Cruscate

«Sono d'accordo» e «dico di sì»: ho difficoltà ad analizzare queste due espressioni. Per quanto riguarda la prima, non so se mi trovo di fronte a un complemento predicativo del soggetto o a un complemento di modo o maniera, o di qualità; la seconda mi pare una oggettiva implicita sintetizzata dal "sì olofrastico" (e mi domando: se la frase fosse stata: «dico che sì», si sarebbe dovuto parlare di oggettiva esplicita?).

«D'accordo» è predicativo.

«Di sì» è una completiva – la forma «che sì» non mi pare tralatizia (o normalizzata), e allora il suo sarebbe un dubbio superfluo (tuttavia, l'ipotesi olofrastica insieme al 'di' farebbe pensare proprio a una subordinata implicita etc. Ma anche un certo valore epesegetico e a un tempo olofrastico potrebbe spiegare il 'di' insieme al 'sì' dopo il verbo 'dire').

Tommaseo m'aveva confuso…

A braccio: accuso una sottigliezza di troppo, non esattamente controllabile (ma il Tommaseo non era di certo un chiacchierone).

A meno che: «dice di sì» e «dice che, sì, ha verificato» – il secondo «afferma» 'metalinguisticamente' ('testualmente') ciò che andrebbe comunque esplicitato, e il primo potrebbe [più genericamente] «acconsentire» senz'altro.

Ma un «dire che sì» pendente mi suona un po' affettato (senza il passo del Tommaseo: scriteriato).