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Consistenza

Inviato: ven, 17 ott 2008 9:54
di Incarcato
L'accezione matematica del termine è (all'incirca):
In logica matematica una teoria formale si dice consistente o coerente se non è contraddittoria. A priori si distiguono due livelli di consistenza:
consistenza sintattica se nella teoria non si può dimostrare contemporaneamente una formula ben formata e la sua negazione.
consistenza semantica se la teoria ammette almeno un modello.
Ai matematici cultori della lingua (:mrgreen:) domando se l'italiano ha scopiazzato come sempre dall'inglese (consistency, nel caso) oppure no. E poi, s'usa solo o prevalentemente consistenza o anche coerenza è ben attestato?

Inviato: ven, 17 ott 2008 18:00
di Marco1971
Di questo s’era parlato alcuni anni fa. Ecco due interventi d’Infarinato in proposito: qui e qui.

Inviato: ven, 17 ott 2008 23:07
di Incarcato
Grazie, Marco. (Che memoria!)

Inviato: sab, 18 ott 2008 0:39
di amicus_eius
Il problema è che il binomio di concetti coerente-coeso si è affermato nell'ambito della descrizione della testualità. L'aggettivo (auto-)consistente e il derivato (auto-)consistenza sono sì poco piacevoli a sentirsi, ma hanno comunque un loro uso specifico (in ambito metamatematico e logico-epistemologico), e non confliggono con la fonotassi italiana. In fondo, ci sono casi più seri di morbus anglicus, no?

Inviato: lun, 20 ott 2008 12:00
di Incarcato
È vero, c'è di peggio; non credo però che ci sarebbe qualche problema a estendere all'ambito logico-matematico il binomio in esame.

Riportavo l'attenzione su questo caso specifico perché ho un'avversione spiccata per questi "calchi-al volo". Altri esempi, suggestione per suggerimento, confidente per fiducioso. :?

Inviato: mer, 22 ott 2008 22:59
di Federico
Incarcato ha scritto:Altri esempi, suggestione per suggerimento, confidente per fiducioso. :?
Di cui abbiamo già parlato, ma non riesco a ricordare dove (non che ci sia molto da dire); ho trovato solo questo.