«Brunch»

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Moderatore: Cruscanti

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Carnby
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Intervento di Carnby »

Stavo leggendo questo intervento della Crusca. Mi pare un po’ superficiale, dato che non si parla né di spuntino (se non nella domanda), né di apericena, né di pusigno. Inoltre mi fa un po’ specie che con tutti questi termini (prima colazione, seconda colazione, spuntino, pranzo, desinare, merenda, apericena che dovrebbe corrispondere allo spagnolo tapeo, cena, pusigno), con significati parzialmente sovrapposti, non si sia trovato il modo per tradurre brunch.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

A proposito di traduzione/adattamento di brunch, vi propongo questa curiosità: qualcuno, dall'estero, ci ha già pensato da un po' di tempo... :D
Guardate che cosa dicono qui. Riporto il passo piú importante:
Il ristorante italiano «Prego» ha scritto:Enter Branzo, the revamped Sunday brunch at Prego, The Westin KL where freshly made (unlimited) Italian favorites are served right to your table.
Branzo was derived from the word ‘Pranzo’, meaning a traditional Italian lunch and with some added breakfast elements, ‘Branzo’ is born.
In pratica, in questo ristorante italiano in Asia (situato nella modernissima Kuala Lumpur), il brunch domenicale a base di specialità italiane è stato ribattezzato "Branzo"! :)
A me l'idea è piaciuta, e a voi? Solitamente anch'io non amo troppo le parole macedonia, ma qui direi che si potrebbe parlare quasi d'un adattamento un po'... spiritoso. Che ne pensate?

P.S.: Allora, visto che è domenica e l'orario è quello giusto, che cosa aspettiamo? organizziamoci e... buon "branzo"! :wink:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

A me branzo piace! :D
Il fatto che il primo elemento deriva dall'inglese breakfast potrebbe farmi storcere un po' il naso, ma viene riscattato dalla fortuita coincidenza del risultato finale con un ipotetico adattamento fonetico del già familiare (purtroppo) brunch. Secondo me è un segno!
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

In rete c'è anche chi non esita a dire colpranzo, che riproduce il meccanismo usato in inglese ma avvalendosi di entrambe le parole italiane - e ovviamente è preferibile a *colapranzo a cui si accenna nella pagina precedente di questa discussione.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Caro Roberto, avrei due domande: perché colpranzo è «ovviamente preferibile» a colapranzo? E perché l’asterisco davanti a colapranzo, visto che sia la prima sia la seconda sono parole macedonia, e in quanto tali non seguono un modello di formazione regolare o, per dirla in termini piú tecnici, «risultano dalla fusione di parti di lessemi non riconducibili a unità morfologiche» («Parole macedonia», Enciclopedia dell’italiano)? (Chiedo solamente per sapere, nessun intento polemico).
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Preferibile perché, come viene detto alla pagina precedente (e ne convengo), cola- richiama connotazioni non del tutto positive (per es. colabrodo).

Avevo messo l'asterisco perché pensavo nessuno usasse colapranzo, invece c'è chi lo usa. Quindi elimini senz'altro l'asterisco. Ma continuo a preferire colpranzo. Mi dà una vaga idea come se si dicesse ...con il pranzo ("colazione inclusiva del pranzo"). Questione di gusti. :wink:
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Chiarissimo, la ringrazio. Dovevo immaginare che l’asterisco non si riferiva a una supposta agrammaticalità. :oops:

Credo che questo sia uno di quei casi in cui occorrerebbe un’alzata d’ingegno dannunziana, come tramezzino per sandwich.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto:In pratica, in questo ristorante italiano in Asia (situato nella modernissima Kuala Lumpur), il brunch domenicale a base di specialità italiane è stato ribattezzato "Branzo"!
Bellissimo! :D
Antujo
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Intervento di Antujo »

Se poi è piú parco del solito, si chiamerà branzino. :mrgreen:
Utente cancellato 676

Re: «Brunch»

Intervento di Utente cancellato 676 »

