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				«Habitat»
				Inviato: mar, 29 apr 2008 0:35
				di Marco1971
				Va bene, lo so, prima di essere un anglicismo è un latinismo. Le parole latine, però, hanno con l’italiano un rapporto particolare, e si sono trasformate (non insisto, tutti sanno, ecc.).
Lo propongo qui: un àbita, degli àbita. (Abitato lo escludo, avendo esso un significato troppo comune.)
			 
			
					
				
				Inviato: mar, 29 apr 2008 9:09
				di Incarcato
				Io sui latinismi sono di parte, com'è noto. Però aggiungo che, essendo un termine tecnico usato anche in altre lingue (se non m'inganno), si potrebbe verificare il caso — penso puramente di scuola — che mettondolo alla porta entri dalla finestra. Io lo lascerei invariato.
			 
			
					
				
				Inviato: mar, 29 apr 2008 21:30
				di Federico
				Nel suo uso tecnico non dà fastidio; piuttosto bisogna evitare l'uso estensivo, quando basta semplicemente ambiente.
			 
			
					
				
				Inviato: mar, 29 apr 2008 21:45
				di Marco1971
				Incarcato ha scritto:Io lo lascerei invariato.
Riporto per l’ennesima volta questo brano del Migliorini (dicono che 
repetita iuvant 
):
Concludiamo. L’influenza del latino sull’italiano è stata incalcolabilmente grande e indiscutibilmente benefica: il lessico ne è stato molto arricchito, senza che sia stata fatta se non per eccezione violenza al sistema morfologico e fonologico dell’italiano. Certo anche in avvenire (se la demagogia dei politicanti non arriverà a scrollarne le basi) l’influenza del latino continuerà ad agire, e sempre con nuovi benefìci. A una condizione tuttavia: che nell’accogliere i latinismi si segua il metodo nostro e non il metodo altrui. Le altre lingue europee, più alterate che l’italiano o strutturalmente diverse, quando hanno cominciato ad assumere termini latini li hanno presi sotto la forma originaria; e attraverso alcune lingue speciali parecchi di questi latinismi europei tendono a filtrare in italiano. Trascurando di assimilarli si può credere di rendere omaggio alla latinità, o di unirci a un omaggio europeo reso all’antica madre; ma per lo più non si fa che scrollare la struttura normale della lingua per una discutibile affettazione antiquaria.
 
			
					
				
				Inviato: mar, 29 apr 2008 21:59
				di Federico
				Il metodo nostro prevede prima di tutto l'uso delle parole italiane esistenti.
Se il Garzanti 
scrive
s. m. invar. (biol.) l'insieme delle condizioni ambientali che permettono la vita e lo sviluppo di determinate specie vegetali e animali | (estens.) il complesso delle condizioni ambientali, delle strutture e dei servizi che caratterizzano un'area di insediamento umano | (fig.) ambiente congeniale all'indole, alle abitudini di qualcuno,
nell'uso estensivo e ancor piú in quello figurato è molto meglio 
ambiente; se si vuole si può usare la stessa parola anche per la prima accezione, mi pare:
Treccani in linea ha scritto:ambiènte s. m. [dal lat. ambiens -entis, part. pres. di ambire “andare intorno, circondare”, in origine usato come agg. riferito all'aria o ad altro fluido]. – 1. a. Spazio che circonda una cosa o una persona e in cui questa si muove o vive [...] 2. fig. Complesso di condizioni sociali, culturali e morali nel quale una persona si trova e sviluppa la propria personalità, o in cui, più genericam., si trova a vivere [...]
 
 
			
					
				
				Inviato: mar, 29 apr 2008 22:11
				di Marco1971
				No, caro Federico, con «il metodo nostro» Migliorini qui si riferisce al (normale) adattamento dei latinismi (
referendo e non 
referendum, ecc.).
Certo che 
ambiente va bene, ma lo dica ai biologi. 

 
			
					
				
				Inviato: mer, 30 apr 2008 17:13
				di Federico
				Marco1971 ha scritto:No, caro Federico, con «il metodo nostro» Migliorini qui si riferisce al (normale) adattamento dei latinismi (referendo e non referendum, ecc.).
Infatti è una mia opinione, che non intendevo attribuire a Migliorini (o quantomeno non a quel passo). 
Marco1971 ha scritto:Certo che 
ambiente va bene, ma lo dica ai biologi. 

 
Forse lo preferirebbero ad 
àbita; ma entrambi non hanno nessuna possibilità, quindi non importa quale dei due preferirebbero.
 
			
					
				
				Inviato: mer, 30 apr 2008 18:37
				di Marco1971
				Mi vuole far credere che 
ambiente (dal latino 
ambientem) sia parola italiana e 
abita (dal latino 
habitat) invece no? 

 
			
					
				
				Inviato: ven, 02 mag 2008 1:08
				di Federico
				Marco1971 ha scritto:Mi vuole far credere che 
ambiente (dal latino 
ambientem) sia parola italiana e 
abita (dal latino 
habitat) invece no? 

 
Semplicemente, non credo che questo sia il criterio piú importante; come ormai avrà capito preferisco sempre le risemantizzazioni e il "riciclo" delle parole già esistenti, perché mi sembra la via piú efficace, quando è possibile.
Se davvero si pensasse di tentare di convincere i biologi a sostituire 
habitat, penso che 
ambiente sarebbe una proposta migliore di 
abita; anch'io lo uso nel significato tecnico, e sono sempre sicuro di farmi capire e di non sorprendere troppo nessuno.
 
			
					
				
				Inviato: ven, 02 mag 2008 1:23
				di Marco1971
				Sí, ho capito che auspica il congelamento del lessico, a numero chiuso, per cosí dire. Personalmente, non ritengo che sia una filosofia feconda, ma è solo il mio punto di vista.
			 
			
					
				
				Inviato: sab, 03 mag 2008 10:55
				di Federico
				Marco1971 ha scritto:Sí, ho capito che auspica il congelamento del lessico, a numero chiuso, per cosí dire.
La risemantizzazione non mi sembra un congelamento; a ogni modo in questi anni dovrebbe aver visto che sostengo anche le nuove coniazioni; forse dandolo per scontato sono stato troppo brusco nel proporre 
ambiente e la mia concezione di 
metodo nostro, ma mi sembra inutile ribadire ogni volta le proprie posizioni.