Pagina 1 di 3

«Outsider»

Inviato: mar, 22 nov 2005 16:58
di miku
Come tradurreste outsider?

Qui la voce del GDU:

outsider /‚awt'sajder/ (out.si.der) s.m. e f.inv. & ingl. [1895; ingl. out–sider pl. out–siders, der. di outside, comp. di out propr. "fuori" e side "lato"] 1 + sport s.m. e f.inv., atleta che, pur non essendo tra i favoriti di una gara, la vince o comunque si distingue per aver dato un'ottima prova di s¢e; anche agg.inv. 2a s.m. e f.inv. estens., chi, in campo politico, professionale, ecc., riesce a imporsi pur partendo da posizioni di scarsa importanza 2b s.m. e f.inv. chi, in campo artistico e letterario, non è ascrivibile a nessuna particolare corrente o movimento 3 s.f.inv. + econ., impresa che rimane al di fuori di un consorzio o cartello di imprese dello stesso ramo.

Inviato: mar, 22 nov 2005 19:47
di fabbe
Io utilizzerei semplicemente "estraneo", "profano" o "esterno".

Re: Outsider

Inviato: mar, 22 nov 2005 20:03
di Infarinato
miku ha scritto:Come tradurreste outsider?
In latino, non avrei dubbi: homo novus. :mrgreen:

[FT]
Il [i]GDU[/i] ha scritto:outsider /‚awt'sajder/ (out.si.der)
Chi è/sono quel/i criminale/i che «cura/no» la trascrizione fonematica e la sillabazione dei lemmi del GDU?
  1. La pronuncia data parebbe essere quella italian[izzat]a (quella inglese sarebbe [approssimativamente] /,aUt'saId@(r)/)… ma allora dovrebbe essere /aut'tsaider/ (o meglio, disponendo dell’opportuno digramma, /auts'tsaider/);
  2. la sillabazione (ortografica) è senz’altro quella inglese, ma è sbagliata: dovrebbe essere invece out.sid.er;
  3. l’uso (anche di altri, per la verità) dei simboli /j w/ per rappresentare (o, peggio, ) brevi è forviante, ché fa pensare alle «semiconsonanti» ( = contoidi approssimanti) [j w].

P.S. Tornando in tema, non mi disgarbano affatto i traducenti proposti da Fabbe, cui aggiungerei (per l’àmbito sportivo) anche il comunissimo «non favorito».

Re: Outsider

Inviato: mar, 22 nov 2005 21:15
di miku
Infarinato ha scritto:
Il [i]GDU[/i] ha scritto:outsider /‚awt'sajder/ (out.si.der)
Chi è/sono quel/i criminale/i che «cura/no» la trascrizione fonematica e la sillabazione dei lemmi del GDU?
  1. La pronuncia data parebbe essere quella italian[izzat]a (quella inglese sarebbe [approssimativamente] /,aUt'saId@(r)/)… ma allora dovrebbe essere /aut'tsaider/ (o meglio, disponendo dell’opportuno digramma, /auts'tsaider/);
  2. la sillabazione (ortografica) è senz’altro quella inglese, ma è sbagliata: dovrebbe essere invece out.sid.er;
  3. l’uso (anche di altri, per la verità) dei simboli /j w/ per rappresentare (o, peggio, ) brevi è forviante, ché fa pensare alle «semiconsonanti» ( = contoidi approssimanti) [j w].



Ehm, qui leggo, cof cof, ehm: Federica Casadei e Rolando Ferri trascrizioni fonematiche...

Inviato: mar, 22 nov 2005 21:44
di Marco1971
Infatti, ci sono vari errori nelle trascrizioni del GRADIT (= GDU), posso confermarlo.

Inviato: mar, 22 nov 2005 21:48
di miku
E, o panlatino (Pan latino?!), di outsider? Come tradurresti?, se tradurresti.

