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«E quant’altro»
Inviato: ven, 04 lug 2008 14:34
di Marco1971
Un’interessante
risposta dell’Accademia.
Inviato: sab, 05 lug 2008 22:28
di Federico
Un'altra espressione ellittica con quanto è quanto mai, registrata da tutti i dizionari o quasi; non trovo invece quant'altri mai, che pure mi sembra relativamente comune: presidente ricco quant'altri mai, primo risultato dall'archivio di Repubblica.
A proposito, trovo curioso l'effetto dell'apertura degli archivi dei grandi quotidiani, che facilita le ricerche "archivistiche" a tutti quanti; mi lascia un po' perplesso l'idea della redattrice della risposta della Crusca di una Repubblica piú «ricettiva»: può darsi, ma spero non si sia basata solo sul numero complessivo di risultati, perché il motore di ricerca di Repubblica ne dà molti che non c'entrano nulla, e poi bisognerebbe anche considerare il numero complessivo di pagine per valutare la frequenza.
Inviato: dom, 06 lug 2008 1:04
di Marco1971
Il Treccani in linea, alla voce ‘mai’, ha scritto:4. In frasi comparative significa in genere “in nessun altro tempo”: lo vedo più ostinato che mai; non l’ho accettato allora, e ora meno che mai; è rimasto quanto mai fermo nel suo proposito; è un galantuomo (o un imbroglione) quant’altri mai (anche: se altri mai); fam.: ho una fame che mai, una fame grandissima.
Il DISC, alla voce ‘mai’, ha scritto:quanto mai, quant’altri mai, quanto finora non è mai stato, quanti altri non hanno mai fatto, moltissimo (vedi anche nell’accez. 3 piú che mai): sono preoccupato quanto mai; l’ho aiutato quant’altri mai.
Non ho controllato negli altri vocabolari, ma sicuramente la locuzione si trova o sotto
quanto o sotto
altro o, piú probabilmente, sotto
mai.
Inviato: dom, 06 lug 2008 12:05
di Federico
Grazie.
Sono comunque frasi ellittiche introdotte da quanto o che: «è rimasto quanto mai fermo nel suo proposito» = «è rimasto fermo nel suo proposito [tanto] quanto mai nessuno [o lui stesso] lo è stato»; «è un galantuomo (o un imbroglione) quant’altri mai» = «è un galantuomo (o un imbroglione) [tanto] quant’altri mai sono [stati]»; «ho una fame che mai» = «ho una fame che mai ho avuto / si è vista ecc.». Del resto il DISC suggerisce queste integrazioni dicendo «non è mai stato [...] non hanno mai fatto»; invece il Treccani lo sostituirebbe semplicemente con in nessun altro tempo: «è rimasto quanto mai fermo nel suo proposito» = «è rimasto fermo nel suo proposito come mai, come in nessun altro tempo»; questo spiegherebbe perché a diffferenza del DISC tratti questo caso separatamente da quello di quanto mai, che è sotto quanto, ma alla fine mi pare che ci sia sempre una frase sottintesa (e in alcune frasi non può bastare in nessun altro tempo), e che perciò sia piú corretto considerarli usi equivalenti come fa il DISC.