Pagina 1 di 1

Uso del «ma»

Inviato: mer, 25 mar 2009 10:51
di ignaro
buongiorno a tutti,
alcuni giorni fa è nata una piccola discussione sintattica con un mio caro amico riguardo appunto l'utilizzo del ma.
cercando un po' su internet ho trovato questo forum che sembrerebbe proprio il luogo ideale per trovare una risposta adeguata ai nostri dubbi, il fulcro della questione è questo:

è corretto congiungere due preposizioni, di cui la prima impersonale, con un ma?

nello specifico la frase, che fa parte del testo di una nostra canzone, è la seguente:

è difficile rialzarsi,
ma son pieno di cicatrici.


personalmente non ci trovo nulla di anomalo, ma preferirei avere il parere di qualcuno più esperto di me.

Re: utilizzo del ma

Inviato: mer, 25 mar 2009 12:04
di Infarinato
ignaro ha scritto:è difficile rialzarsi,
ma son pieno di cicatrici.
Di agrammaticale non c’è nulla… Semmai è la semantica a zoppicare un po’: che senso avrebbe la frase precedente?

Riformulo per dimostrare la correttezza sintattica: «Non è bello dare in escandescenze [—lo so—], ma io, a volte, non riesco proprio a trattenermi». ;)

Inviato: ven, 27 mar 2009 9:54
di ignaro
innanzi tutto la ringazio molto per la risposta, era proprio quello che mi premeva di più sapere.
ma visto che ci siamo una controllatina alla semantica non farà di certo male. :)

il resto della canzone, prova ad esprimere una crisi interiore, un malessere d'animo, dove si cerca una soluzione chiedendo un generico aiuto a terzi senza però riceverne, il tutto in prima persona.
quella che ho citato è l'ultima frase del testo.

non spiego oltre altrimenti rischierei di influenzare con la mia interpretazione.

ancora grazie!

Inviato: ven, 27 mar 2009 13:46
di Marco1971
Questa frase per me non ha proprio alcun senso. La congiunzione ma introduce un’opposizione; che opposizione ci sarebbe tra la difficoltà di rialzarsi e l’essere pieno di cicatrici? Avrebbe senso dire È facile rialzarsi, ma son pieno di cicatrici (e quindi per me diventa difficile, perché le cicatrici mi fanno male); oppure È difficile rialzarsi, e son pieno di cicatrici (sicché la cosa diventa ancor piú difficile). Cosí vedo le cose senz’avere il testo completo.

Inviato: sab, 28 mar 2009 16:12
di Diana.
Senza contesto mi sembra un po' inutile discutere di questa frase, comunque l'unico modo in cui mi potrebbe tornare è dando al termine cicatrice un'accezione positiva: ossia considerando le cicatrici come un ricordo indelebile e visibile (anche se doloroso) di un capitolo di vita che si chiude e da cui si ci si allontana (rialzarsi) per necessità, ma che non si vuole cancellare (ad esempio, la frase potrebbe essere stata detta da un amante abbandonato, che vuole sopravvivere ma non dimenticare una relazione che ha considerato preziosa).

(Oggi mi sento fantasiosa.)

Inviato: mar, 31 mar 2009 11:54
di ignaro
Come diceva il mio professore di storia e filosofia del liceo, se anche una sola persona capisce il senso di una frase, vuol dire che quella frase è comprensibile.
Sinceramente non ho mai capito se lo dicesse per metterci alla prova e spronarci a ragionare o semplicemente non avesse voglia di ripetere le spiegazioni :D però confutare questa frase per me resta comunque difficile e non posso che dargli ragione.

Diana ha centrato il significato che volevo trasmettere con questa frase, non solo, ma dice:
l'unico modo in cui mi potrebbe tornare è dando al termine cicatrice un'accezione positiva
quindi la frase non ha neanchè possibili interpretazioni sbagliate, grazie Diana non avrei saputo spiegarlo meglio di come ha fatto.

Però non posso sottovalutare il fatto che Marco, come altri prima di lui, non ne abbia trovato il senso.
Quindi il problema non stà tanto nel ma piuttosto stà nel valore del termine cicatrici, potrebbe essere questo?

Grazie a entrambi per gli interventi