Risposta dell’Accademia della Crusca. Speriamo che qualcuno provveda a correggere quel nonchè...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ho segnalato ieri il refuso alla Redazione dell’Accademia, che ha provveduto a correggere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
A volte la politica riesce anche a produrre neologismi apprezzabili.
Trovo strano però che i lettori de La Crusca per voi si interroghino sulla storia di tesoretto e non abbiano dubbi su lenzuolata, creazione assai piú fantasiosa.
Non sono stato abbastanza veloce (anzi, abbastanza poco lento) da leggere la versione "ante-rammendo"; per curiosità, chi la ricorda?
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.