«Il desio/disio»
Inviato: gio, 24 apr 2008 17:20
Carissimi, ma desio o disio ha anche l'accezione di ‘conclusione’, ‘fine (della giornata)’?
Qualche attestazione dal Battaglia?
Qualche attestazione dal Battaglia?
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Desìo (disìo), sm. Letter. Impulso vivo dell’animo che tende al possesso dell’oggetto, al conseguimento del fine che l’ha suscitato; desiderio.
2. La persona, la cosa desiderata; l’oggetto del desiderio.
– Per estens.: anche di animali.
3. Voto, speranza; volontà, intenzione, proposito.
4. Desiderio ardente, brama, cupidigia; passione, concupiscenza, appetito sensuale.
– Per estens.: di animali.
5. Istinto, tendenza, impulso irrazionale.
6. Senso di mancanza, di privazione, di bisogno (di un bene ritenuto necessario); nostalgia, struggimento, rimpianto malinconico; aspirazione viva, attrazione (per lo piú dolorosa e travagliata), impulso struggente di elevazione (a Dio, a una persona ritenuta superiore, a un ideale).
7. Necessità, bisogno naturale, esigenza fisica.
8. Piacere, soddisfazione, intima contentezza, diletto, compiacimento.
methao_donor ha scritto:Caro Incarcato, per curiosità, dove ha letto questa frase? O, comunque, come le sorge il dubbio?
Si tratta dell’ora del tramonto, in cui i marinai si sentono malinconici al pensiero delle case e delle famiglie lontane… Di qui «l’ora che volge il disio» (anche: desio) è venuta a simboleggiare la conclusione della giornata (…almeno cosí l’ha sempre usata mi’ ma’Dante, [i]Purg.[/i], VIII, 1–3, ha scritto:Era già l’ora che volge il disio
ai navicanti e ’ntenerisce il core
lo dí c’han detto ai dolci amici addio…