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Le liste di traducenti

Inviato: dom, 23 ott 2005 2:31
di Marco1971
Ripropongo qui le liste, per maggiore chiarezza e accessibilità, in ordine alfabetico. Purtroppo non ho potuto integrare le proposte e aggiunte, ma conto su di voi: segnalatemi quello che già è stato suggerito e altre cose. Aggiornerò l’elenco grazie a voi.

Credo che non sarebbe fuori luogo segnare con appositi simboli (1) le traduzioni già lemmatizzate, (2) quelle d’autore (Arrigo Castellani, ecc.) e (3) quelle proposte da noi.

Per ora mi limito a riportare, con infimi cambiamenti, le liste già pubblicate.

Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e continuano a farlo.

La sede «ufficiale» della lista è ora questa.

Per contribuire al suo aggiornamento, siete pregati di attenervi alle modalità descritte qui (Infarinato, 02/08/2006).

Re: Le liste di traducenti

Inviato: dom, 23 ott 2005 9:04
di Federico
Marco1971 ha scritto:Credo che non sarebbe fuori luogo segnare con appositi simboli (1) le traduzioni già lemmatizzate, (2) quelle d’autore (Arrigo Castellani, ecc.) e (3) quelle proposte da noi.
Sono d'accordo, anche se sarà lunghissimo... Comunque, si può fare solo per le traduzioni meno ovvie (ad esempio: bipartisan vuol dire bilaterale e non si discute ;)).
Ad ogni modo, io pensavo ad una lista di "suggerimenti": ognuno guarda le traduzioni e sceglie quale (e se) adottare. Del resto, non abbiamo l'autorità per imporne alcuna.
Non ci riesce Ciampi, a far dire devoluzione o federalismo invece di devolution (nonostante la conferenza stampa trasmessa in tutti i tg): figurarsio noi! :roll:

Ah, comunque io conosco un modo infallibile per fare entrare nel vocabolario comune (e giovanile, che è la cosa più importante) una parola: farla pronuciare a Zelig et similia... Sembra che non se ne perdano una puntata, e poi le ripetono fra di loro (e presumibilmente anche quando sono da soli); ci sono poi molte espressioni giovanili che non possono venire che da lì... :roll:

P.s.: ora bisognerebbe segnalare - magari con un colore diverso - le parole che non hanno ancora trovato un traducente adeguato.

Inviato: lun, 24 ott 2005 16:08
di Federico
Ho creato una pagina nel wikizionario, così non sarà necessario passare attraverso il povero Marco per le piccole correzioni (tra l'altro è facilissimo: non serve neppure registrarsi).
La trovate qui.

Inviato: lun, 24 ott 2005 16:31
di giulia tonelli
Grazie a Federico sono riuscita a vedere tutta la lista in maniera interattiva, e ho corretto le sviste di cui già avevo parlato. Il mio commento è che ci sono moltissimi termini da togliere, perché mai nessuno li ha usati parlando italiano. Chi mai ha detto e-vote o digital divide o unbundling? Non li classificherei certo come forestierismi di cui dover dare una traduzione.
Inoltre, non per rinfocolare vecchie polemiche, ma se si pubblica una lista, comunque firmata, e si traduce cookie con biscotto, la reazione del 98% delle persone sarà "Questi sono scemi", perché penseranno che non si è capito di dover tradurre cookie in senso informatico-internettiano, e non culinario. E quindi non si otterrà lo scopo voluto.

Inviato: lun, 24 ott 2005 16:39
di Federico
Su e-vote posso essere d'accordo (anche se conviene tenere in caldo la traduzione, per quanto ovvia, nel caso si cominci a parlarne in Italia), ma le assicuro che digital divide è un termine che sento usare molto spesso.
Su cookie concordo (per conto mio non c'è motivo neppure di tradurre le sigle già radicate), perché è assurdo pensare che si possa davvero tradurre con biscotto (anche fra noi), però dato che la lista è solo un elenco di suggerimenti di traduzione lascerei anche le traduzioni più improbabili (proprio nel senso che è difficile che siano adottate), purché non siano proprio fuorvianti.
Per quanto riguarda la reazione dei lettori, è chiaramente specificato che è solo una bozza.;)

Inviato: lun, 24 ott 2005 17:55
di miku
Secondo me è troppo presto per pubblicare la lista in Wikipedia. Troppo presto: e non tutti coloro che hanno contribuito alla sua stesura si erano espressi: io la ritirerei da lì. E subito. Finora non me ne ero avveduto.

Anzi, la ritiro subito.

