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«Valúto»

Inviato: mer, 18 mar 2009 9:32
di bartolo
C'è qualcuno tra i presenti che in pubblico direbbe, senza avere nessun problema: «Io valùto buona la situazione»?

Re: valúto

Inviato: mer, 18 mar 2009 13:39
di Infarinato
Io, no… ma non trasecolerei [e non trasecolo: si sente ancora nel contado toscano] al sentirlo.

Re: valúto

Inviato: mer, 18 mar 2009 14:27
di bartolo
Infarinato ha scritto:Io, no… ma non trasecolerei [e non trasecolo: si sente ancora nel contado toscano] al sentirlo.
Io oratore, più che il trasecolamento, proverei il fastidio di chi, cosciente di trovarsi nel giusto, è consapevole che sarà comunque giudicato dalla maggior parte degli uditori ignorante, o bizzarro. E, anche nel caso mi piegassi all'uso, proverei il fastidio - della medesima natura del precedente - di chi sa di tradire il bonum, ahimé "esoterico", per il malum "essoterico". Oportet ut scandala eveniant... Viva i contadini senesi! :lol:

Inviato: mer, 18 mar 2009 21:14
di Marco1971
Ai tempi in cui insistevo ancora a dire valúto (ma in un contesto formale come la lettura d’un brano letterario o poetico, lo pronuncerei cosí, anzi, in poesia l’accento sdrucciolo potrebbe alterare la compagine metrica) – un vent’anni fa – già i miei coetanei settentrionali, al mare, mi «correggevano»: Ti sottovalúti! – Guarda che si dice ‘sottovàluti’. – Lo so che si dice, ma non è corretto... Oggi, per questo verbo, non insisto piú. Dobbiamo prendere atto dell’evoluzione, e l’accentazione piana appartiene ormai a un registro marcato, sia in senso aulico, sia in senso popolare.

Inviato: gio, 19 mar 2009 1:03
di Fausto Raso
Lo stesso discorso si potrebbe fare per il verbo "evaporare" (e altri, come "elevare") :wink:
Dimenticavo: a proposito del verbo "elevare" il DOP pronuncia "èleva" (alla latina) con l'accentazione piana anziché sdrucciola.

Inviato: gio, 19 mar 2009 10:11
di Infarinato
Fausto Raso ha scritto:Dimenticavo: a proposito del verbo "elevare" il DOP pronuncia "èleva" (alla latina) con l'accentazione piana anziché sdrucciola.
:? Fausto, forse Lei voleva dire che il DOP dà per prima l’accentazione piana, e come seconda («meno comune») quella sdrucciola «alla latina»…? ;)

Inviato: gio, 19 mar 2009 10:21
di Fausto Raso
Volevo dire che la parola alla latina, sdrucciola (ha, infatti, l'accento sulla prima sillaba), il DOP la pronuncia, invece, PIANA. :oops:

Inviato: gio, 19 mar 2009 11:21
di Gianluca
Consideriamo anche le forme collàboro, elàboro, esàutoro, èvito, invèstigo, írrito, ístigo. Dice L. Serianni: [...] l'accento è stato ritratto rispetto alla base latina, spesso per semplice ignoranza della pronuncia originaria (TREVES 1950). [...] Tutte forme che dovrebbero pronunciarsi piane secondo i modelli latini COLLABŌRO ed ELABŌRO (si pensi a LABŌREM>lavoro), EXAUCTŌRO, EVĪTO, INVESTĪGO, IRRĪTO, INSTĪGO. (I. 188b)
Chi le pronuncia piane? Sinceramente parlando, io faccio eccezione solo per il verbo istigare, pronunciando la prima persona del presente indicativo istígo.

Inviato: gio, 19 mar 2009 14:07
di Ladim
Il complesso dei caratteri fonetici si sgancia dall'esempio latino non solo per «ignoranza», ma soprattutto per un comportamento peculiare (ed è tautologia: il sostrato, l'adstrato etc. implicano, come è ovvio, una certa «ignoranza» della lingua originaria). Si può parlare di baritonesi soltanto per quelle parole d'uso non consumato, dotte e malamente usate da chi non possiede l'opportuna consapevolezza linguistica o culturale (il riferimento normativo qui è la coscienza linguistica di chi riconosce senz'altro la pronuncia corretta: i colti).

Le pronunce più sorvegliate (di parole ormai d'uso ampio) si segnalano in diastratia e in diafasia [ecco la risposta].

[Valùto è ormai un preziosismo destinato ai pochissimi].