Cruscate

Ultimamente ho avuto la possibilità di conoscere diversi coetanei provenienti da diverse regioni italiane, per via di un progetto organizzato da un mio professore. Ho notato differenti usi del passato prossimo e del passato remoto. La domanda sorge spontanea: solo in Toscana si usa il passato remoto diversamente dalle altre regioni?
Mi spiego meglio:
1° esempio) "Agli inizi del 900 Rutherford analizzò lo spettro delle particelle alfa" è ok per tutti quanti.
2° esempio) "Dieci anni fa andai in Messico" o "dieci anni fa sono andato in Messico"?

Scusate l'ignoranza...ho provato a dare un'occhiata in rete, e mi sembra che al nord sia assente, in Toscana ok e al sud vi siano delle differenze. Ho letto che al sud c'è, ma quando mi trovo in vacanza in Sardegna non mi pare di sentirlo usare...anzi non l'ho mai sentito! Eppure deriva dal castigliano in cui addirittura è d'obbligo dire "Ieri vidi"

Grazie in anticipo per le vostre opinioni

Provi a vedere se le può essere utile questo articolo dell'Accademia.

l'italiana ha scritto:…solo in Toscana si usa il passato remoto diversamente dalle altre regioni?

[…]

ho provato a dare un'occhiata in rete, e mi sembra che al nord sia assente, in Toscana ok e al sud vi siano delle differenze.

Sostanzialmente, è cosí. La rimando alla Grammatica italiana del Serianni, §§XI.376–82 (il brano è troppo lungo per riportarlo qui). In particolare, nel Mezzogiorno il passato remoto è usato in media di piú che in Toscana [e nell’italiano letterario], e con diverse modalità (veda anche la risposta dell’Accademia della Crusca citata da Incarcato).

l'italiana ha scritto:Ho letto che al sud c'è, ma quando mi trovo in vacanza in Sardegna non mi pare di sentirlo usare...anzi non l'ho mai sentito! Eppure deriva dal castigliano in cui addirittura è d'obbligo dire "Ieri vidi"…

Cosa deriverebbe dal castigliano?? Non vorrà mica dire il sardo (…o l’italiano regionale di Sardegna)!

Inoltre, a parte il fatto che, come ricordano sia il Serianni che il Nencioni, il passato prossimo sta acquistando terreno nell’Italia meridionale, bisogna ricordare che l’italiano regionale sardo è un tipo molto particolare d’italiano meridionale, e dobbiamo stare anche attenti a non confondere le tendenze del castigliano attuale con quelle dello spagnolo d’un tempo (…ma non era catalano [per Alghero], poi?), che potrebbero aver influenzato l’italiano di [parte della] Sardegna.

Nella lingua veneziana non esistono né il trapassato remoto né il passato remoto. Che voi sappiate, tale fenomeno interessa anche altre parlate settentrionali?

Per chi non possiede l’indispensabile grammatica di Luca Serianni, avevo trascritto il passo qui.

Salve a tutti.
Prima di tutto scusate se rispondo solo ora, ma sono sotto torchio per un esame a dir poco impossibile!
Detto ciò, rispondo ad Infarinato: il sardo dovrebbe aver subito qualche influenza dalla dominazione spagnola, non solo dal catalano perché pure su Wikipedia c'è un accenno al castigliano per quanto concerne il dialetto logudorese (spero si scriva così). Detto ciò, su tutto il resto ha ragione...come sempre!
Grazie per le vostre risposte. Come sempre un grazie più sentito a Marco e ad Incarcato per i collegamenti!!

l'italiana ha scritto:Ho letto che al sud c'è, ma quando mi trovo in vacanza in Sardegna non mi pare di sentirlo usare...anzi non l'ho mai sentito! Eppure deriva dal castigliano in cui addirittura è d'obbligo dire "Ieri vidi"…

In Sardegna generalmente il passato prossimo ha sostituito il passato remoto, che si conserva nella regione del Sulcis e qua e là nel logudorese e nel campidanese occidentale.

Grazie Merlu, inutile dire che non lo sapevo.
Grazie ancora, questo Spazio di discussione mi dà ogni giorno qualcosa di più...