Inviato: lun, 24 ott 2005 17:55
di Gino Zernani
La stimata Giulia (che è ritornata al suo avatara -è maschile o femminile? -primigenio in luogo dell'accetta) ha colto al meglio quanto da me precedentemente scritto. Occorre sforbiciare prima di pubblicare. Con metodo.
P.s. Sono d'accordo con Miku, seppur apprezzo lo sforzo di Federico: al momento è prematuro pubblicarla su Vikipedia.

Inviato: lun, 24 ott 2005 18:19
di Federico
miku ha scritto:Secondo me è troppo presto per pubblicare la lista in Wikipedia. Troppo presto: e non tutti coloro che hanno contribuito alla sua stesura si erano espressi: io la ritirerei da lì. E subito.
Me ne duolgo...
Anche Giulia Tonelli aveva apprezzato le possibilità offerte da tale sistemazione...
E non capisco quale sia il problema, dato che non vi è nulla di definitivo in Wikipedia e tantomeno nel Wikizionario e non vedo perché noi dovremmo fare eccezione, e soprattutto perché non è affatto un punto d'arrivo ma un (potentissimo) mezzo.
E infine, le liste non sono più pubbliche lì che qui...

Inviato: lun, 24 ott 2005 18:32
di giulia tonelli
Io sono d'accordo con Federico. Le liste non sono piu' pubbliche su Wiki rispetto a qui, e potremmo semplicemente usarlo come mezzo ove tutti possono intervenire, e' infinitamente piu' semplice intervenire su Wiki che non andare a spulciare tutti gli interventi di tutti. Quando sarete soddisfatti del risultato allora si potra' pubblicizzare, e diventera' veramente pubblica.

Inviato: lun, 24 ott 2005 18:40
di Federico
giulia tonelli ha scritto:Quando sarete soddisfatti del risultato allora si potra' pubblicizzare, e diventera' veramente pubblica.
Infatti... Finché è solo una fra i milardi di pagine (e neppure indicizzata da Google, il che equivale a non esistere per niente!), nessuno la leggerà...
E il wikizionario è meno frequentato del sito dell'Accademia della Crusca, dove sono presenti dei collegamenti o comunque dei rimandi a questo sito...

Inviato: lun, 24 ott 2005 18:55
di miku
Signori, io non ho detto che la lista non deve essere pubblicata nel Wikizionario: ho solo detto che è prematuro e che bsogna ascoltare anche gli altri.

Le decisioni vanno prese collegialmente.

Inviato: lun, 24 ott 2005 18:56
di fabbe
Per i termini tipo "cookie" non si potrebbe localizzare semplicemente il suono (procedimento in uso in altre lingue) e scrivere "cuchi"?

Inviato: lun, 24 ott 2005 19:21
di Federico
miku ha scritto:Le decisioni vanno prese collegialmente.
Naturalmente. Ma dato che non si tratta di chissà quale passo e che nessuno ha mai avuto nulla da ridire quando l'ho proposto, non vedo quale sia il problema.
A questo punto ormai sentiamo quello che hanno da dire gli altri.
Chiedo solo di considerare che non possiamo continuare a sfruttare Marco per aggiornare la lista, e che in questo modo procederebbe tutto molto lentamente: impensabile dover contattare Marco per spostare una lettera o aggiungere una parola...

[Ripristinato ;)]

Inviato: lun, 24 ott 2005 19:47
di miku
Ahimè, volevo citare l'ultimo intervento di Federico e invece l'ho modificato. Me ne scuso. Se Federico ricompone il testo provvederò a ripristinare lo stato delle cose... :cry:

Inviato: lun, 24 ott 2005 20:14
di Federico
Federico ha scritto:
Federico ha scritto: ... dato che non si tratta di chissà quale passo e che nessuno ha mai avuto nulla da ridire quando l'ho proposto, non vedo quale sia il problema.
Sono costretto mio malgrado ad autocitarmi:
Miku ha scritto:Wikipedia non è una cattiva idea, forse, ma bisogna pensarci meglio.
Questo solo per bilanciare le affermazioni: il mio parere non è più autorevole del suo.
Il fatto è che dal tempo di quel suo commento la situazione è cambiata: abbiamo raccolto tutte le traduzioni trovate nell'altra discussione in un'unica lista, e ne abbiamo cominciato la revisione.
Faccio notare che giustamente Marco non ha dovuto chiedere una consultazione popolare per farlo. L'apertura di una pagina nel Wikizionario non cambia nulla, se non che è uno strumento attraverso cui tutti possono facilmente intervenire e che ci facilita moltissimo il lavoro.
In effetti, è un metodo persino più collegiale di questo, dato che ognuno può intervenire liberamente.