«Script»

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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ho notato infatti che si ha maggiore facilità a adattare col suffisso -ino che con -o/-e (mi viene in mente camion, non camione ma camioncino sí). Ma è sempre un alterato, come scriptino.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Hirpinus
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Re: Script

Intervento di Hirpinus »

Riporto un fatto.

Mentre stavo guardando una videoguida sul linguaggio Java orientato agli oggetti, il professore (sì, l'autore del video è un docente) pronunziò la parola "automatismo" (al plurale) al posto di script.
Faccio notare che il professore è abbastanza seguito su YouTube (o, per anton., sul Tubo).
Antujo
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Intervento di Antujo »

Marco1971 ha scritto:O, ripensandoci (ma so che è tutto vano), perché non il semplice adattamento scripto, con mantenimento del nesso consonantico latino per tenerlo distinto dallo scritto?
Se script fosse scripto, scripting language potrebbe essere linguaggio di scriptazione, o c’è caso che quest’ultima sia intesa come l’operazione opposta della criptazione, della quale compare qualche ricorrenza in rete?
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

In effetti non è molto semplice trovare un traducente adatto.
Neanch'io sono un programmatore, però da quello che ho capito uno "script" è un programma interpretato, mentre un programma in senso proprio è un programma complilato. Il "listato" è il testo di un programma o di una parte di esso, da leggere, e comprende del codice e dei commenti; non è nemmeno necessario che sia eseguibile.

A mio avviso in molti casi si può usare benissimo "programma" o "programmino", specialmente se si specifica il linguaggio: un programma in bash, in perl, in java, in python, etc.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

marcocurreli ha scritto:[D]a quello che ho capito uno "script" è un programma interpretato, mentre un programma in senso proprio è un programma compilato.
Non è esattamente cosí: in inglese, uno script è generalmente interpretato, ma un program può essere sia compilato sia interpretato, insomma è un iperonimo di script.

Direi che colloquialmente va benissimo programmino, mentre temo che in àmbito formale ci dovremo rassegnare a sequenza di comandi… laddove non mi dispiace —e penso avrebbe qualche possibilità di successo— linguaggio di scriptazione. :)
Antujo
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Intervento di Antujo »

Grazie, Infarinato, della sua opinione.

Dalle letture che ho compiuto, ho capito che uno script è utile per svolgere in automatico serie di operazioni, anche ripetitive, perciò penso che siano appropriati, e adatti a tutti i contesti, sia automatismo sia il conseguente linguaggio di automazione.

Scripto, tuttavia, come programma, e a differenza di automatismo, dà il vantaggio di poter formare pure gli alterati con tutta la loro gamma espressiva: ad esempio, scriptini potrebbero essere come quelli che ho scritto io per agevolarmi certe azioni svolte nel gestore (anche navigatore o esploratore) dei documenti, e che sono costituiti di brevi sequenze di comandi; per contro, scriptone potrebbe indicarne uno formato da tante piú righe di codice che racchiudono maggiore complessità con costrutti condizionali, cicli, funzioni ecc.

Condivido, infine, le considerazioni esposte sopra riguardo a programmino, mentre non mi convince l’uso di copione.
Utente cancellato 676

Re: «Script»

Intervento di Utente cancellato 676 »

domna charola ha scritto:mi meraviglia vederlo usato ripetutamente e senza bacchettate...
Oddio, la svista può capitare a tutti e non si può pretendere sorveglianza da SS, però, ecco, mi è sembrato curioso che il bastardello sia riuscito a infiltrarsi impunito fra le righe...
Nel mio caso non intendo usare traducenti che non mi convincano, e finora − di quelli proposti nella lista di Cruscate − non me ne convince alcuno!
A Lei quale tra i presenti? Tra parentesi le mie considerazioni:
  1. sequenza automatica d’istruzioni (oltremodo lungo);
  2. programmino (mi sa più di programma senza troppe pretese di qualità...),
  3. automatismo (incomprensibile che ci si riferisca ad un documento testuale di istruzioni da far eseguire ad un programma);
  4. copione (questo forse ha un suo perché, ma è troppo forte il richiamo all’accezione più comune della parola perché attecchisca).
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Re: «Script»

Intervento di Infarinato »

Ricordiamo che un traducente italiano «semiufficiale» di script esiste già ed è sequenza di comandi.
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marcocurreli
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Re: «Script»

Intervento di marcocurreli »

Sequenza di comandi è molto riduttivo. Uno script è un programma a tutti gli effetti, quello che lo distingue dai programmi veri e propri è sostanzialmente il linguaggio di programmazione.
Un "programmino" si può fare anche in C (il classico hello word dei manuali).
A questo punto direi di chiamarlo programma, specificando il linguaggio usato (programma in bash, in lua, in perl, in python etc. etc.). Quello che non penso che si possa tradurre è shell: non vedo alternative a "programma di shell".
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Re: «Script»

Intervento di Infarinato »

Temo che ci stiamo ripetendo (in violazione della regola n. 8 del nostro decalogo)… :?

Cerchiamo di riassumere la situazione —non amo citarmi, ma in questo caso credo siano particolarmente importanti le fonti citate nei miei interventi precedenti:
  1. L’OED ci dice che uno script è «un programma, segnatamente uno breve o semplice, nella forma di una sequenza di comandi registrata in un archivio di testo, che è eseguibile cosí com’è, senza il bisogno di essere compilato» (sott. mie);
  2. Tutti i programmi, anche i piú lunghi e complessi, sono —in fondo— delle «sequenze di comandi», ma il punto-chiave qui è che si tratta di un programma generalmente breve o semplice, perlopiú autonomo (= self-contained), interpretato (= non compilato) e il cui fine è —normalmente— quello di raccogliere, coordinare ed eseguire una serie di comandi [di sistema precompilati];
  3. Se ne deduce che:
    1. Script è un iponimo di programma;
    2. È perlopiú un «programmino», non necessariamente per lunghezza o complessità, ma per fine e funzionalità: in quanto tale, sequenza di comandi non è poi cosí riduttivo in quanto sottolinea l’aspetto caratterizzante di tale programma;
    3. Per uno script molto complesso, si può parlare genericamente di «programma di shell», il cui traducente ufficiale in italiano (e in francese) è —guarda caso— interprete di comandi (non dei comandi, come scrive la Guichipedía italiana :roll: […con significato piú ampio, shell è una qualsiasi interfaccia di sistema])(*), quindi, forse, il traducente migliore (ma assai lungo) di script in italiano è programma per interprete di comandi, abbreviabile in programma quando sia chiaro il contesto.
______
(*) La metafora originaria kernel («nocciolo», propriamente «gheriglio») ~ shell («guscio») non sembra aver mai attecchito in italiano. :( (Kernel è semplicemente il «nucleo» di un sistema operativo.)
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