro Brazilian dude, tutte le lingue ne sono piene. ;)

Inviato: lun, 03 dic 2007 17:17
di Decimo
Brazilian dude ha scritto:Ardevario mi fa pensare all'oritteropo/aardvark.
Ma guardi, non piú di quanto non faccia hardware...

Inviato: lun, 03 dic 2007 21:23
di Brazilian dude
Per quanto riguarda le associazioni, caro Brazilian dude, tutte le lingue ne sono piene. Ammiccante / Wink
Non l'ho mai contestato, e lei sa che condivido la sua battaglia, volevo solo dirvi che mi ricordava quella parola e forse presentarla a chi non l'avesse mai sentita (io ad esempio non conoscevo la traduzione italiana, portoghese e spagnola e le ho imparate oggi :)).

Inviato: mar, 04 dic 2007 9:32
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:
Infarinato ha scritto:…E come aggettivo? :)
Programmario > programmarista > programmaristico.
Sí… Io, in realtà, mi riferivo piú che altro a software usato in funzione aggettivale… ma in questo caso si potrebbe ricorrere semplicemente a logico (occasionalmente, anche a virtuale).

Inviato: dom, 09 dic 2007 21:24
di methao_donor
Bue ha scritto:Usare "programma" per "software" non e` trasparente, e` errato.
Poi fate come credete.
Beh, mica sempre. Non istiamo a cercare una precisione non necessaria.
La sua critica è corretta, ma se vogliamo, un po' superficiale.
Tradurre software [oggi] univocamente non è facile: componente logica, componenti di programmazione, pacchetto/i applicativo/i, programmi/applicazioni, a seconda dei casi, possono però fare alla bisogna.
Per l'appunto... non è solo difficile.
Non serve!
A mio avviso è del tutto superfluo trovare un traducente "adeguato" di software (se proprio si vuole, tra l'altro, le soluzioni proposte da Marco sono validissime). Semplicemente, a seconda del contesto, si traduca com'è d'uopo.
Spesso, in realtà, software non è altro che la soluzione "di lusso" che sostituisce un po' tutto (più o meno come post, thread e topic, che sono mutuamente intercambiabili per l'utente medio italiano). A voler parlare con cognizione di causa, ci sono numerose soluzioni, e sta al parlante scegliere quella di volta in volta più adatta.
Il GRADIT dà, come sinonimo di software, biblioteca di programmi. Troppo lungo.
Sì, forse è troppo lungo. Ma insomma, un paio di sillabe in più non ammazzano nessuno. In ceco, ad esempio, non esiste un termine per tradurre software, ma si ricorre alla soluzione programové vybavenì, cioè, letteralmente, corredo programmativo (pressappoco) o funkční vybavení (corredo funzionale). Che, insomma, proprio brevi non sono.
In finlandese poi si usa tietokoneohjelma che non è né breve, né (Bue non me ne voglia) "preciso" (visto che significa semplicemente "programma per computiere"), oppure (peggio ancora) ohjelmisto (che significa, ancor più vagamente, "repertorio").

Insomma, le alternative basta volerle trovale. Se poi non si vuole, il discorso ovviamente cambia.

Inviato: lun, 10 dic 2007 0:52
di Brazilian dude
Sì, forse è troppo lungo. Ma insomma, un paio di sillabe in più non ammazzano nessuno. In ceco, ad esempio, non esiste un termine per tradurre software, ma si ricorre alla soluzione programové vybavenì, cioè, letteralmente, corredo programmativo (pressappoco) o funkční vybavení (corredo funzionale). Che, insomma, proprio brevi non sono.
Ha ragione, ma si trova purtroppo molto più spesso in ceco software, che è pure declinato come sostantivo neutro: software, software, softwari, software, software, softwaru, softwarem.

Inviato: lun, 10 dic 2007 10:59
di Bue
methao_donor ha scritto:Non istiamo a cercare una precisione non necessaria.
Purtroppo negli àmbiti ove compajano lemmi come quelli di cui discutesi nel discettar nostro, la precisione è sovente d'uopo, per non dir vitale. Senza la precisione, linfa della scienza, non istaremmo a dibatter di soffevario, ché non esisterebbero computièri né fòri in rete, e le nostre amene discussioni avrebber luogo ne' salotti di qualche nobildonna illuminata o su lettere vergate a mano e recapitate a cavallo.