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Espressioni in politica
Inviato: mer, 13 feb 2008 14:06
di l'italiana
Buongiorno a tutti. Mi piacerebbe avere una vostra opinione sulla "voga" dei seguenti modi di dire nella politica nostrana:
s'è iniziato con "
scendo in campo"
poi ora va di moda il "
corro da solo"
Quand'è che passeremo al "m'attacco al tram"?
A parte gli scherzi...vorrei un parere linguistico sulla diffusione degli stessi e sul loro utilizzo, magari anche in relazione alla pragmatica. Pensate che il loro uso sia corretto o se ne abusa?
Grazie a tutti anticipatamente

Inviato: mer, 13 feb 2008 14:32
di Fausto Raso
Dovrebbero
correre tutti da soli presso una libreria per acquistare un bel manuale "sul bel parlare e il bello scrivere" e poi
scendere tutti in campo per commentarlo insieme.

Inviato: mer, 13 feb 2008 15:10
di Marco1971
Non v’è nulla di piú innocuo, per la lingua, della sostantivazione, cred’io (e non sol io).

Inviato: mer, 13 feb 2008 18:48
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:Non v’è nulla di piú innocuo, per la lingua, della sostantivazione, cred’io (e non sol io).

Potrebbe fare un bell'esempio di sostantivazione? Grazie
Inviato: mer, 13 feb 2008 19:20
di Marco1971
Fausto Raso ha scritto:Marco1971 ha scritto:Non v’è nulla di piú innocuo, per la lingua, della sostantivazione, cred’io (e non sol io).

Potrebbe fare un bell'esempio di sostantivazione? Grazie
Dalla grammatica di Luca Serianni [III.8]:
In italiano, come nella maggior parte delle lingue indeuropee, l’autonomia del nome dalle altre categorie grammaticali appare saldamente garantita sul piano morfologico; tuttavia, qualunque parola che non sia un nome può assumere, senza modificare la sua forma, funzione nominale (si parla in questi casi di uso sostantivato). Ecco una serie di esempi di varie parti del discorso usate come sostantivi:
a) (verbo): «il rimembrar delle passate cose» (Leopardi, Alla luna, 15);
b) (avverbio): «quando si veniva a quel punto oscuro della fuga de’ nostri tre poveretti, e del come, e del perché, e del dove» (Manzoni, I Promessi Sposi, XI 25); «il troppo stroppia» (proverbio);
c) (aggettivo): «con tanta pratica degli uomini e delle cose, con tanto meditare, con tanta passione per il buono e per il bello» (Manzoni, I Promessi Sposi, XXII 46); per gli aggettivi sostantivati del tipo il pubblico, il privato, il politico cfr. V.47);
d) (congiunzione): «ma, ci fu un ma» (Viani); «su questa ‘versione’ di Santi ci sono però dei se e dei ma» («La Repubblica», 24.4.1987, 17);
e) (pronome): «torna a casa, perché i tuoi non abbiano a star piú in pena per te» (Manzoni, I Promessi Sposi, VIII 71);
f) (numerale): «avendo la bocca ancora aperta, per un gran ‘sei’ che n’era scoppiato fuori» (Manzoni, I Promessi Sposi, VII 64);
g) (preposizione): «l’infinito retto da ‘desiderare’ non vuole il di».
A questa lista si possono aggiungere anche locuzioni avverbiali, come
un faccia a faccia, un tu per tu, ecc., o sintagmi verbali quali
un fuggi fuggi, un parapiglia, un tiremmolla, un nontiscordardimé, e via sostantivando.

Inviato: gio, 14 feb 2008 13:28
di l'italiana
Grazie, pensavo ad una vostra condanna più netta.
Comunque "scendo in campo", come dice Benigni, vol dire altro

Inviato: gio, 14 feb 2008 15:29
di marcri
Grazie, pensavo ad una vostra condanna più netta.
Forse l’italiana si aspettava una condanna più netta in relazione alla pragmatica, o più ancora al pragmatismo, nell’accezione riassunta dalla locuzione “il fine giustifica i mezzi”.
Da punto di vista meramente linguistico, immagino che non si possa che concordare con quanto già detto sulla sostantivazione, ma più in là, e sotto altri punti di vista, penso che in questa sede non sia opportuno andare, pena lo sconfinare nella politica vera e propria.
Inviato: gio, 14 feb 2008 15:44
di Bue
saro` ottuso, ma io non ho capito (e forse non sono l'unico) che c'entra la sostantivazione con i modi di dire di cui sopra.
Inviato: gio, 14 feb 2008 15:57
di Infarinato
Bue ha scritto:saro` ottuso, ma io non ho capito (e forse non sono l'unico) che c'entra la sostantivazione con i modi di dire di cui sopra.
No, non sei l’unico …o meglio: ho capito cosa c’entra la sostantivazione, ma non credo fosse questo il punto centrale della domanda pósta dalla nostra Italiana.

Inviato: gio, 14 feb 2008 16:05
di marcri
Bue ha scritto:saro` ottuso, ma io non ho capito (e forse non sono l'unico) che c'entra la sostantivazione con i modi di dire di cui sopra.
Io ho inteso le risposte come commenti all'uso di:
lo scendere in campo
il correre da solo
Quanto a cosa chiedesse l'italiana, ho azzardato prima un'ipotesi.
Inviato: gio, 14 feb 2008 23:27
di Daniele
Credo che Marco, col suo intervento che per la verità mi appare un po' misterioso, si riferisse al bel parlare e al bello scrivere.
Inviato: ven, 15 feb 2008 11:53
di Bue
marcri ha scritto:Io ho inteso le risposte come commenti all'uso di:
lo scendere in campo
il correre da solo
Uso che non era stato affatto menzionato prima dell'intervento marchiano

(
marchesco?
marchico?)
Inviato: ven, 15 feb 2008 11:59
di Infarinato
Bue ha scritto:…marchiano

(
marchesco?
marchico?)
Marciàno.

Inviato: ven, 15 feb 2008 12:09
di marcri
Caro Bue, lei si diverte a spaccare il capello in quattro, a mettere i puntini sulle i? Tutte attività inutili.
Mi sembra chiaro che quel mio messaggio rispondeva sulla base della mia interpretazione delle parole di Marco, che io presupponevo essere riferite alla sostantivazione di quelle locuzioni.
Ho sbagliato a interpretare? Può darsi, ma questo che c'entra col sarcasmo?
Tra l'altro, quel che m'interessava dire era una cosa diversa: a prescindere dalle risposte che fin lì erano state date, desideravo sottolineare che l'italiana non era soddisfatta forse perché si aspettava commenti di altro genere.
Il senso del mio messaggio non riguardava la sostantivazione, ancorché (forse) inopportuna.
Inviato: ven, 15 feb 2008 12:13
di Bue
marcri ha scritto:Caro Bue, lei si diverte a spaccare il capello in quattro…
Da cosa l'ha capito?

Un
sicanalista froidiano direbbe che e` dovuto alla mia invidia verso chi i capelli ancora li ha!
Ho sbagliato a interpretare? Può darsi, ma questo che c'entra col sarcasmo?
Il sarcasmo era rivolto verso Marco, che ormai ci ha fatto l'abitudine. Non si offenda...