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Il latte / i latti

Inviato: mer, 11 feb 2009 15:24
di Logodaedalus
Buongiorno, Signori.

Mi rivolgo alla Vostra attenzione e competenza nel tentivo di trovare una risposta a una questione di lingua che mi ha recentemente turbato.

Mi è stato sempre insegnato un uso della lingua italiana secondo il quale il sostantivo "latte" esiste solo al singolare.

Tuttavia una persona con cui parlavo recentemente ha sostenuto che la forma plurale "i latti" sia perfettamente lecita sia grammaticalmente che nell'uso.

Su questo punto io mi trovo in disaccordo, trovando la forma scorretta e evitabile anche qualora si volesse semplicemente intendere con essa "i tipi di latte".

Quale è la Vostra posizione in merito? Sarei grato e curioso di confrontarmi con il Vostro pensiero.

Colgo l'occasione per ringraziarVi anticipatamente e scusarmi per la mia ancora scarsa familiarità con questo foro e i suoi usi.

Inviato: mer, 11 feb 2009 15:47
di Marco1971
Benvenuto! :)

La risposta sul sito dell’Accademia.

Inviato: mer, 11 feb 2009 16:11
di Logodaedalus
La ringrazio, Marco, per l'aiuto. Ho trovato l'articolo molto esaustivo sulla questione.

Desumo dunque di dovermi considerare io eccessivamente purista se trovo questo plurale ancora "innaturale" nella lingua?

Inviato: mer, 11 feb 2009 18:19
di Marco1971
Si figuri. :)

Veramente non ci sarebbe alcunché di «innaturale» (come diciamo tranquillamente le acque minerali o i vini toscani); è solo che il nostro orecchio ha bisogno di tempo per abituarsi a forme nuove, anche se regolarissime come i latti. Ma il purismo certamente non avversa le formazioni regolari. ;)

Inviato: gio, 12 feb 2009 2:13
di Logodaedalus
Ho detto, forse impropriamente, "innaturale" non tanto dal punto di vista morfologico (che è assolutamente regolare nella sua costruzione, come è tipico dei "neologismi" o nuove acquisizioni nella lingua) ma piuttosto da quello semantico.

Trovo concettualmente ancora difficile abituarmi all'idea del plurale della sostanza latte. Ma lo farò, pena chiudere gli occhi davanti a un chiaro, infondo confortante, segno che la nostra lingua è brulicante di vita e metamorfosi.

La ringrazio per l'aiuto e partecipazione. È stato un piacere.