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La pronuncia dei linguisti
Inviato: ven, 20 feb 2009 16:09
di Marco1971
Un interessante
filmato del 1965, in cui si sentono le voci di Giacomo Devoto e di Bruno Migliorini. Non so cosa ne pensiate, ma io in quell’assemblea d’illustri linguisti non odo alcuna pronuncia modello, ma solo pronunce piú o meno fortemente regionali...

Ha proprio ragione Luciano Canepàri a dire che lo studio della pronuncia è completamente trascurato.

E se volete svenire del tutto, sentite
qui... Sono troppo severo?

Re: La pronuncia dei linguisti
Inviato: ven, 20 feb 2009 18:56
di Marco1971
Marco1971 ha scritto:Sono troppo severo?

Non era una domanda retorica... Attendo pareri.
A proposito di
zaffíro/zàffiro, è interessante il commento fatto sui gioiellieri di Ponte Vecchio (ma come mi garba il Migliorini normativo:
zaffíro, súccubo/súccuba...

Tra l’altro credo che azzecchi tutte le ‘e’ e ‘o’ aperte e chiuse, ma si sente il veneto sotto...

), che trova riscontro anche in quest’affermazione del DOP (s. v.):
ma freq. pure, non da ieri, una pn. sdrucciola (attestata già dal Baldinucci, 1681, per l’uso dei «Gioiellieri» in contrapposto ai «Poeti», poi da vari dizionari dialettali)...
Re: La pronuncia dei linguisti
Inviato: mar, 17 mar 2009 11:18
di Bue
Marco1971 ha scritto:Sono troppo severo?

Sì.
Inviato: mer, 30 nov 2011 22:34
di Andrea Russo
Gentile Marco, non avrebbe un collegamento alternativo per il filmato del '65? Ora m'ha incuriosito parecchio. Quello che ha inserito non è più valido.
Inviato: mer, 30 nov 2011 22:39
di Marco1971
Purtroppo chi l’aveva caricato su
YouTube l’ha tolto, chissà perché. È un vero peccato!

Inviato: mer, 30 nov 2011 22:58
di Marco1971
Però, cercando, mi sono imbattuto in
questo video: un ragazzo che dice esattamente quello che diciamo noi da tempo a proposito della Crusca e dello stato della lingua.
Inviato: mer, 30 nov 2011 23:15
di Andrea Russo
Grazie Marco.
Per quanto riguarda il filmato, il ragazzo mi pare che semplifichi un po' troppo le cose. Dire frasi come «che ci vuole?», «è logico», «non ci vogliono i soldi, fate così, ve lo dico io come fare» ecc. è sempre facile quando non si è dentro la realtà che si sta criticando (oltre al fatto che è da presuntuosi).
Dice molte cose giuste, per carità, ma è troppo semplicistico: lo vorrei vedere presidente dell'Accademia della Crusca!
Inviato: mer, 30 nov 2011 23:27
di Marco1971
Forse, ma intanto mi ha fatto piacere perché evidentemente, per fare un video del genere, oltre al coraggio, ci vuole una forte consapevolezza e convinzione. Inoltre (a parte presidentessa) trovo che si esprima bene, ha anche una pronuncia poco marcata regionalmente, al mio orecchio.
Il problema di fondo dell’Accademia della Crusca è che, come ho già detto piú volte, non è un organo coeso, ma un cumulo di individui con visioni diverse della lingua e di eventuali politiche linguistiche.
Inviato: gio, 01 dic 2011 8:45
di Fabio48
No, non è troppo severo Marco: "dopo" con la "o" aperta e "cosa" con la "s" sonora sono orribili.
Cordialità.
Inviato: gio, 01 dic 2011 11:39
di Sandro1991
Cosa mi dite di
questo? L'ortoepía mi pare impeccabile, tuttavia mi sembra che Canepàri non rispetti −in pochissimi casi, beninteso− i gruppi sintagmatici da lui stesso scritti

. Mi sbaglio?
Inviato: gio, 01 dic 2011 17:21
di Carnby
Sandro1991 ha scritto:Cosa mi dite di
questo? L'ortoepía mi pare impeccabile, tuttavia mi sembra che Canepàri non rispetti −in pochissimi casi, beninteso− i gruppi sintagmatici da lui stesso scritti

. Mi sbaglio?
Ho notato uno stacco tra «e la»: nella pronuncia tradizionale di base toscana si dovrebbe usare una geminata, ma in questo caso la pronuncia «neutra moderna» di Canepari prevede la degeminazione. Altri punti? In ogni caso grazie per il
nesso.

Inviato: gio, 01 dic 2011 18:02
di Marco1971
In maniera generale, mi pare che le geminate non rappresentate dall’ortografia ([L], [J], [S]) vengano realizzate di grado intermedio tra scempio e geminato. Ho notato anche una mancata cogeminazione tra e e piú.
Inviato: ven, 02 dic 2011 0:48
di Marco1971
Segnalo quest’altra
intervista a Luca Serianni. Io dissento su
forwardare per il principio secondo il quale quando esiste un termine già in uso, qui
inoltrare, è da rifiutare una semiassimilazione inutile.
Inviato: ven, 02 dic 2011 6:58
di Freelancer
Ha solo fatto un esempio di come i forestierismi diano luogo a parole italianissime. Avrebbe anche potuto usare chattare. Oppure filmare, stoppare, bluffare o altro, ma questi ultimi sono denominali ormai assimilati e nessuno ci fa più caso mentre forwardare ancora colpisce. Che esista non significa che lo si debba usare.
Inviato: ven, 02 dic 2011 11:13
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:Segnalo quest’altra
intervista a Luca Serianni. Io dissento su
forwardare per il principio secondo il quale quando esiste un termine già in uso, qui
inoltrare, è da rifiutare una semiassimilazione inutile.
Il professor
e Serianni?
Il giornalista dev'essere meridionale (il professor Serianni nella sua
Grammatica ci dice che la forma non apocopata è tipica del Mezzogiorno).