Inviato: mar, 22 nov 2005 23:02
di Marco1971
Non ho trovato nulla nel Grand Dictionnaire Terminologique, né nei dizionari francesi, quindi in questo caso lascio perdere la panlatinità e propongo fuorirosa in senso sportivo (forse estensibile alle altre accezioni), sulla base del prefisso out- e del significato di rosa:
il GRADIT ha scritto:3. FO gruppo di persone precedentemente selezionate tra cui viene scelto un candidato a una carica, un posto di lavoro, un premio culturale e sim.: è stata selezionata la rosa dei candidati per l'elezione a sindaco / TS sport, l'insieme degli atleti titolari di una squadra: è stato accolto nella rosa nonostante la giovane età.
Aggiungo la definizione del Battaglia:
Ròsa 19. Gruppo di candidati ai quali, dopo una prima discussione ed esame, è ristretta la scelta per l'elezione a una carica, per l'assegnazione di un posto, per la vittoria in un concorso pubblico o in un premio letterario.
Piú ci penso e piú fuorirosa mi pare un traducente adatto e elegante. :D

Inviato: mar, 22 nov 2005 23:20
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Piú ci penso e piú fuorirosa mi pare un traducente adatto e elegante. :D
Garba anche a me… L’unico appunto che mi permetto di fare è che, a me, fuorirosa mi dà l’idea [specialmente in àmbito sportivo] di «fuori dalla rosa dei titolari/candidati», quindi di «riserva», piú che «fuori dalla rosa dei favoriti»… :?

Inviato: mer, 23 nov 2005 10:23
di Incarcato
Io pensavo al gergo delle corse dei cavalli, e secondo me lí c'è qualcosa di adatto per outsider, ma la memoria non m'auita.
Qualcuno si ricorda qualche termine con cui si designano i cavalli oltre a favorito/non favorito?

IPPICA

Inviato: mer, 23 nov 2005 17:32
di Uri Burton
Incarcato ha scritto:Io pensavo al gergo delle corse dei cavalli, e secondo me lí c'è qualcosa di adatto per outsider, ma la memoria non m'auita.
Qualcuno si ricorda qualche termine con cui si designano i cavalli oltre a favorito/non favorito?
Controfavorito? Terzo Favorito? Altrimenti, per indicare il cavallo o il fantino che potrebbe rappresentare una sorpresa, è purtroppo in uso outsider.

Cordialmente,

Inviato: mer, 23 nov 2005 18:58
di atticus
Nel calcio usano squadra-rivelazione.
Per sorpresa dite voi.

Inviato: mer, 23 nov 2005 19:53
di miku
E in ambito letterario? Uno scrittore cos'è, un isolato, forse?

Re: Outsider

Inviato: mer, 23 nov 2005 20:15
di Federico
Non ho mai notato un uso così abbondante del termine outsider! Comunque...
miku ha scritto:2b s.m. e f.inv. chi, in campo artistico e letterario, non è ascrivibile a nessuna particolare corrente o movimento
In questo caso a giudicare dalla definizione si potrebbe dire terzo o - a seconda del giudizio che si dà del soggetto - terzista (coi suoi numerosissimi sinonimi).

Inviato: mer, 23 nov 2005 20:52
di miku
E perché non terzino? :lol:

Terzista (ma anche terzo) non mi sembra una strada carreggiabile:

terzista /ter'tsista/ (ter.zi.sta) agg., s.m. e f. + industr. [1982 in "Corriere della Sera"; der. di terzo con –ista] 1 agg., s.m. e f., che, chi lavora per conto terzi | spec. nell'industria tessile, che, chi esegue lavori di tessitura su richiesta di un committente, gener. utilizzando filato fornitogli da questo 2 agg., di industria, che produce semilavorati o effettua solo una parte della lavorazione di un prodotto per altre industrie committenti „ (35).

Inviato: mer, 23 nov 2005 23:27
di Marco1971
E che pensate di un insperato? Potrebbe applicarsi allo sportivo come al letterato... Troppo generico? Ma in fondo outsider in inglese significa estraneo; piú generico di cosí... Molte parole generiche si sono tecnicizzate.