Marco1971 ha scritto: dom, 02 mar 2008 0:28 Nella lista abbiamo spuntino, merenda, che non paiono appropriati, o almeno non in senso proprio.
Concordo, per le ragioni addotte da domna charola:
domna charola ha scritto: mer, 15 ott 2014 15:51Il brunch [...] non è nemmeno una specie di pranzo.
È un pasto intermedio fra colazione e pranzo, cioè un ibrido; è intermedio sotto diversi aspetti:
- l'orario a cui si consuma, fra le 10 e le 12;
- le tipologie di cibo che può comprendere, sia dolci che salate e comprensive di carni e/o pesci cotti;
- la fame che va a saziare, che si avvicina più a quella del pranzo che non al semplice cappuccio e cornetto della colazione.

Il tutto disposto su un tavolo da cui ci si può liberamente servire... e qui c'è tutta una ritualità di giri di ispezione, prima scelta, secondo giro, l'ultimo sfizio... insomma, niente a che vedere con il concetto di "veloce".

Posto poi che in genere è il tipico pasto della mattina di domenica, quando ci si sveglia tardi (mai alzati alle 11 pronti a mangiar spaghetti ma con l'impellente necessità di associarli a un caffè?...) e non si deve timbrare alcun cartellino, esso si associa piuttosto all'idea di spiluccare con calma dai vari vassoi offerti, che non a quella di mangiare di corsa per guadagnar tempo.
E pur concordando con Infarinato, che scrive:
Infarinato ha scritto: dom, 02 mar 2008 13:37che gli anglosassoni si tengano pure le loro [troiaie] abitudini alimentari. :twisted:
e a cui chiedo come reagisca quando qualche suo amico o collega inglese lo invita ad un brunch :lol: a questo punto preferisco una parola macedonia già scritta, come colapranzo, o comunque trovare qualcosa che faccia capire che resta un’abitudine tutta anglosassone, con scarso attecchimento qui in Italia... Anglopranzo? Anticipranzo? :mrgreen:
domna charola
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Re: «Brunch»

Intervento di domna charola »

Perplessa sullo "scarso attecchimento". Magari non si va in un locale specifico, però, almeno nel giro di persone che conosco, il fatto di svegliarsi tardi la domenica mattina, cioè quasi all'ora di pranzo, e mettere insieme al cappuccio il tosto e l'uovo con pancetta, il formaggio o altri cibi che per noi sono da pranzo, per poi saltare il pranzo stesso, lo vedo molto comune.
Il sabato sera si fa tardi, e ci si risveglia di conseguenza, mettendo insieme colazione e pranzo in un colpo solo, e rimandando la vera cucina - o la pizzeria - alla sera. Ma non perché sia "anglosassone", quindi l'ultima moda... lo si fa e basta, perché è pratico, tanto che nella composizione finisce per ricalcare quella che in Europa sarebbe una normale colazione, ma che per le nostre abitudini alimentari è già percepita come un pasto di mezzogiorno.
Voglio dire che il concetto e la sua applicazione esistono anche da noi, e quindi non vedo nemmeno necessario ricorrere a un termine straniero, se non per snobismo, perché si tratta di una cosa molto più normale e spontanea, praticata probabilmente anche prima che gli affibbiassero una codifica, un profilo commerciale e un altisonante nome straniero.
Utente cancellato 676

Re: «Brunch»

Intervento di Utente cancellato 676 »

domna charola ha scritto: mar, 18 gen 2022 15:07 Perplessa sullo "scarso attecchimento". Magari non si va in un locale specifico, però, almeno nel giro di persone che conosco, il fatto di svegliarsi tardi la domenica mattina, cioè quasi all'ora di pranzo, e mettere insieme al cappuccio il tosto e l'uovo con pancetta, il formaggio o altri cibi che per noi sono da pranzo, per poi saltare il pranzo stesso, lo vedo molto comune.
Temo sia molto una questione di frequentazioni: non conosco davvero nessun mio coetaneo che dica di fare o proponga dei brunch.
Il sabato sera si fa tardi, e ci si risveglia di conseguenza, mettendo insieme colazione e pranzo in un colpo solo, e rimandando la vera cucina - o la pizzeria - alla sera. Ma non perché sia "anglosassone", quindi l'ultima moda... lo si fa e basta, perché è pratico
Bene, ma in tal caso dubito che il pigro di turno dica di stare facendo un brunch...

