Elisione di «che»
Inviato: lun, 08 set 2008 1:23
Ormai non si elide quasi mai, che si tratti della congiunzione o del pronome. Consultando il DOP e il DiPI sono rimasto sorpreso di trovare ammesse grafie come ch’ho. La mia perplessità m’ha condotto allora a cercare nella LIZ[a], dove, di questa grafia, ci sono infiniti esempi, anche presso Leopardi... (e trasecolai!
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Esteticamente non mi garba questa successione di ‘h’, e farei come Sandro Penna, poeta novecentesco: c’ho (possibilità contemplata dal DOP, che la definisce letteraria). Ch’io, ch’egli, nulla di squassante; ma Ch’hai?

Esteticamente non mi garba questa successione di ‘h’, e farei come Sandro Penna, poeta novecentesco: c’ho (possibilità contemplata dal DOP, che la definisce letteraria). Ch’io, ch’egli, nulla di squassante; ma Ch’hai?
