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«‹Ci› feci fare un ingrandimento»

Inviato: mer, 10 set 2008 18:31
di bartolo
«Io presi la fotografia e ci feci fare un ingrandimento»: si tratterebbe dell'uso del "ci" come pronome dimostrativo con valore neutro (cf. Serianni, Grammatica italiana, VII, 48, II, p. 252). Mi pare brutto e non so se ne sia lecito l'uso; io userei il "ne" con la medesima funzione (Ibid., VII, 53, I, p. 253). Che ne dite?

Inviato: mer, 10 set 2008 18:37
di Marco1971
Questa frase può solo significare, fantascientificamente, che io ho preso la fotografia, ci sono entrato dentro [pleonasmo voluto], e lí ho fatto fare un ingrandimento. Come ben rileva lei stesso, qui si userebbe ne in buon italiano.

Inviato: gio, 11 set 2008 9:35
di bartolo
Sul "fantascientificamente" avrei delle perplessità: voglio dire che nel registro colloquiale l'uso della forma atona "ci" in luogo di "di ciò" non è poi così fantascientifico. Invento: «Mi hanno raccontato una storia e ci farò un romanzo», «Prese un pezzo di legno e ci fece un burattino». :?

Inviato: gio, 11 set 2008 9:51
di Infarinato
bartolo ha scritto:Sul "fantascientificamente" avrei delle perplessità: voglio dire che nel registro colloquiale l'uso della forma atona "ci" in luogo di "di ciò" non è poi così fantascientifico. Invento: «Mi hanno raccontato una storia e ci farò un romanzo», «Prese un pezzo di legno e ci fece un burattino». :?
Il paragone non mi sembra pertinente: quest’ultime due frasi, dove ci ha un chiaro valore strumentale, mi paiono pienamente accettabili.

In quella di partenza, invece, il valore strumentale mi sembrerebbe tirato per i capelli, mentre un eventuale valore locativo è chiaramente inaccettabile sul piano semantico (…non dovrei necessariamente *«entrare dentro alla fotografia», basterebbe che *«vi facessi fare un ingrandimento al suo interno»).

Inviato: gio, 11 set 2008 10:31
di bartolo
Ottimo Infarinato, in effetti sono d'accordo con Lei e con Marco. Ho voluto fare l'avvocato del diavolo, tentando una strada "leguleia", perché dovrò affrontare il "diavolo" sotto specie di scrittrice, e quindi ho bisogno di ragioni in grado di "coonestare" (ché senz'altro sarò considerato un ingiusto) l'emendamento che gli (le) proporrò. Grazie!