E infatti anche lei:
Voglio dire che il concetto e la sua applicazione esistono anche da noi, e quindi non vedo nemmeno necessario ricorrere a un termine straniero, se non per snobismo, perché si tratta di una cosa molto più normale e spontanea, praticata probabilmente anche prima che gli affibbiassero una codifica, un profilo commerciale e un altisonante nome straniero.
Se di questo parliamo, come diceva già Infarinato, non vedo alcuna esigenza di definire qualcosa di così personalistico e abulico al contempo (senza giudizi di valore, beninteso).
domna charola
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Re: «Brunch»

Intervento di domna charola »

Canape lasco ctonio ha scritto: mar, 18 gen 2022 15:30 Temo sia molto una questione di frequentazioni: non conosco davvero nessun mio coetaneo che dica di fare o proponga dei brunch.
... oppure di età... :D

Fuori tema
Canape lasco ctonio ha scritto: mar, 18 gen 2022 15:30
Bene, ma in tal caso dubito che il pigro di turno dica di stare facendo un brunch...
[...]
Se di questo parliamo, come diceva già Infarinato, non vedo alcuna esigenza di definire qualcosa di così personalistico e abulico al contempo (senza giudizi di valore, beninteso).

Mi sembra che il giudizio di valore sia ben chiaro e italianamente espresso con i termini più precisi.
Comunque, nel mio caso, si tratta di "sindrome del pipistrello", quando non ho costrizioni di orario, tendo a lavorare/studiare/socializzare nelle ore dal crepuscolo in poi. Ho preparato la tesi ultima lavorando efficacemente sino alle quattro del mattino, e così è accaduto ora in questi anni di telelavoro.
Quindi, se mi concede le canoniche 7 ore di sonno, senza pigrizia sono autorizzata a colazio-pranzare fra le 11 e le 12. Con l'intoccabile cappuccino e pane e formaggio.

Altri più giovani - o meglio messi dal punto di vista sociale - fanno i medesimi orari il sabato per incontrarsi con gli amici. Le ore di sonno non cambiano, e la pigrizia non c'entra.
Utente cancellato 676

Re: «Brunch»

Intervento di Utente cancellato 676 »

Cercare un traducente per dar modo a chi fa le ore piccole (per fisiologia o per età) di dare un nome compiuto ai suoi vezzi (inteso come abitudini, anche qui senza giudizio di valore, come lo era il «pigro» di prima, perché nulla toglie che anche il pischello che faccia le 6 possa pranzare alle 14, ma pranzare e saltare la colazione o farne una comunissima anche alle 12, cosa che facevo se tornavo alle 6 a casa) lo trovo francamente inutile, quindi per quanto mi riguarda brunch resterà brunch, potendomi permettere di non sentirlo mai pronunciare :D
domna charola
Interventi: 1624
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Brunch»

Intervento di domna charola »

...comodo :D.
Però, a noialtri che non riusciamo a chiudere gli occhi davanti alle insegne per strada, né le orecchie rispetto alle trasmissioni audio, il problema di non incappare in termini ostrogoti e impronunciabili resta. E dobbiamo porci il problema di come risolverlo.
Altrimenti tutto questo sito non avrebbe molto senso.

E pensare che sino a un secolo fa, sarebbe andato via tutto liscio, con un adattamento tipo *brancio o cose del genere... :roll:
E non solo in Italia, credo. Spulciando dizionari etimologici, è così comune la trafila "dal latino, attraverso il francese etc. etc."! Perché non siamo più capaci di pensare così, senza vergognarcene? :roll:
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