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«‹I› gnocchi»

Inviato: sab, 18 ott 2008 0:36
di Fausto Raso
Qualche "forense" è in grado di dirmi, gentilmente, se l'articolo determinativo "il" davanti al digramma "gn" non è piú considerato uno strafalcione visto che lo adopera un accademico della Crusca, il prof. Beccaria?

Inviato: sab, 18 ott 2008 17:38
di Marco1971
Non è accettabile secondo la norma attuale. Scrive il GRADIT (alla voce il, grassetto mio):

GRAMM. compare davanti a parole inizianti con una consonante diversa da gn, gl, sc, x, z o s impura o con una consonante muta seguita da r o l (pr, pl, cr, cl) e, con uso piú raro rispetto a lo, davanti a parole inizianti con vocale preceduta da i, j e y (per es. il yugoslavo, il judo; con uso antico o dialettale persiste anche davanti a parole inizianti con z (spec. in toscano), x, e con alcuni gruppi consonantici (per es. il zio, il gnocco); si combina con le preposizioni semplici formando preposizioni articolate e locuzioni preposizionali; pl. i VAR. ¹el, ’l.

Inviato: sab, 18 ott 2008 18:06
di Fausto Raso
Come è possibile, quindi, che un accademico della Crusca scriva secondo l'uso antico o, addirittura, dialettale? :shock:

Inviato: sab, 18 ott 2008 18:14
di Marco1971
Per diventare accademico della Crusca non bisogna superare nessun esame linguistico. ;) Basta aver pubblicato libri d’argomento linguistico d’una certa importanza. La sostanza, come sempre, prevale sulla forma, secondo una concezione sbagliatissima, visto che le due cose sono inscindibili.

Inviato: sab, 18 ott 2008 22:43
di Marco1971
Ho voluto citare di proposito il GRADIT, perché è il dizionario, per dir cosí, piú permissivo, piú aperto alle tendenze (buone o cattive che siano). Conviene tuttavia rimproverare chi ha redatto questa parte della voce, imprecisa a dir poco:

compare davanti a parole inizianti con una consonante diversa da gn, gl, sc...: da quando in qua gn, gl, sc sono consonanti? Sono suoni palatali, rappresentati da gruppi consonantici. Qualcuno, leggendo l’articolo, potrebbe pensare che si debba dire *lo glicine, ad esempio.

Non c’è, infine, nessun accenno alle pur comuni oscillazioni con le parole in pn-/ps-: lo/il pneumatico, lo/il psicologo, nelle quali, come ognun sa, è preferibile lo, e il conseguente plurale gli.

Un breve inserto grammaticale in un dizionario è pur sempre un breve inserto e non una grammatica. Dovrebbe tuttavia, nella sua concisione, evitare d’indurre in errore il consultatore.

Inviato: sab, 18 ott 2008 23:39
di Fausto Raso
Forse è piú preciso il Treccani, o sbaglio?

Inviato: lun, 20 ott 2008 11:13
di bubu7
Marco1971 ha scritto:compare davanti a parole inizianti con una consonante diversa da gn, gl, sc...: da quando in qua gn, gl, sc sono consonanti? Sono suoni palatali, rappresentati da gruppi consonantici. Qualcuno, leggendo l’articolo, potrebbe pensare che si debba dire *lo glicine, ad esempio.
L’ambiguità si crea per le diverse accezioni di consonante. Questo termine può indicare sia il fonema (in linguistica) sia il grafema (soprattutto nella lingua comune).
Se usiamo un linguaggio tecnico e parliamo di suoni palatali non possiamo riferirci agli esempi citati come a 'gruppi consonantici' ma dobbiamo parlare di semplici 'consonanti'.
Quindi gn, sc sono singole consonanti (fonemi) rappresentati da gruppi di grafemi. Avremo invece gruppi consonantici nel caso di gl, pn e pl.
:)
P.s.
Per sc si veda la precisazione contenuta nel mio intervento successivo.

Inviato: lun, 20 ott 2008 11:33
di Incarcato
Peccato che chi ha redatto la voce doveva almeno segnalare l'uso che faceva del termine, anche perché la consultazione del dizionario non è appannaggio dei tecnici. :?

Inviato: lun, 20 ott 2008 12:36
di bubu7
Marco1971 ha scritto: compare davanti a parole inizianti con una consonante diversa da gn, gl, sc...: da quando in qua gn, gl, sc sono consonanti? Sono suoni palatali, rappresentati da gruppi consonantici. Qualcuno, leggendo l’articolo, potrebbe pensare che si debba dire *lo glicine , ad esempio.
Alla fine ho capito cosa intendeva Marco: gl, in italiano, è quasi sempre un gruppo consonantico quando si trova all'inizio di una parola. In questo caso l'indicazione del Gradit è proprio fuorviante facendo riferimento ai rarissimi casi in cui il gruppo grafico rappresenta un'unica consonante (es. gliommero).
Anche il gruppo grafico sc può rappresentare un'unica consonante (es. scialo) o un gruppo consonantico (es. scoglio). In questo caso, però, si usa sempre l'articolo lo.
Il caso merita di essere segnalato alla Redazione del vocabolario.

Inviato: lun, 20 ott 2008 16:33
di Marco1971
bubu7 ha scritto:Il caso merita di essere segnalato alla Redazione del vocabolario.
Grazie: lei è il nostro mediatore graditiano. :)

Inviato: lun, 20 ott 2008 16:44
di bubu7
Prego, caro Marco; grazie a lei per averci segnalato l'imprecisione. :)